Nacque a Udine nel 1665; giovanissimo, soggiornò a Roma, dove imparò, specialmente da Gaspare Vanvitelli, il gusto delle vedute. È questo il suo maggiore pregio; ma spetta anche a lui, matematico più che [...] artista, che s'ingegnava a passare mastici nelle pitture per renderle meno stridule, la responsabilità di avere insegnato l'uso della "camera oscura" al discepolo Canaletto, che se ne valse anche troppo, ...
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Romanziere (Genova 1594 circa - Venezia 1650 circa). Ebbe fama per i suoi romanzi eroico-galanti, complicati racconti d'avventure secondo il gusto del tempo. Specialmente fortunato il Colloandro fedele [...] (1652; già pubblicato, nel 1640-41, col titolo Colloandro sconosciuto). Scrisse anche libri ascetici ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] dei successori, e solo dagli anni Sessanta del IV secolo si cominciano a notare i segni di un mutamento di gusto. La durata eccezionale dello stile costantiniano va messa in relazione con il lungo periodo di stabilità politica che caratterizza quest ...
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Hill, Walter
Hill, Walter. – Regista, sceneggiatore e produttore statunitense (n. Long Beach 1942). Cineasta d’estrazione classica ma contemporaneo nel gusto e nella costante ricerca formale, H. ha realizzato [...] opere di notevole importanza quali Hard times (1975; L’eroe della strada) e The warriors (1979; I guerrieri della notte), per poi consolidare la propria fama con il poliziesco 48 hours (1982), il suo sequel ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] II sec. e in uno assai ricco di ornati di Montmorot nella Belgica: il motivo godrà di largo favore nel periodo tardo-antico. Il gusto per l'effetto prospettico si rivela anche in un m. di Besançon in bianco e nero, forse della fine del III sec. in ...
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Scrittore e critico italiano (Bagnorea, od. Bagnoregio, 1896 - Roma 1968). Autore la cui opera è dominata dal contrasto tra morbida sensualità e vigile coscienza morale, tra l'egocentrismo e l'anelito [...] contrasto, di fondo romantico, confluisce la lezione delle varie correnti del decadentismo europeo, filtrata tuttavia da un gusto classico tendente a riportare l'indagine dei più sottili moti psicologici alla chiarezza della coscienza e all'evidenza ...
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Pittore e incisore (Londra 1697 - ivi 1764). Precursore, già alcuni decenni prima di J.-B.-S. Chardin e P. Longhi, di un gusto borghese contrapposto al gusto aulico del classicismo e del barocco, codificò [...] il suo credo artistico in The analysis of beauty (1753) che, benché biasimato dai contemporanei, costituisce la base del pensiero artistico inglese del suo tempo. Abilissimo ritrattista, ottenne enorme ...
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Poeta e critico letterario russo (n. nel governatorato di Kostroma 1792 - m. 1853). Uomo di larghissima cultura, fu critico di grande gusto e intuito. Tradusse Corneille, Racine, Marivaux. Nelle opere [...] originali passò da un romanticismo ante litteram, di cui sono testimonianza le ballate (Ubijca "L'assassino", 1815; Ol´ga "Olga", 1816), al classicismo, aderendo alla scuola di Šiškov; classica è la sua ...
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Rivista letteraria, fondata e diretta a Roma dal poeta A. De Bosis (1895-1907). Ispirata, anche nella veste editoriale, a un gusto estetizzante, è documento prezioso del decadentismo italiano nella fase [...] in cui l’ideale della bellezza superumana comincia a farsi ideale nazionalista-imperialista. Tra i principali collaboratori: G. D’Annunzio, G. Pascoli, E. Scarfoglio, E. Panzacchi e, come illustratore, ...
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Intagliatore tedesco del sec. 15º-16º. Fu operoso dapprima in Ulm (1510-29), poi in Olanda (ultima notizia: 1538). A un gusto iniziale schiettamente goticheggiante (altare di Wippingen, 1505, e una serie [...] di Sacre Famiglie), con chiari riferimenti a Gregor Erhart, subentra un orientamento verso forme rinascimentali e un comporre mosso che preannuncia il barocco (altare di Bieselbach; Madonna a Dalhem, presso ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...