Prodotto della fermentazione alcolica di mosti ricavati esclusivamente da uve fresche o leggermente appassite, con o senza la presenza delle vinacce.
I componenti del v. sono acqua (70-80%), alcol etilico [...] dal fatto che non si percepisce un confine preciso tra olfatto e gusto. In un v. di consumo corrente si avvertono due o tre v. si trova ancora in bocca. Il retrogusto è una deviazione del gusto iniziale (per es., un v. dolce con un fondo amaro) e ...
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Poeta inglese, nato a Glasgow il 27 luglio 1777, morto a Boulogne il 5 giugno 1844. Educato classicamente al gusto della forma corretta, levigata e vissuto in pieno romanticismo, fu una delle figure più [...] volumi degli Speecimens of English Poetry (1819) manifestano ancora spesso, nella scelta e nel giudizio critico, residui di un gusto tipicamente settecentesco. D'altronde, negli ultimi anni la vena poetica del C. parve inaridire. Si volse invece agli ...
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Pittore e incisore. Nacque a Parigi nel 1703, vi morì nel 1770. Fecondissimo di opere, ebbe grandissimo influsso sul gusto francese - ch'egli espresse altamente - nella seconda metà del regno di Luigi [...] di gioia e di luce, concepita per una società che amò anzitutto il piacere e lo spirito, è uno dei più fedeli specchi del gusto francese del sec. XVIII. (V tavv. CXXVII e CXXVIII).
Bibl.: E. e J. de Goncourt, Boucher, Parigi 1881; A. Michel, F. B ...
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Scrittore (Santa Margherita Ligure 1888 - Savona 1967). Lavorò come impiegato e quindi come insegnante; negli ultimi anni si dedicò allo studio dei licheni. Collaboratore di Riviera ligure e della Voce, [...] (1914), che per il lirismo autobiografico, risolto in un tono essenziale e prosastico, rispecchiano il gusto del frammentismo; a tale gusto S. rimase fedele nelle successive raccolte di prose liriche (Trucioli, 1920; Liquidazione, 1928; seconda serie ...
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Famiglia di architetti lombardi, attivi (secc. 16º e 17º) prevalentemente a Roma, che documentano il passaggio dal linguaggio tardo manierista al nuovo gusto barocco. Su Martino il Vecchio (Viggiù prima [...] metà sec. 16º - Roma 1591) vi sono scarse notizie circa la sua formazione. Autore, nel 1568, della chiesa di S. Croce a Bosco Marengo, nel 1569 risulta attivo, insieme al Vignola, nella villa Mondragone ...
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REGIS, Johann Gottlieb
Giuseppe Gabetti
Poeta, nato a Lipsia il 23 aprile 1791, morto a Breslavia il 29 agosto 1854. Educato al gusto letterario sui romantici, fu una di quelle "nature poetiche", che [...] perpetuarono anche nel nuovo secolo la sentimentalità della fine del Settecento. Una pensione di Federico Guglielmo IV di Prussia gli permise di vivere interamente per i suoi studî. E della sua larga preparazione ...
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Vincenzo Monti, Opere – Introduzione
Carlo Muscetta
I
In una lunga lettera del Monti diciannovenne all’abate Girolamo Ferri, suo maestro di eloquenza a Ferrara, si legge un energico appello che ci lascia [...] Dio
stan le vite, e se il pugno ei non rallenti,
trarle quaggiù non speri il tuo desìo.
Un pasticcio. Ma nel suo gusto più adulto l’umanesimo del Monti non si mostrerà incline a uno sconcertante eclettismo?
Intanto certi scherzi da salotto e il suo ...
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Regista tedesco (Stoccarda 1885 - Hollywood 1929); scenografo e regista con Max Reinhardt, realizzò varî film, in Germania e poi negli USA, dominati dal gusto dell'orrido e del macabro: Hintertreppe (La [...] scala di servizio, 1921); Das Wachsfigurenkabinett (1924); The man who laughs (1928); The last warning (1929) ...
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Scrittrice anglo-irlandese, nata a Dublino il 7 giugno 1899. Portò nella narrativa esigenze di stile e di gusto che la orientarono verso la cerchia dei cosiddetti highbrows.
I suoi romanzi, specialmente [...] The house in Paris, 1935 e The death of the heart, 1938, sono costruiti con robustezza e con cura e caratterizzano i personaggi con finissima sensibilità. In essi la B. mostra la sua attitudine a creare ...
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modernità Carattere di ciò che appartiene ai tempi più recenti. Riferito a persone o a manifestazioni, indica adesione allo spirito e al gusto dei tempi, e quindi originalità ed emancipazione dalla tradizione. [...] Lo spirito della m. spesso connotato da un carattere utopico (nella consapevolezza che un'era si sta aprendo), dalla ricerca del nuovo e dall'interesse per lo specialismo e l'avanguardismo.
Moderno e ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...