Scrittore (Firenze 1869 - Roma 1937). Redattore-capo del Convito di A. De Bosis e collaboratore di numerose riviste, autore di poesie e romanzi di gusto dannunziano (fra cui la trilogia: L'orda d'oro, [...] Centocelle, Il crepuscolo degli dei, 1906-1915), di cronache e pagine di guerra, traduttore in versi di tutto il Teatro di Shakespeare (1911-34), e dal 1927 riordinatore e direttore del Museo Napoleonico ...
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Chitarrista statunitense (n. Lee's Summit, Missouri, 1954). Dal 1974 al 1977 fu con G. Burton, dal quale imparò ad applicare al jazz un gusto melodico vicino al folk, che seppe fondere con ispirazioni [...] desunte da O. Coleman. Dal 1977 è il leader del celebre Pat Metheny group. In questa misura, ritrovata in seguito nei trii e poi nell'incontro, nel 1985, con Coleman, ha dato il meglio, anche se ha conosciuto ...
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Scrittore in catalano e in castigliano (Palafrugell, Gerona, 1897 - Llofrin, Gerona, 1981), autore di notevoli pubblicazioni nelle quali tradusse la sua esperienza giornalistica di gusto ojettiano (Coses [...] vistes, 1920-1925, 1925) e la sua tendenza alla narrazione di stile letterario, che s'insinua anche in pagine d'inchiesta politica e di storia (Madrid: l'adveniment de la República, 1933; Viatge a Catalunya, ...
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BARBIERI, Giuseppe
Arnaldo Venditti
Nacque il 2 dic. 1777 a Verona. Allievo di Luigi Trezza e di Bartolomeo Giulari, la sua adesione al gusto architettonico neoclassico, ormai affermatosi in tutta l'Europa, [...] appare condizionata da ricordi palladiani e scamozziani, sempre presenti nelle sue fabbriche. Essi testimoniano nel Veneto il perdurare della tradizione classicistica anche in età barocca, specialmente ...
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Fauriel, Claude
Remo Ceserani
Critico e filologo francese (Saint-Étienne 1772-Parigi 1844); visse al centro di fervidi scambi di idee e di gusto con i maggiori rappresentanti della cultura illuministica [...] e romantica europea. Dedicò a D. molta attenzione: spintovi probabilmente dagli scritti e dalla conversazione del Sismondi, della Stäel e degli Schlegel, già nel 1810 formulò il progetto di scrivere un ...
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Architetto (Verona 1718 - ivi 1788). Si perfezionò a Roma, quindi, tornato a Verona, progettò per la città e la provincia diverse chiese e palazzi di gusto classicheggiante (pal. Fracastoro al Pallone; [...] villa Vigo a Sommacampagna; portico del teatro Filarmonico). Progettò anche il palazzo vescovile di Bergamo (1759) ...
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organi sensoriali artificiali
Chiara Bartolozzi
Giacomo Indiveri
Gli organi sensoriali artificiali riproducono le funzionalità tipiche di quelli biologici: vista, udito, tatto, olfatto e gusto. Gli [...] organi artificiali che riproducono l’olfatto e il tatto sono tipicamente realizzati utilizzando circuiti analogici interfacciati a sensori chimici o di pressione. Questi tipi di organi artificiali sono ...
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Pittore italiano (Napoli 1840 - ivi 1919). Fu tra i primi seguaci di D. Morelli, ma in seguito prese decisamente a trattare temi greco-romani, di gusto aneddotico e di fattura minuziosa, che lo resero [...] noto (Plauto mugnaio, 1864; Orazio in villa, 1877; ecc.). Più tardi dipinse pure quadretti di genere d'ispirazione palizziana ...
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Poeta tedesco (Wildstein, Boemia Occ., 1626 - Norimberga 1681), di famiglia evangelica che aveva latinizzato il suo cognome B. in Betulius. La sua opera, ispirata al gusto barocco del tempo e sovraccarica [...] di riferimenti mitologici e genealogici, comprende liriche, alcuni Festspiele e una poetica: Teutsche Redebind-und Dichtkunst (1679) ...
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déco (arts déco) Termine usato per designare lo stile diffuso in Europa e negli Stati Uniti dagli anni 1920, caratterizzato da forme classiche e misurate, di gusto modernista, geometrico e prezioso. Giunto [...] nuovo stile influenzò la produzione di mobili, lampade, stoffe, tappezzerie, ceramiche, vetri, gioielli, manifesti e libri.
A un gusto d. può essere ricondotto anche il repertorio di forme e di immagini diffuso negli stessi anni nell’architettura, e ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...