jeunesse dorée In Francia, nell’ultimo periodo della Convenzione e durante il Direttorio, furono così designati i giovani sostenitori della monarchia che imponevano alla borghesia elegante il gusto di [...] una moda stravagante ...
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Ecclesiastico (Roma 1270 circa - Avignone 1341), fu canonico vaticano. Da Bonifacio VIII fu creato cardinale diacono di S. Giorgio in Velabro (1295). Uomo colto e di gusto, commissionò a Giotto la famosa [...] Navicella nell'atrio di S. Pietro e il trittico per l'altare maggiore (Pinacoteca Vaticana) e raccolse intorno a sé un gruppo di squisiti miniatori. Seguì il papato ad Avignone, esercitando qualche influenza ...
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Poetessa norvegese (Bergen 1634 - ivi 1716), molto celebrata ai suoi tempi per i salmi di Siaelens Sang-offer ("Canti votivi dell'anima", 1678), ispirati al più stucchevole gusto barocco tedesco, alcuni [...] dei quali furono poi accolti nei Salterî norvegesi ...
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Scrittore francese (Honfleur 1864 - Parigi1936). Autore prolifico di poesie e romanzi caratterizzati da un'eleganza preziosa, inizialmente influenzato dalla cultura simbolista trovò nelle rievocazioni [...] classiche di gusto parnassiano una fonte d'ispirazione più consona alla sua sensibilità. Fu collaboratore e critico di giornali e periodici, dal Figaro al Mercure de France. Nel 1911 entrò all'Académie française.
Vita e opere
Nato in una famiglia ...
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Architetto (Londra 1792 - Wimbledon 1870), allievo del padre, Thomas (1752-1820), anch'egli architetto; a sua volta ebbe a collaboratore il figlio Philip Charles (1822-1892). Con gusto eclettico costruì [...] a Londra, tra l'altro, i magazzini di S. Caterina (1827-28), la sede della Compagnia degli Orafi (1835), la stazione di Euston (1839) ...
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Nata il 17 novembre 1840 a Parigi, ivi morì il 14 novembre 1908. Scrittrice di gusto classico, con larga notizia delle letterature settentrionali e acuta curiosità morale, fu tra i maestri nel saggio d'indole [...] psicologica, rievocando figure delicate e complesse come la signora Carlyle, Giorgio Eliot, Cristina di Svezia, in Portraits de femmes (Parigi 1887), Princesses et grandes dames (1890). Oltre Essais et ...
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Scrittore svedese (Taberg, Värmland, 1816 - Djursholm 1895). Filologo e traduttore di non comuni doti (Shakespeare, Lessing, Calderón), fu il primo poeta dialettale della Svezia, ispiratore di un gusto [...] che ebbe grande fortuna nella seconda metà dell'Ottocento. Notevoli le raccolte di liriche popolaresche, tra le quali: Viser på värmlandske tongmåle ("Canzoni in dialetto del Värmland", 1876), e la commedia ...
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Scrittore e giornalista italiano (Pescara 1910 - Roma 1972). È stato critico cinematografico di varî periodici e, dal 1949 al 1953, redattore capo del settimanale Il Mondo; critico teatrale de L'Europeo [...] le premesse e i luoghi comuni, per poi (spingendo questi alle estreme conseguenze) smontarlo dall'interno, pezzo per pezzo, con un gusto sempre più divertito, e divertente. Ha anche scritto per il teatro (Un marziano a Roma e altre farse, 1971; nuova ...
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Musicista (Bergamo 1870 - Milano 1938). Studiò al conservatorio di Milano. Scrisse le opere Marcella (1901) e Gara antica (1907), musiche orchestrali e corali, numerosissime composizioni per pianoforte [...] di gusto salottiero. ...
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RECCO, Giuseppe
Matteo Marangoni
Pittore, nato a Napoli nel 1634, morto nel 1695. Nella prima giovinezza fu a Milano, e qui apprese, secondo i biografi, il gusto della natura morta. Per questo si allogò, [...] non appena tornato a Napoli, presso Paolo Porpora, mediocre pittore locale che si dilettava fra l'altro di dipingere tele di quel soggetto. Il R. si dedicò esclusivamente a questo genere di pittura - cacciagioni, ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...