VEDEL, Anders Spirensen
Giuseppe GABETTI
Storico e filosofo danese, nato a Vejle il 9 novembre 1542, morto a Ribe il 13 febbraio 1616. Cresciuto in mezzo alla ripresa di gusto umanistico, che seguì [...] anche in Danimarca l'esaurirvisi delle lotte religiose della Riforma, fu in giovinezza il precettore di Tycho Brahe che accompagnò nei suoi viaggi: divenuto cappellano di corte a Copenaghen e poi, dal ...
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DABBENI, Egidio
Ruggero Boschi
Nacque il 27 febbr. 1873 a Fiumicello (Brescia) da Paolo e Angela Pasolini. Il padre, che ebbe su di lui molta influenza per il gusto dell'arredo ed il minuzioso studio [...] dei particolari, era falegname: aveva un avviato laboratorio ed insegnava ebanisteria all'istituto Piamarta di Brescia. Studiò ingegneria a Padova, poi si recò a Roma per perfezionarsi nell'architettura. ...
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Scrittore cinese (Rugao 1611-Hangzhou 1680), conosciuto anche come Li Liweng. Non ebbe successo nella carriera burocratica e si dedicò al teatro e alla letteratura con libertà di accenti e gusto di rivalsa [...] nei confronti del moralismo confuciano. Scrisse dieci commedie, una serie di saggi raccolti sotto il titolo Xianqing ouqi ("Noterelle sui piaceri dell'ozio") e numerose raccolte di novelle. Gli è anche ...
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Filologo classico tedesco (Gumbinnen, Prussia Or., 1887 - Colonia 1979), prof. nelle univ. di Gottinga, Greifswald, Basilea, Colonia (1925-57). Dal 1969 socio straniero dei Lincei. Ha studiato con sicurezza [...] di gusto gli originali attici di Plauto (Plautinisches und Attisches, 1931) e ha condotto varî studî di critica testuale su Terenzio, Cesare, Giovenale e specialmente su Platone (Der Platontext, 1942), nonché sul Catalogo delle navi omerico (Der ...
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Ammiraglio e scrittore italiano (Roma 1875 - ivi 1956). Si di stinse particolarmente nella guerra italo-turca, meritandosi due medaglie d'argento al valore. Dai continui viaggi trassero incentivo il suo [...] gusto per le avventure e per il romanzesco e il suo senso ottimistico della vita, che sono, appunto, le principali caratteristiche dei suoi numerosissimi racconti e romanzi, cui non mancò largo successo di pubblico, specie giovanile. Ricordiamo fra ...
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GALILEI, Galileo
Roberto MARCOLONGO
Vito FAZIO-ALLMAYER
Da Vincenzo Galilei (v.) e da Giulia degli Ammannati, nacque Galileo in Pisa il 15 febbraio 1564. Dal padre ereditò il gusto per la musica [...] e fu squisito suonatore di liuto. Fatti i suoi primi studî a Pisa, poi a Firenze, dove nel 1574 si era di nuovo trasferita la famiglia, s'immatricolò all'Università degli artisti in Pisa il 5 settembre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel passaggio tra Seicento e Settecento il valore ideologico delle immagini si allenta: [...] ’arte barocca è riproposta solo in termini di finzione e artificio. In questo clima mutato si afferma il nuovo gusto rococò, riconoscibile in pittura per un generale schiarimento della tavolozza, un aggraziarsi di forme, un’invenzione libera e una ...
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Vedi CAMMEO dell'anno: 1959 - 1994
CAMMEO (v. vol. II, p. 288)
M. L. Vollenweider
L'arte del c. prese forma, con grande probabilità, nel pensiero e nel gusto di Alessandro Magno e del suo incisore Pyrgoteles, [...] di una genialità pari a quella del re. Solo a questo maestro Alessandro conferì il diritto di incidere il suo ritratto in uno smeraldo (Plin., Nat. hist., XXXVII, 8); ma dello stesso artista possiamo anche ...
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Poeta indiano (sec. 7º d. C.), oriundo del Gujarāt e autore di un poema intitolato Śiśupālavadha ("L'uccisione di Śiśupāla") ispirato a un noto episodio del Mahābhārata e scritto, secondo il gusto del [...] tempo, in uno stile artificioso e complicato tale da renderne difficile l'interpretazione ...
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Poeta e sceneggiatore francese (Neuilly-sur-Seine 1900 - Omonville-la-Petite, La Manche, 1977). Aderì al surrealismo (1926-30), ma se ne distaccò per tentare esperienze letterarie personali, segnate dal [...] gusto per le divagazioni eleganti e lievemente paradossali. Nel cinema, oltre che con il fratello Pierre (1906-1988), per il quale sceneggiò tra l'altro L'affaire est dans le sac (1932) e Adieu Léonard (1943), collaborò con J. Renoir, A. Cayatte, C. ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...