Poeta greco (n. Missolungi 1870 - m. 1944), autore di traduzioni dall'inglese e dal francese (le Stances di J. Moréas col quale fu in rapporti di amicizia a Parigi); scrisse liriche eleganti tra il gusto [...] parnassiano e il simbolistico, con forte influsso della poetica francese ...
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Gentiluomo, letterato (n. Cesena nel sec. 16º). Fu presso Ferrante II a Guastalla, poi a Nancy (1591) segretario della duchessa di Brunswick. Scrisse, tra l'altro, la tragedia Semiramide (pubbl. 1593), [...] compiacendosi di quel gusto dell'atroce che ebbe ai suoi tempi molti seguaci. ...
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NUMISMATICA
Secondina Lorenzina CESANO
Giuseppe CASTELLANI
. Numismatica antica. - Le monete antiche, prima che come oggetto di studio, sono state considerate, sino dall'antichità classica, oggetto [...] Ghiberti, il Poggio, ecc., e tutti considerarono le loro raccolte come un lusso di obbligo e una moda di buon gusto.
Siamo in pieno Rinascimento, e dall'ammirazione si passa all'imitazione tecnica, mentre si sviluppa lo studio critico. Il Poliziano ...
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JOUVET, Louis
Attore e regista francese, nato a Crozon (Finistère) il 24 dicembre 1891. Tra i più giovani allievi di Jacques Copeau nella rinnovatrice scuola del Vieux-Colombier, apprese dal maestro [...] il gusto d'una classica essenzialità, da cui in seguito sembrò evolversi lentamente verso un'eleganza di stile non soltanto letterario, ma anche di nobili splendori scenici.
A differenza dei suoi più severi colleghi del cosiddetto "Cartel", Charles ...
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Pittore, nato a Montrouge (Senna) nel 1808, morto a Parigi nel 1885. Fu tra i primi allievi dell'Ingres, che gli diede il gusto della linea severa, del contorno sobrio e puro, della forma poco modellata. [...] Ben presto, però, appartenne al gruppo dei primitivi, la cui tendenza arcaicizzante Ingres flagellava. Guidato dalla concezione preraffaellita, il D. decorò nel 1844 la cappella di Santa Filomena in Saint-Merry, ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] di ingegno (vogliamo dire: di genialità creativa)? o fu difetto di impegno.
Queste domande si pongono insistenti a chi, non privo di gusto e di amore alla poesia e svincolato da ogni pregiudizio, si inoltri fra la selva dei poemi e dei canzonieri che ...
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GIGLIO (Lilio), Luigi (Aloisio)
Cesare Preti
Nacque intorno al 1510 a Cirò, presso Crotone, in Calabria, da una famiglia di modeste condizioni. Ebbe almeno un fratello, Antonio, con cui condivise il [...] gusto per gli studi scientifico-matematici. Delle vicende della sua vita ben poco si sa, tanto che in passato ne è stata persino messa in dubbio l'origine calabrese e il nome di battesimo è stato indicato nella forma di Alvise Baldassarre.
Solo ...
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Tovoli, Luciano
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Massa Marittima (Grosseto) il 30 ottobre 1936. Negli anni Settanta è stato un protagonista del rinnovamento dei canoni luministici del [...] Seta lo scritturò ancora per L'invitée (1969; L'invitata) e per il televisivo Diario di un maestro (1973), nel quale emerge il gusto di T. per 'l'immagine rubata', già evidente nel film-inchiesta Chung Kuo ‒ Cina (1972) di Antonioni. Il suo ruolo di ...
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Maritain, Jacques
Remo Ceserani
Filosofo neotomista francese (nato a Parigi nel 1882). Hanno un posto non secondario, negli scritti sull'arte di M., le sue riflessioni sulla poesia di Dante. Era naturale [...] dedicò un saggio, composto in America e pubblicato dapprima, con il titolo Dante's Innocence and Luck, nella rivista di gusto simbolista " Kenyon Review " XIV (1952) 301-323, accolto poi nel volume Creative Intuition in Art and Poetry (New York 1955 ...
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becco
Federigo Tollemache
Ricorre due volte nel Purgatorio e due nel Paradiso. In senso proprio, in Pg XXXII 44 Beato se', grifon, che non discindi / col becco d'esto legno dolce al gusto. Nei due passi [...] seguenti si tratta del b. dell'aquila mistica, formata dalle anime dei principi giusti nel cielo di Giove: Pd XX 29 Fecesi voce quivi, e quindi uscissi / per lo suo becco in forma di parole; XX 44 Dei ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...