Numerose droghe vegetali le quali, senza spiegare sull'organismo importanti azioni, possono per il loro sapore intensamente amaro essere adoperate come stimolanti del gusto e delle funzioni gastriche (v. [...] amare, sostanze). I principî attivi ai quali è dovuta l'amarezza di queste sostanze (genziana, legno quassio, colombo, condurango, assenzio, ecc.) sono in gran parte chimicamente indifferenti e privi di ...
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SOMAINI, Francesco
Bianca Maria Saletti Asor Rosa
Scultore, nato a Lomazzo (Como) il 6 agosto 1926. Frequentò regolarmente l'Accademia di Brera e giovanissimo già si era accostato alla scultura, compiendo [...] opere di gusto post-impressionistico. Laureatosi in giurisprudenza, negli anni immediatamente successivi alla guerra si recò in Svizzera e in Francia, attento alle correnti più vive della scultura contemporanea d'oltralpe, da cui trasse motivi di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con International Style si intende quella corrente di stile e di gusto nata dalle [...] idee delle avanguardie architettoniche e cresciuta alla luce del movimento moderno. Il termine prende il nome da una mostra al MoMA di New York curata nel 1932 da Henry-Russell Hitchcock e Philip Jonhson ...
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somatoestesia
Sensibilità corporea o sensibilità generale. Il termine indica le sensazioni prodotte dalla stimolazione di tutti i tessuti del corpo, a eccezione di quelle specifiche della vista, dell’udito, [...] dell’olfatto e del gusto.
Caratteri della somatoestesia
È possibile identificare molte qualità primarie della s.: la meccanorecezione (tatto-pressione), la sensazione di caldo, di freddo, di dolore, della posizione e del movimento degli arti. Ci ...
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Famiglia di architetti e decoratori ticinesi attivi in Italia, soprattutto a Milano, nei secoli 18º-19º. Più noti: Giocondo (Bedano 1742 - Milano 1839), formatosi a Parma, dove giunse nel 1753 e dove ebbe [...] dell'Annunziata) con C. Vanvitelli, collaborò dal 1775 con G. Piermarini a Milano, instaurando nella decorazione un raffinato gusto neoclassico, di cui magnifico esempio era il salone delle Cariatidi in Palazzo Reale (1776; distrutto), e sono tuttora ...
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Architetto (Piacenza 1455 circa - ivi 1535 circa). Forse scolaro di G. Battagio da Lodi, dopo la casa del Commendatario (1484-97), in cui si dimostra orientato verso la chiarezza bramantesca, ma ancora [...] legato al gusto decorativo lombardo, costruì a Piacenza la chiesa di S. Sisto (1499-1511), con l'originalissimo partito di una seconda navata trasversa adiacente alla facciata, la chiesa del S. Sepolcro (1488-1534) e l'annesso chiostro (iniziato nel ...
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Scultore (Ferrara 1497 - Bologna 1537). Continuatore della tradizionale arte emiliana della terracotta, modellò le prime opere con accentuato realismo (Busti degli Evangelisti, Ferrara, Duomo) per poi [...] orientarsi, nella più matura produzione bolognese, a un deciso gusto classico (Ercole, Palazzo comunale) che mostra evidenti riferimenti a Raffaello, soprattutto nello scenografico gruppo del Transito della Vergine (1522, Bologna, S. Maria della Vita ...
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Personaggio di storie a fumetti create da G. Crepax e pubblicate su Linus a partire dal 1965. Le vicende di V., fotografa inquieta e spregiudicata somigliante all'attrice L. Brooks, disegnate con una linea [...] di gusto neoliberty, sono immerse in un'atmosfera onirica. Il sapiente montaggio di vignette e l'accumulazione di primi piani hanno rivoluzionato l'impianto tradizionale del fumetto. ...
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Poeta argentino (Chivilcoy 1862 - Buenos Aires 1947) tra i più rappresentativi precursori del Modernismo. Nei Sonetos (1888) e Bajorrelieves (1895) è evidente l'influsso esercitato su di lui dai parnassiani. [...] La ricerca formale e il gusto per la mitologia si accentuano in Atlántida conquistada (1906), Las ánforas y las urnas (1923) e ne El sueño de una noche de invierno (1928). ...
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Letterato e storico (Roma 1572 - ivi 1649). Gesuita dal 1591, insegnò eloquenza nel Collegio Romano. I suoi scritti più importanti sono un'opera retorica (tit. definitivo Prolusiones academicae, 1617), [...] che ebbe importanza nello sviluppo del gusto concettistico, e una narrazione, molto fortunata, delle rivolte e guerre di Fiandra dal 1555 al 1590 (De bello belgico decades duae, 1632 e 1647). ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...