cafoncellata
s. f. (spreg. iron.) Esibizione di pacchianeria e cattivo gusto.
• Chiariamo subito: la stracitata festa dell’Ulisse posticcio, il giovane [Carlo] De Romanis eletto a reincarnazione del [...] generone versione Duemila, viste le fotografie di quel baccanale, è roba di cattivo gusto. Una cafoncellata, a prescindere da chi ha tirato fuori la grana per pagare il mojito a un par di mille di giovani in tempesta ormonale. (Angelo Mellone, Tempo, ...
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Rimatore (seconda metà sec. 13º). Imitò i provenzali senza alcun gusto e scrisse anche due sonetti in provenzale. Fu in corrispondenza poetica con Dante Alighieri. ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] decadenti in senso stretto furono solo alcuni poeti, in senso lato, cioè partecipi di una sensibilità e di un gusto che dalla poesia si andarono rapidamente estendendo alle altre forme letterarie, e dalla letteratura passarono alle arti e al costume ...
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Architetto (Bayreuth 1797 - Gleichenberg 1863). Studiò a Vienna formandosi al gusto neoclassico di P. Nobile. Fondatore dell'Allgemeine Bauzeitung (1836), è noto soprattutto per il progetto (1857) della [...] sistemazione del centro di Vienna dopo l'abbattimento delle mura attorno al vecchio nucleo della città (Ring) ...
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Commediografo (Maintenon 1755 - Parigi 1806). Tra le sue commedie di gusto classicheggiante, scritte in versi garbati, vanno ricordate: L'Inconstant (1786), L'Optimiste (1788), M. de Crac dans son petit [...] castel (1791), Les Châteaux en Espagne (1803) e, migliore fra tutte, Le vieux célibataire (1793). Raccolse le sue opere nel 1805 (Théâtre et Poésies fugitives, 4 voll.) ...
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Scultore (Cavallerleone 1736 - Torino 1796). Da una espressività e un gusto scenografico barocchi si volse verso modi impregnati di sensibilità neoclassica: Maddalena (Casale, duomo), Ss. Trinità tra angeli [...] (Torino, S. Francesco); Storie di s. Filippo Neri (Torino, S. Filippo); Storie di s. Evasio (Casale, duomo); la Fama sulla tomba di Vittorio Amedeo II a Superga ...
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Pittore (Santa Giusta, Rieti, 1760 - Napoli 1853); principale esponente del gusto neoclassico a Napoli. Dimorò a Roma e dai suoi studî sull'antico L. Volpato e R. Morghen trassero le incisioni per i Principî [...] del disegno tratti dalle più eccellenti statue antiche (1786). Dal 1790 visse a Napoli, dove disegnò e pubblicò i vasi greci della coll. Hamilton (1791-95) e fu apprezzato ritrattista della corte e della ...
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Architetto (Milano 1762 - Inverigo 1833), uno dei maggiori rappresentanti del gusto neoclassico a Milano. Si accostò all'architettura come dilettante, rilevando a Roma gli antichi monumenti e studiando [...] a Venezia il Palladio. A Milano ottenne importanti incarichi pubblici collaborando, tra l'altro, alla stesura del piano regolatore della città (1807). Nei propilei di Porta Ticinese (1801-14) e nell'Arco ...
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Poeta (Lubecca 1815 - ivi 1884); fu interprete della reazione del gusto classico alle tendenze politico-sociali della letteratura della "Giovane Germania". Al culto dei classici si era educato, oltre che [...] sul Platen, direttamente in Grecia, ad Atene. La sua opera migliore è nei Juniuslieder (1847), nei Neue Gedichte (1852) e nei Gedichte und Gedenkblätter (1864). Federico Guglielmo IV di Prussia gli accordò ...
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Clara Albani Liberali e Enrico Maria Cotugno
Alimenti
Legge contro gusto?
La normativa europea sull'alimentazione
di Clara Albani Liberali e Enrico Maria Cotugno
15 marzo
L'Unione Europea delibera a favore [...] agli eventuali aromi o sapori veicolati dall'alimento di raggiungere lentamente e gradualmente i recettori dell'olfatto o del gusto. Dal punto di vista nutrizionale le MPP vengono digerite e assorbite come qualsiasi altra proteina e vengono quindi ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...