THOMPSON, Henry Yates
Seymour de Ricci
Bibliofilo inglese, nato il 15 dicembre 1838 a Dingle Cottage (Liverpool), morto a Londra l'8 luglio 1928. Trasse dal nonno, Joseph Brooks Yates di Liverpool (1780-1856) [...] il gusto dei manoscritti miniati. Nel 1897 acquistò in blocco una parte cospicua (l'Appendix) della celebre collezione di Lord Ashburnham: su 250 manoscritti, ne tenne soltanto 100, e limitò a questo numero la sua collezione. Ogni volta che comperava ...
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POULET-MALASSIS, Auguste
Seymour de Ricci
Editore francese, nato ad Alençon il 16 marzo 1825, morto a Parigi l'11 febbraio 1878. Figlio di uno stampatore di Alençon, il P.-M., editore ardimentoso, uomo [...] di gusto e buon letterato, si stabilì a Parigí nel 1853 ed ebbe come socio il tipografo E. de Broise, pure di Alençon. Pubblicò le opere di Th. de Banville, Th. Gautier, Charles Monselet, Champfleury, e soprattutto di Ch. Baudelaire, di cui stampò ...
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SEEBACH, Marie
Giuseppe Gabetti
Attrice tedesca, nata a Riga il 24 febbraio 1829, morta a Saint Moritz in Engadina il 3 agosto 1897. Fu sul teatro una gentile interprete di quel "realismo poetico" che [...] dominò il gusto dopo il '48. Nelle parti di Gretchen, di Ofelia, di Luise Millerin creò figure di dolci fanciulle, appassionate e poetiche, il cui duro destino commoveva il pubblico. E fu anche nella vita una gentile anima: nel 1893 creò a Weimar il ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] le loro prove in scritture assai eterogenee, trovando la loro unità, prima che in opere letterarie, nella comunanza del gusto. Comunanza di gusto ch'è anche comunanza di idealità e di interessi: tanto che basta scorrere le prime scritture a carattere ...
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opzioni vanilla
Flavio Pressacco
Opzioni tradizionali, in contrapposizione a quelle esotiche (➔ opzioni esotiche). Sono tipicamente negoziate nelle borse delle opzioni. Il nome, piuttosto strano per [...] un prodotto finanziario, deriva dalla semplicità associata al tradizionale gusto del gelato alla vaniglia. Si tratta appunto di tradizionali o. call e put (➔ call option; put option) che danno al detentore il diritto, ma non l’obbligo, di comprare ( ...
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Surtees, Robert L.
Patrick McGilligan
Direttore della fotografia statunitense, nato a Covington (Kentucky) il 9 agosto 1906 e morto a Carmel (California) il 5 gennaio 1985. Artigiano di antico stampo, [...] dotato sempre di notevole gusto e alieno dai toni vistosi e dai facili trucchi, per quasi quattro decenni fu uno dei più importanti operatori statunitensi. Candidato per ben sedici volte all'Oscar, S. vinse il premio per la migliore fotografia nel ...
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HASSELMANN, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno alla metà del V sec. a. C. Dipinge piccoli vasi, pelìkai e hydrìai e chòes di dimensioni assai ridotte con figurazioni rapide e [...] ovvie, prossime per gusto e intonazione alle pitture del Pittore del Bagno. Gli argomenti trattati sono tra i più usuali, figure aggruppate senza un senso preciso, giochi infantili come d'abitudine sui chòes, scene di congedo: in definitiva un ...
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Storico dell'arte italiano (Modena 1885 - Roma 1961), figlio di Adolfo. Figlio di Adolfo, intraprese la carriera universitaria, insegnando a Torino, in Francia e negli Stati Uniti. In Italia nel dopoguerra [...] insegnò a Roma (1945-60). Tra le opere: Il gusto dei primitivi (1926), La storia della critica d'arte (ed. ingl. 1936, ed. it. ampl. della storia dell'arte introducendo il concetto di gusto come elemento soggettivo di cultura figurativa (diverso dal ...
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Ballerino e coreografo sovietico (Vitebsk 1904 - Mosca 1971). Dopo aver studiato all'Istituto Lunačarskij di Mosca, entrò a far parte (1930) della compagnia di V. Krieger, in seguito divenuta il teatro [...] Stanislavskij-Nemirovič-Dančenko. Fu coreografo dal gusto tradizionale e riproduttore particolarmente apprezzato della versione, secondo la partitura originale di P. I. Čajkovskij, del balletto Il lago dei cigni che mise in scena all'Opéra di Parigi ...
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Pittore (Siviglia 1588 circa - Olivares 1625). Attivo in Castiglia e dal 1604 a Siviglia, dove fu uno degli artisti più significativi del periodo. Seguì la maniera di P. Veronese e I. Bassano, nel vivace [...] colorismo e nel gusto dell'aneddoto; tipiche le sue grandi pale d'altare dalla complessa composizione. Opere a Siviglia: S. Giacomo a cavallo, 1609, duomo; Morte di s. Isidoro, 1613, S. Isidoro; Martirio di s. Andrea, Museo de bellas artes. ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...