Pittore svizzero (Soletta 1868 - Oschwand, Berna, 1961). Allievo di Fr. Buchser, studiò poi a Monaco e a Parigi. Il contatto col gruppo di Pont-Aven, in particolare con F. A. Séguin ed E. Bernard, gli [...] diede il gusto dei colori locali piatti e forti. Risentì poi dell'arte di F. Hodler, e accentuò la predilezione per gli accostamenti audaci di zone di colore policrome, chiare, quasi macchie di sole. ...
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Scienziato e scrittore portoghese (Oporto 1858 - Lisbona 1939). Perfezionò i suoi studî di medicina nell'univ. di Strasburgo. Scrittore fecondissimo, cercò anche nei lavori d'indagine scientifica di dare [...] alle sue opere impronta letteraria. Interessi culturali e gusto artistico rivelò in Francisco Rodrigues Lobo (1920), A intercultura de Portugal e Espanha no passado e no futuro (1921), Camillo e Antonio Ayres (1925), Sermões dum leigo (1925), ecc. ...
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Le papille (dette anche circonvallate) larghe 1-2 mm che, in numero da 7 a 11, si osservano sulla base della lingua, dove si dispongono in forma di V ad apice posteriore. Contengono i calici gustativi, [...] organi del gusto. ...
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MOMIGLIANO, Attilio
Critico letterario, nato a Ceva (Cuneo) il 7 marzo 1883; professore di letteratura italiana dal 1920, successivamente nelle università di Catania, di Pisa e di Firenze; collaboratore [...] 1933; G. Verga narratore, Catania 1923; Saggio su l'Orlando Furioso, Bari 1928, 2ª ed., ivi 1932), in cui quel gusto, sorretto da vasta e salda esperienza letteraria e perciò mai tralignante in impressionismo, dà luogo a pagine spesso assai belle e ...
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Organista, compositore e teorico, nato verso il 1560 a Perugia. La data della morte è tuttora ignota. Ebbe maestri C. Porta, G. Zarlino, A. Gabrieli e C. Merulo, e da tali insegnanti trasse il gusto e [...] nella cattedrale di Chioggia e nel 1609 in quella di Gubbio. Organista assai stimato per il virtuosismo e per il gusto stilistico nell'interpretazione, il D. fu anche buon compositore per organo, e soprattutto teorico insigne, la cui opera didattica ...
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Letterato e critico russo nato nel 1810, morto nel 1869. È una delle figure più eminenti del periodo degli "anni quaranta", amico di Stankevič, Granovskij, Belinskij. Dotato di un fine gusto artistico, [...] scrisse, nelle due famose riviste Otečestvennyja Zapiski (Gli annali patrî) e Sovremennik (Il contemporaneo), articoli che ebbero grande successo (in particolare Le lettere dalla Spagna). Ma più che per ...
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CALDERINI, Luigi
Anna Mavilla
Nacque a Torino il 26 febbr. 1880 dal pittore Marco e da Jeanne Bourgeois. Il padre, che proprio negli anni della sua adolescenza andava consolidando la fama di pittore [...] nel gusto del romanticismo fontanesiano, gli fu primo e unico maestro. Compiuti gli studi classici, infatti, non frequentò i corsi accademici, ma si formò attraverso la lunga consuetudine con il padre.
L'ammirazione e la stima, profonde e devote, per ...
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CASTELLI, Girolamo
Marco Palma
Nacque a Ferrara nei primi anni del sec. XV da Ludovico “artium doctor”, appartenente a una famiglia di probabile origine bolognese. Fu allievo di Guarino Veronese, che [...] gli trasmise un gusto e un amore per i classici che non lo abbandonarono per tutta la sua vita di medico e docente universitario.
Della sua carriera di studente sappiamo con certezza soltanto che si laureò in medicina a Ferrara il 31 marzo 1445, “ ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] pure sulla questione omerica, combattendo in parte le teorie di F. A. Wolf. Da ricordare anche il Saggio sulla filosofia del gusto, inviato nel 1785 all'Arcadia romana, in cui il C. offre una efficace summa delle sue idee estetiche nel quadro dell ...
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Umanista e teologo (Portico di Romagna 1386 - Firenze 1439), noto anche come Ambrogio Camaldolese. Entrò quattordicenne tra i camaldolesi nel monastero di S. Maria degli Angeli; la sua conoscenza delle [...] lettere greche e latine, il suo gusto umanistico, le sue traduzioni (come quelle di Diogene Laerzio) e la sua acribia nel correggere manoscritti greci lo posero al centro dell'ambiente letterario fiorentino, dove ebbe discepoli e amici famosi. La sua ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...