palato
Domenico Consoli
" Parte superiore della cavità boccale ", ritenuta anticamente organo del gusto: con senso proprio, ma in contesto figurato, in Cv I I 12 ad esso [al convito] non s'assetti alcuno [...] né palato: la frase allude a chi, per difettosa conformazione organica, non sia atto a far proprio e gustare il cibo della sapienza.
Più specificamente per " gusto ", " golosità ", in Pd XIII 39 la bella guancia / il cui palato a tutto 'l mondo costa ...
Leggi Tutto
Pittore (Palmanova 1762 - Milano 1844). Si dedicò dapprima alla pittura decorativa sul gusto dei veneziani del '700 (ville e palazzi di Padova, Treviso e dintorni, Trieste). Dal 1831 fu a Milano, dove [...] dipinse gran numero di scene di genere, vedute, paesaggi di fantasia ...
Leggi Tutto
Architetto, decoratore e incisore (Saint-Mihiel, Lorena, 1637 circa - Parigi 1711), di gusto manieristico e barocco, dal 1674 disegnatore del re e incaricato di progettare apparati per cerimonie, scenarî, [...] costumi, ecc. La sua attività, che si estese al mobilio e all'argenteria, è compendiata in cinquecento tavole incise ...
Leggi Tutto
Romanziere (Parigi 1922 - ivi 1991), nella sua opera è particolarmente sensibile il gusto della parola, la ricerca di un vocabolario mobilissimo, di un lessico nel quale prevalgono i termini dal significato [...] ambiguo, le espressioni a doppio senso. Tra i suoi romanzi si ricordano: L'Europe buissonnière (1949); Un singe en hiver (1959); L'humeur vagabonde (1961); Les enfants du bon Dieu (1963); Monsieur Jadis, ...
Leggi Tutto
Pittore (Udine 1663 - Venezia 1729). Da G. Vanvitelli, a Roma, apprese il gusto delle vedute. Fu maestro del Canaletto. Nelle sue vedute "ideate" o di genere topografico e commemorativo, il rigoroso impianto [...] scenografico è superato dalla scelta degli scorci, dallo studio cromatico e luministico, dall'accurata ambientazione che vede protagonisti, accanto alle strutture architettoniche, il cielo, l'acqua e vivaci ...
Leggi Tutto
Pittore olandese (Ladtorp 1819 - Grenoble 1891). Le sue prime opere sono nel gusto della scuola paesistica dell'Aia, ma, passato in Francia, subì fortemente l'influsso di Corot, di Boudin e dei pittori [...] di Barbizon. Dimorò a Parigi (1860-70) pur recandosi spesso a lavorare sulla costa normanna, di cui amava l'atmosfera luminosa e rarefatta; dal 1878 dimorò a Côte-Saint-André, presso Grenoble. Dopo una ...
Leggi Tutto
In arte, tendenza al ritorno all’antico che si manifestò con il gusto neoclassico nel periodo dell’impero napoleonico. Si estese dalla decorazione architettonica al mobile, alla suppellettile, ai parati, [...] alle stoffe, agli abiti e alla stampa e rappresentò, in contrasto con l’abbondante e pittoresca ornamentazione rococò, un’esigenza di semplicità e austerità formale e di aderenza funzionale. Le scoperte ...
Leggi Tutto
Pittore (Milano 1754 - ivi 1817), uno dei maggiori rappresentanti in Italia del gusto neoclassico. La conquista del suo linguaggio neoclassico fu personale e autonoma, frutto di una sua visione della bellezza, [...] di un suo concetto delle necessità di uno stile. Echi settecenteschi sono ancora percepibili nelle Storie di Psiche, affrescate nella rotonda della Villa reale di Monza (1789). Il suo stile andò poi evolvendosi ...
Leggi Tutto
gastrosessuale
(gastro-sessuale), agg. (iron.) Di cibo e di sesso; che al gusto per il cibo unisce quello per il sesso.
• Passiamo quindi ai paradisi immaginari, come l’Eden, dove, per rispettare i vegetariani, [...] nessun vivente poteva essere consumato: di qui un menu di sole verdure. Da questa fantasia ci ha liberato il peccato di Eva e di Adamo che, secondo una marginale ma significativa tradizione esegetica, ...
Leggi Tutto
Pittore (Caen 1836 - Parigi 1892), allievo di J.-B.-C. Corot; ebbe il gusto dei delicati effetti atmosferici, che rappresentò pittoricamente in modo affine agli impressionisti. ...
Leggi Tutto
gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...