FALCONE, Andrea
Gennaro Borrelli
Nacque a Napoli intorno al 1630. Fu scultore e decoratore in marmo, creatore di modelli per la fusione di opere in argento. La sua formazione artistica ebbe luogo a [...] dei ricchi borghesi nobilitati e della borghesia "civile" (Borrelli, 1970, p. 141). Scelta politica sostenuta da quella culturale di gusto naturalistico temperato dall'amore per le opere classiche ammirate a Napoli ed a Roma e rafforzata dal fatto di ...
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CEPPARULO, Salvatore
Renato Ruotolo
Nacque a Napoli il 3 dic. 1849. Dal 1881 fu insegnante di plastica ornamentale nell'istituto artistico industriale e professore onorario all'istituto di belle arti [...] , di quattro figure di donne e di due pannelli con la Pittura e la Scultura. Opere di un certo impegno, colorate con gusto accademico dal Morelli, e di cui, in seguito ai bombardamenti, non restano che un busto, una Sirena e la Scultura. Questi pezzi ...
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BARDUCCI, Ottavante
Ada Alessandrini
Nato a Firenze e vissuto nel sec. XV, fu mercante e poeta. Non si hanno notizie precise sulla sua biografia. Compose graziosi sonetti d'amore, spesso in polemica [...] pure con intonazione più superfici;ale, la imitazione delle tenzoni burlesche tra Dante e Forese Donati. Impostate sul gusto dei facili amori, allegramente cantati e presto dimenticati, le composizioni poetiche del B. rivelano una personalità umana ...
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BARTOLINI, Lorenzo
Isa Belli Barsali
Nacque a Savignano (Prato) il 7 genn. 1777, da umile famiglia; il padre, Liborio, era fabbro e la madre, Maria Maddalena Fabbri, contadina.
Ancora fanciullo si recò [...] del B., che non scomparirà mai del tutto nelle opere successive, è anche documento del contatto dell'artista col nuovo gusto romantico.
Nel 1836 scolpiva la notissima Fiducia in Dio (gesso a Prato, Galleria; marmo a Milano, Museo Poldi Pezzoli), l ...
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DAL BUONO, Benedetto
Francesca Montefusco Bignozzi
Figlio di Francesco e Marianna Fiaccari, nacque a Lugo (prov. di Ravenna) il 7 maggio 1711 (Il Tiberino, 1834).
Allievo inizialmente dell'intagliatore [...] allievo prima del Dal Sole, poi del Cignani, dei cui modi tardi assimilò il composto e atteggiato classicismo, sottolineato da un gusto per i ritmi ampi e spezzati dei panneggi, che gli è peculiare. Caratteri stilistici, questi, che il D. fece suoi ...
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BOMPIANI, Roberto
Piero Santi
Figlio di Domenico e di Serafina Bernardini, nacque a Roma il 10 febbr. 1821 da famiglia benestante, il che gli permise di dedicarsi all'arte, frequentando giovanissimo [...] del tema non è del tutto priva di significato e colloca il B. giovane tra gli artisti più rappresentativi del gusto, sostanzialmente accademico ma con concessioni a correnti meno squalificate, che era in voga in alcuni ambienti artistici romani. Non ...
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CIPRIANI, Giovanni Battista
Margherita Azzi Visentini
Nacque a Firenze da un'antica famiglia di origine pistoiese (Lanzi) nel 1727, Studiò all'Accademia di belle arti di Firenze con il pittore, collezionista [...] a partire dal 1750e dove, a contatto con artisti d'avanguardia, aggiornò il proprio stile pittorico ai modi del nascente gusto neoclassico. Tornato a Firenze, dipinse nel 1754 il tendone dell'organo della chiesa di S. Maria Maddalena dei Pazzi (G ...
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DANEO, Romeo
Maddalena Malni Pascoletti
Figlio di Antonio, artigiano del legno, e di Edvige Koncnik, fratello del pittore Renato, nacque a Trieste il 5 giugno 1900.
Dopo aver compiuto gli studi presso [...] sua pittura di quegli anni era contrassegnata da un "colorire focoso" (Montenero, 1977), che caratterizzò anche il gusto espressionistico delle sue raffigurazioni nei primi anni del dopoguerra. Ma da esso si allontanò abbastanza presto, attraverso un ...
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BACCANI, Gaetano
Silvana Raffo Pani
Nato a Firenze il 6 giugno 1792, studiò all'Accademia di Belle Arti di Firenze e fu allievo di G. M. Paoletti e di G. Cacialli, elementi rappresentativi in Toscana, [...] . Borghese in via Ghibellina, iniziato e portato a termine in pochi mesi nel 1821, ha una facciata in cui il gusto palladiano delle semicolonne ioniche si accorda con lo stile rinascimentale del basamento bugnato. Il B. curò anche la sistemazione e ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] equilibrata, che più bartoliana non potrebbe essere: "... de' concetti e della maniera d'usarli, giudichi ognuno conforme alle ragioni e 'l gusto che ne ha. Io, se ho a dime alcuna cosa per necessità dell'argomento, gli stimo come le gioie, e ne ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...