CANTONI (Cantone), Simone
Ennio Poleggi
È il rappresentante più noto di una famiglia di architetti, attiva da molte generazioni, che doveva concludere con lui e con il fratello Gaetano la sua discendenza. [...] di Parma, il C. nel 1768 vi si diplomò e vinse il premio.
Non a caso a Parma in quegli anni il gusto neoclassico era precocissimo e importato direttamente dalla Francia dall'architetto lionese E. Petitot, chiamato a dirigere quell'Accademia. Il C. si ...
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DE VECCHIS, Nicola
Maria Grazia Branchetti Buonocuore
Mosaicista attivo a Roma dalla fine del Settecento al 1834. Lavorò alle dipendenze dello Studio vaticano del mosaico e in privato, distinguendosi [...] in particolare nel mosaico minuto per la felice invenzione dei temi e per il buon gusto pittorico. Lacunose risultano le indicazioni tramandate dalle fonti intorno alla sua famiglia e in relazione ai dati anagrafici.
Un Giovanni De Vecchis mosaicista ...
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FAVAI, Gennaro
Rosanna Ruscio
Nacque a Venezia il 7 marzo 1879, dall'antiquario-editore Luigi e dalla nobildonna Teresa Albrizzi. Nel 1900, dopo gli studi secondari, frequentò con scarso successo l'Accademia [...] ed i soggiorni all'estero contribuirono a liberare le vedute del F. dai toni scuri e ad arricchire la sua pittura con elementi di gusto liberty (Notre-Dame à Paris 1907; catal., 1942, pp. n.n.; vedi anche Dal Canton, 1992, pp. 268 s.). In quegli anni ...
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BASAITI (Baxaiti, Basitus, Baxiti e, dal Vasari, Basarini e Bassiti), Marco
Elena Bassi
Oriundo greco, nacque a Venezia circa il 1470. Da principio dipinge con segno stentato, panneggi rigidi, con poco [...] senso prospettico; poi, pur rimanendo sempre legato alla moda della pittura quattrocentesca veneziana e al gusto del Carpaccio, dilata le sue composizioni e accetta, forse senza capirla, la riforma giorgionesca, dando molto spazio al paesaggio che fa ...
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FAUSTINI, Giacomo
Sara Bizzotto Passamani
Figlio di Aloisio, nacque a Chiari (Brescia) il 5 genn. 1630. Proveniente da una famiglia di intagliatori, apprese i primi rudimenti dell'arte dal padre, poi [...] di Orazio Olmi, maestro di scultura lignea assai apprezzato nel territorio della Bassa Bresciana, da cui assorbi il gusto un po' ridondante per la ricchezza degli elementi decorativi e per le accentuate caratterizzazioni fisionomiche.
Nel 1663 è ...
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CHECCHIA (Chezia), Pietro
Elena Bassi
Figlio di Francesco, nacque, presumibilmente a Venezia, attorno al 1736.
Suo padre, Francesco, è ricordato dal Moschini quale autore del convento di S. Lazzaro [...] in modo da creare una illusione perfetta, ci fanno conoscere un artista ancora ben inserito nella tradizione barocca, e di gusto più vecchio dei colleghi pittori che lavorano assieme a lui. Per il C. certamente le teorie lodoliane non avevano avuto ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] il '42, è la prima ideata dopo il ritorno a Firenze e riflette, insieme con la pena del distacco da Napoli, anche il gusto del nuovo paesaggio: inviandola all'amico Niccolò del Buono, il B. la definisce come una "rosa tra le spine della sua avversità ...
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CASTELLANI
Gabriella Bordenache Battaglia
Maria Grazia Gajo
Giuseppe Monsagrati
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Famiglia di orafi, collezionisti, antiquari e ceramisti, vera e propria "dinastia" (attiva a Roma per oltre un secolo, [...] antichi che allora venivano in luce dalle necropoli dell'Etruria e da Pompei ed Ercolano. E sarà il consiglio e il gusto sicuro del Caetani a indurre Fortunato a riprodurre alcuni di quei gioielli di scavo e a tentare l'imitazione delle tecniche ...
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ASPRUCCI, Antonio
Marco Chiarini
Nato a Roma il 20 maggio 1723 da Mario, detto il Vecchio, architetto, del quale nulla di più preciso si è appurato, e da Prassede Battini, l'A. fu scolaro dell'architetto [...] si possano ascrivere all'A. anche le decorazioni del Gabinetto delle Maschere e del Gabinetto dei Busti, in Vaticano. In tale gusto quasi di transizione tra
Settecento e "impero" va posto il Tempietto di Esculapio (nell'odiemo Giardino del Lago), di ...
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DE ROSSI, Giovanni Antonio
Maria Assunta Bardaro Grella
Figlio di Lazzaro, nacque a Roma l'8 genn. 1616 (Spagnesi, 1964, p. 15) e fu avviato agli studi, che poi ultimò al Collegio Romano, dal padre, [...] particolare dal Peparelli il D. apprese l'amore e lo studio dei modelli tradizionali della sua città: tendenze del gusto, queste, che lo posero tra i continuatori della tradizione classicistica. L'esempio più eloquente della continuità spirituale tra ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...