Scultore francese (Auxerre 1848 - Londra 1917). Nel 1872 andò a Londra e succedette a J. Dalou come insegnante alla South Kensington School; esercitò un notevole influsso sugli sviluppi della scultura [...] in Inghilterra, diffondendovi un gusto naturalistico con tendenze impressioniste. ...
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Pittore e incisore (Darmstadt 1861 - Dresda 1945). Soggiornò a Parigi e a Roma; tornato in Germania, eseguì grandi pitture decorative nel teatro di corte, nel museo di Weimar e nell'univ. di Jena, di gusto [...] floreale ...
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Pittore (Casalmaggiore 1779 - Bergamo 1846). Studiò a Parma e a Roma presso V. Camuccini. Dal 1811 insegnò all'accademia di Bergamo. Autore in prevalenza di quadri di argomento storico e religioso, in [...] cui il gusto neoclassico si tinge di qualche accento romantico. ...
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Scultore (Anversa 1667 - ivi 1737); viaggiò in Europa e fu a Roma e a Napoli. La sua opera più nota è il grande pulpito ligneo (1721), ora nella cattedrale di Malines, di un esuberante gusto barocco. Anche [...] suo figlio Michiel (n. 1704 - m. 1777) fu scultore ...
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Arte
Composizione di raccolte più o meno sistematiche di oggetti, specialmente quelli che offrano un particolare interesse per la storia, la scienza, l’arte, o presentino caratteristiche di originalità [...] e ricercatezza.
Il gusto e la moda del c., diffusi soprattutto dal 17° sec. in strati sociali sempre più vasti, furono spesso un notevole incentivo allo sviluppo di particolari generi artistici, come il vedutismo o la natura morta, e diedero luogo a ...
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Scultore e pittore francese (Narbona 1840 - Parigi 1907). Ceramista, scoprì un procedimento per la fabbricazione della pasta vitrea simile a quello dei Greci. Scrisse un trattato sull'encausto. Il suo [...] stile, non privo di gusto, dà luogo a risultati meno felici nelle opere di grande formato (per es. l'Apoteosi di V. Hugo, al museo Hugo di Parigi). ...
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Scultore (Verona 1739 - Thiene 1812). Formatosi a Venezia nella bottega di Giuseppe Torretti (il Torrettino), fu artista dall'estro vivace fra tardo-barocco e rococò; amico del Canova, si adeguò, negli [...] ultimi anni, al gusto neoclassico. Opere principali: statuine di nani a villa Valmarana (1765 circa), decorazione della facciata della chiesa di S. Faustino a Vicenza (1774 circa). ...
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Alekan, Henri
Stefano Masi
Direttore della fotografia francese, nato a Parigi il 10 febbraio 1909 e morto ad Auxerre (Yonne) il 15 giugno 2001. Sostenitore della fotografia come artificio e invenzione, [...] , Des lumières et des ombres (1984), che rappresenta il suo testamento poetico e testimonia una volta di più il suo gusto estetizzante per un bianco e nero barocco, nel quale all'elegante densità dei neri si alterna una enorme varietà di chiaroscuri ...
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Pittore e architetto italiano (Milano 1852 - ivi 1917), nipote di Mauro. Esponente della scapigliatura milanese, si formò su T. Cremona e G. D. Grandi. I suoi dipinti sono caratterizzati da un elegante [...] sentimentalismo, dal gusto del racconto aneddotico e da effetti pittorici indefiniti. Interessante la sua produzione grafica (acqueforti; illustrazioni e caricature per il settimanale Guerin Meschino, ecc.). Come architetto, presentò tra l'altro un ...
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Incisore (Lione 1736 - ivi 1810). Lasciò 140 stampe originali, per lo più vedute, scene campestri, interni, studî di teste. Alcune di esse riproducono paesaggi d'Italia dove fu nel 1764. Viene considerato [...] un precursore del gusto romantico. ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...