Pittore italiano (Torino 1898 - ivi 1935). Dopo aver ricevuto il primo avviamento dal padre Carlo (Cagliari 1855 - Collegno 1912), pittore e acquafortista di qualche notorietà, fu allievo di A. Bosia e [...] di F. Carena, ma si formò soprattutto a contatto di F. Casorati, il cui gusto per la forma plastica mirò a fondere con il colorismo dei post-impressionisti francesi. Fu il fondatore del gruppo dei "Sei pittori di Torino", che tendeva a sollevare dal ...
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Pittore (n. Castelnuovo di Garfagnana 1520 circa - m. dopo il 1575); a Roma (dal 1535) studiò con Francesco de' Rossi detto il Salviati (dal quale ereditò il soprannome); quindi (1539) passò col maestro [...] a Venezia, dove si stabilì. Perdute numerose opere, tra cui i dipinti nel Palazzo Ducale, restano di lui i tre tondi di gusto veronesiano nel soffitto della Libreria Vecchia di S. Marco (1556-57) e diverse tele nelle chiese (S. Zaccaria, Frari, S. ...
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Pittore e illustratore (York 1841 - Londra 1893). Allievo del padre William (1780-1851) e poi di W. Ettys alla Royal Academy, dopo un breve soggiorno a Roma nel 1862, si stabilì definitivamente a Londra. [...] Vicino a J. Whistler dipinse, con intenti puramente decorativi, opere di gusto classicheggiante; prevalentemente figure femminili ispirate, per la purezza dei lineamenti e per l'eleganza delle pose, all'arte classica (Fioritura, 1881, Londra, Tate ...
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Pittore (Iesi 1910 - Parigi 1994). Si formò nell'ambito della scuola romana maturando un linguaggio suggestivo, dalle calde intonazioni cromatiche che trovò nei ritratti e nelle vedute urbane i temi preferiti. [...] Nel 1947 si stabilì a Parigi dove, accanto all'attività pittorica, si dedicò con spiccato gusto grafico anche alla scenografia e all'illustrazione di libri e di riviste. ...
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Architetto (Roveredo, Canton Grigioni, 1671 - Eichstätt 1747). Lavorò al palazzo Liechtenstein di Vienna (1694), oggi municipio, poi a Bayreuth (dal 1700), infine nel 1713 iniziò la ricostruzione del castello [...] di Ansbach. Dal 1716 fu attivo a Eichstätt insieme ad altri architetti italiani. Le sue opere di gusto barocco sono caratterizzate da elementi italiani e viennesi. ...
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Vedi SIRIANA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SIRIANA, Arte
P. Matthiae
Nella moderna storiografia artistica della Siria preellenistica il consueto prevalere del criterio di attribuzione di diversi aspetti [...] di Hama, dalle poverissime qualità formali, e gli idoli in forma di occhio di Tell Brak rivelano già attivo quel violento gusto espressionistico che nella prima metà del II millennio a. C. si palesa operante in tutta una serie di idoli litici dalla ...
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D'ADAMO, Carlo
Vincenzo Rizzo
Nipote del maestro stuccatore G. Battista (attivo 1668-1700) e figlio di Costantino (attivo 1700-1736), anch'egli stuccatore di raffinata qualità esecutiva ed inventiva, [...] Trinità dei Pellegrini, splendido per le fusioni di colori e decorazioni in ottone dorato, di sapiente e capriccioso gusto rococò e arricchito di una elegante urna al posto del paliotto. Altro suo intervento notevole furono le squisite balaustratine ...
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Cortez, Stanley
Stefano Masi
Nome d'arte di Stanislaus Krantz, direttore della fotografia statunitense, di famiglia ebrea austro-ungarica, nato a New York il 4 novembre 1908 e morto a Los Angeles il [...] , maestro della doppia esposizione, ritrattista con il gusto dell'ombra inquietante, a volte temuto dai registi S. Rogell), nei quali poté comunque dare spazio al suo gusto per la sperimentazione; ma partecipò anche a progetti più coraggiosi: per ...
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AMPLITUDO
G. Becatti
Corrisponde al greco μέγεϑος e, come il sinonimo magnitudo, esprime un concetto di grandezza, anzitutto materiale, che, specialmente i Romani, consideravano come una delle qualità [...] artistica, perché particolarmente aderente alla loro mentalità, alla loro preferenza per forme grandiose, imponenti e fastose, al loro gusto architettonico e decorativo. Se anche in Grecia alla bellezza del corpo è unito un concetto di grandezza, e ...
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Tendenza affermatasi negli anni 1950, secondo la quale la materia di cui è costituita l’opera d’arte riveste un ruolo fondamentale e non distinguibile dall’immagine, in quanto essa stessa immagine, ovvero [...] portatrice di comunicazione e significato, di efficacia rappresentativa ed espressiva. Rientrano nel gusto m., o nell’arte m., artisti dell’informale o del neodadaismo, sebbene sia possibile individuare precedenti già nell’ambito del surrealismo, del ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...