BOSA, Antonio
Gino Damerini
Nacque a Pove del Grappa (presso Bassano) nell'anno 1780. Molto giovane, frequentò a Venezia la scuola di scultura dell'Accademia Farsetti e vi fece rapidi progressi, manifestando [...] derivante da giocondità di spirito e da esuberante vigore fisico, caratteristica che conservò sempre, malgrado la tirannia del gusto d'allora.
Appena diciannovenne, nel 1799, venne chiamato a Trieste dall'architetto M. Pertsch, che stava costruendo ...
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ANGELO da Pietrafitta
Anna Maria Luzietti
Nato a Pietrafitta o ad Aprigliano (Cosenza), entrò ancor giovane nell'Ordine francescano dei frati minori "dell'Osservanza", dedicandosi alla scultura in legno [...] degli artisti francescani meridionali, dei quali - pur continuandone l'espressione realistica e coloristica innovò il gusto arcaicizzante nella rappresentazione del Crocifisso attraverso un addolcimento del modellato.
Dopo un presumibile periodo di ...
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Tipografo (St.-Avertin, Tours, 1520 circa - Anversa 1589); già attivo come legatore e specialista del marocchino ad Anversa (dal 1550), iniziò la sua attività di stampatore nel 1555, distinguendosi presto [...] opere scientifiche ed erudite, varie per repertorio e tecniche di stampa e caratterizzate dall'aspetto imponente e vistoso, nonché dal gusto già barocco dell'ornamentazione e dell'illustrazione. Tra l'altro dobbiamo a lui le edizioni delle opere di G ...
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Pittore (Sant'Angelo in Vado 1679 circa - Roma 1758). Scarse le notizie circa la sua formazione che si svolse in Emilia presso C. Cignani. Autore degli affreschi con Storie di s. Feliciano (1722-23) nella [...] , dal 1725 è documentato a Roma dove, protetto da Benedetto XIV, raggiunse una certa fama con le sue eleganti composizioni di gusto classico (Favola di Amore e Psiche, 1735-40, nel Kaffee-Haus di palazzo Colonna, ora museo delle Cere). Spigliato ed ...
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OMICCIOLI, Giovanni
Margherita ABBRUZZESE
Pittore, nato a Roma il 25 febbraio 1901; ha cominciato a dipingere dopo il 1935, maturando lentamente la sua esperienza pittorica. Attivo nell'ambiente romano, [...] "Scuola Romana" e segnatamente di Scipione e di Mafai, O. rivela peraltro in ciò assai più un semplice orientamento di gusto che una programmatica adesione ad una corrente. La sua sensibilità è volta a cogliere gli aspetti più intimi e inespressi ...
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Pittore d'origine tedesca operante specialmente nell'Italia settentrionale nei primi decennî del '700. L'aderenza a formule di realismo nordico e la lezione del naturalismo epidermico di Pietro Bellotto, [...] nel Bergamasco, fu un elemento essenziale per la cultura artistica del Ceruti, che portò a risultati ben più alti e unitarî il gusto della scena di genere.
Bibl.: W. Arslan, Del Todeschini e di qualche pittore affine, in L'Arte, XXXVI (1933), pp. 255 ...
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GIARDONI (Gardoni), Francesco (Giovanni Francesco, Gianfrancesco)
Laura Possanzini
Figlio di Filippo, il G. nacque a Roma nel 1692. La sua formazione avvenne tra il 1703 e il 1708 presso la bottega [...] ). I modelli stilistici del G., di gusto ancora decisamente barocco, furono senza dubbio influenzati Debenedetti, Roma 1989, pp. 135 s., 141, 150; A. González Palacios, Il gusto dei principi. Arte di corte del XVII e del XVIII sec., Milano 1993, pp. ...
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CITARELLI, Francesco
Gennaro Borrelli
Nacque verso il 1790 a Napoli. Giovanissimo, fu allievo di F. Verzella, scultore in legno, l'ultimo rappresentante della grande tradizione settecentesca napoletana. [...] C. hanno avuto la loro matrice sia nella pratica dei pezzi anatomici in cera, sia nell'avvio dato a tale gusto dagli scultori-plasticatori di figure da presepe nati nella seconda metà del Settecento e ancora attivi nel primo ventennio dell'Ottocento ...
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DOMENICHINI, Gaetano
Vincenza Maugeri
Mancano dati biografici di questo pittore ferrarese, la cui data di nascita in base alle note del Boschini è situabile intorno al 1794, mentre secondo altre fonti [...] , in rapporto anche con F. L. Cicognara e con l'architetto A. Foschini, si manifestò tenacemente ancorato a un gusto conservatore accademico che ne limitò gli slanci romantici.
Abile disegnatore, si volse particolarmente a riprendere e a tradurre "a ...
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BARBETTI, Rinaldo
Dino Frosini
Nacque a Siena, da Angiolo, il 29 marzo 1830 e, giovinetto, si trasferì col padre in Firenze dove si applicò all'oreficeria. In seguito il padre, che aveva ampliato il [...] ebbe peculiare, evitando l'affastellamento delle figure e dei fregi. Documento, ancora, delle sue qualità nel disegno, ma anche del gusto dell'epoca, sono i biglietti da cento e cinquecento lire del Regno d'Italia, in corso fino all'ultimo decennio ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...