Pittrice (Venezia 1675 - ivi 1757). Allieva di G. A. Lazzari, poi di G. Diamantini e di A. Balestra, risentì anche l'influenza di G. A. Pellegrini e della pittura francese contemporanea. Nel 1705 fu ammessa [...] nell'Accademia di Parigi. Ottima ritrattista, predilesse la tecnica del pastello, che trattò con viva sensibilità pittorica e gusto mondano e tuttavia con acuta penetrazione psicologica. Ebbe gran fama in Venezia e in molte capitali europee (molte ...
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VALVASSORI, Gabriele
Alfredo Petrucci
Architetto e disegnatore, nato a Roma il 21 agosto 1683, morto ivi il 7 aprile 1761. Dal 1730 al 1735, restaurò il palazzo Doria-Pamphili, dandogli quella leggiadra [...] , che si andava fuori d'Italia volgendo al rococò, raggiunse una delle più delicate e armoniose sue espressioni. Lo stesso gusto il V. mostrò nella decorazione di qualche altro edifizio romano. Ma si trattava di frutti sporadici, apparsi mentre il ...
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LAZZARINI
Luisa Passeggia
Famiglia di scultori originari delle Marche, attivi a Carrara dal XVII al XX secolo, inizialmente nell'ambito della scultura di traduzione, quindi anche in quello dell'invenzione. [...] importanza assunta dalla riproduzione e dalla copia nell'evoluzione della storia della scultura e della storia del gusto. Variamente ricordati nelle Memorie biografiche di Campori e in Thieme - Becker, solo di recente la critica, servendosi ...
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CHIESA, Pietro
Angela Guerra
Nacque a Sagno (Canton Ticino) il 29 luglio 1876 da Innocente, pittore decoratore, e Maddalena Bagutti di Rovio. Dopo un primo periodo di studi presso il liceo di Lugano, [...] Venezia il trittico Primavera, il primo di una serie di trittici che orientava l'artista verso una più precisa posizione di gusto, organizzando i suoi mezzi espressivi verso sintesi di arte-narrazione, arte-letteratura. Nel catalogo (p. 156) il C. è ...
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DE PIAN, Antonio
Egidia Coda
Figlio dell'incisore Giovanni Maria, nacque a Venezia nel 1784. Iniziò la propria formazione artistica a Venezia, subendo l'influsso della grande tradizione veneta settecentesca, [...] avvertibile nei bozzetti scenografici per il Flauto magico (c. 1816), è però già in essi condotta dal D. con gusto archeologico di ambito decisamente neoclassico, come meglio si evidenzia in schizzi quali Ingresso di tempio greco (coll. J. Scholz ...
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DORICO, Stile
L. Vlad Borrelli
Si intende per stile d. lo stile proprio dell'arte dei Dori, di quelle popolazioni cioè stabilitesi verso la fine del II millennio a. C. nelle regioni meridionali del [...] e, in seguito, di qui irradiatesi in talune colonie della Magna Grecia e della Sicilia, ove, pur con flessioni al gusto indigeno, serbarono l'indirizzo originario. Le qualità costanti di questo stile furono nel corso dei tempi e nel più ampio ...
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AGRIGENTO, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, operante circa il quinto decennio del V sec. a. C. Si tratta di un artista "prolifico", ineguale e trascuratissimo che rientra negli ultimi sviluppi [...] di Pan (v.). J. D. Beazley lo avvicina al Pig-Painter e al Pittore di Leningrado: ma in realtà, in confronto al gusto ancora severo di questi due artisti, gran parte delle opere del Pittore di A. deve rientrare nella piena classicità. Il nome viene ...
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Scultore, architetto, medaglista (n. Laurana - m. Avignone 1502 circa). Profondamente influenzato dall'arte di Piero della Francesca e Agostino di Duccio, si distinse soprattutto per gli eleganti busti [...] vibrazione luminosa, accordata all'astrazione formale. L. fu anche in Francia (1461-66), dove fra i primi diffuse il gusto rinascimentale italiano.
Vita e attività
La sua formazione non è stata ancora accertata, ma fu determinante a Rimini, dove ...
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Atteggiamento caratterizzato da uno spiccato interesse e da una forte ammirazione per ciò che è orientale, per la civiltà e la cultura dell’Oriente.
L’interesse formale e contenutistico rivolto, dalla [...] , alla cultura e agli usi orientali, rientra in senso generico nell’ambito dell’esotismo. In senso stretto una forte corrente di gusto iniziò nei primi anni del 18° sec. in Francia con la pubblicazione delle Mille e una notte e delle Cent estampes ...
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Scultore (Copenaghen 1731 - ivi 1802). Allievo di G. Costou a Parigi, fu poi a Roma (1754-58) in contatto con R. Mengs e J. J. Winckelmann. Professore all'Accademia di Copenaghen dal 1761, autore, tra [...] l'altro, della tomba di Federico V (1769-77; Roskilde, cattedrale), W. ebbe grande influenza anche per i suoi scritti (Tanker om smagen udi kosterne "Pensieri sul gusto nelle arti", 1762). ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...