CAMPI, Bartolomeo
Maria Pia Rossi Pernier
Marcello Terenzi
Secondo la tradizione nacque a Pesaro da Bernardino, orefice. Nel 1545 era membro del Consiglio comunale di Pesaro (Pesaro, Bibl. Oliveriana, [...] più famose del Campi.
L'armatura "all'antica", tecnicamente elaborata, è esempio tipico della finissima decorazione in oro del gusto dell'epoca con elementi mitologici, tratti dal mondo animale e vegetale, dove il monogramma con due G intrecciate sul ...
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FERRARI (Ferrari d'Agrate), Marco
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Antonio e di Orsolina Fatuli e fratello di Giovanfrancesco (cfr. voci in questo Dizionario), nacque a Parma nel 1491 (Mendogni, 1991, [...] , 1957, pp. 803 s.), si formò presso il lombardo A. Busti, detto il Bambaia, che fu tra i protagonisti di quel filone di gusto "lombardesco" diffuso a Milano e a Pavia fra Quattro e Cinquecento.
Il nome del F. compare in un rogito del 20 sett. 1522 ...
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ARCANGELO di Cola da Camerino (anche A. di Cola di Vanni Camerino)
Marco Chiarini
La prima notizia accertata finora su A. è che egli dipinse una Maddalena e altre figure (oggi scomparse) nella sala Maggiore [...] tavoletta con la Madonna dell'Umiltà circondata da angeli, che, se ha punti di contatto con A., è tuttavia tanto arcaica di gusto e pur così individuale, che a stento si può inserirla nel percorso, sia pure inizíale, del camerte. Di recente è stata ...
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CONTINI BONACOSSI, Alessandro
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Nacque ad Ancona il 18 marzo 1878 da Camillo Contini e dalla contessa Elena Bermudez Bonacossi. Appena diciannovenne, orfano di padre, si trasferì a Milano, dove incontrò [...] restauro degli affreschi di Filippo Lippi a Prato.
Nei doni a Castel Sant'Angelo e a palazzo Strozzi il gusto del C., nel tentativo di ricostruire esempi di decorazione rinascimentale, rifletteva un atteggiamento che avevano espresso in precedenza lo ...
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MAESTRI, Giovan Battista, detto il Volpino
Micaela Mander
Figlio del pittore Paolo Antonio (cfr. Bonazzoli), non si conoscono il luogo e la data della nascita, che dovette avvenire attorno al 1640.
La [...] patrimonio artistico comasco tra il 1770 ed il 1895, ibid., pp. 81-95; A. Spiriti, La grande decorazione barocca: iconografia e gusto, in Il palazzo Arese Borromeo a Cesano Maderno, a cura di M.L. Gatti Perer, Milano 1999, pp. 154-162; E. Bonazzoli ...
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BOCCALINI, Giovanni
Luigi Firpo
Figlio di Francesco e di una Francesca di ignoto casato, nacque probabilmente a Carpi, intorno al 1520.
La famiglia, di origine popolana, portava da due secoli il cognome [...] che morì nel 1564, mentre le successive, che le ricalcano, sono posteriori al 1587), i solenni portali ispirati a un gusto manieristico non ancora trasmodante nel puro capriccio (due fogli con studi sono conservati al Gabinetto Disegni e Stampe degli ...
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DI FIORE (De Fiore, Fiore)
Carla Benocci
Famiglia di intagliatori, cui appartennero alcuni tra i migliori artefici attivi a Napoli nella seconda metà del XVIII secolo. Capostipite fu probabilmente Francesco [...] poi la sua opera per le stanze della regina Maria Carolina nella reggia di Caserta (1779-81), nell'ambito dei lavori, di gusto rococò, condotti da Carlo Vanvitelli. Per queste opere Gennaro sollecitò il pagamento nell'aprile del 1781 e subito dopo si ...
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GRILL, Pietro (Pietro Alamanno o Alemanno)
Paola Mercurelli Salari
Figlio di Giovanni e originario di Göttweig in Austria, se ne ignora la data di nascita; fu attivo nelle Marche tra gli anni Ottanta [...] in provincia dai suoi lavori, graditi a una committenza desiderosa d'emulare, almeno nell'apparenza, le numerose pale di gusto e impostazione crivellesca presenti su molti altari del Maceratese e dell'Ascolano.
Sempre nel 1485 il G. firmava e datava ...
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MANFREDINI, Giuseppe
Micaela Mander
Nacque a Milano in data imprecisata, ma dopo il 1754, anno di nascita del fratello maggiore Paolo. Il M. era secondogenito di Giovanni Battista e di Lucia Paderni. [...] utilizzate, più terse e brillanti. Di questo palazzo Tanzi gli restituisce pure la "sala cinese", insolito esempio in Brescia di gusto orientale.
Il M. si trovò a lavorare fianco a fianco con G. Teosa in palazzo Martinengo Cesaresco, ancora a Brescia ...
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PINCHERLE, Carlo
Raffaella Catini
– Nacque a Venezia il 2 marzo 1863, da Giacomo, imprenditore, e da Emilia Capon, in «una famiglia ebrea numerosa che viveva sul Canal Grande» (De Ceccatty, 2013, p. [...] e case da pigione –, «in un arco di espressioni formali che va dal corretto neorinascimento di G. Koch al gusto vagamente floreale di G. Burba» (Ferretti - Garofalo, 1984, pp. 172, 175).
Nel nuovo quartiere Pincherle realizzò, a partire dai ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...