Scrittore russo (Jaroslavl´ 1875 - Leningrado 1936); propugnò una concezione apollinea, neoclassica, "chiarista" (manifesto letterario: Della bellissima chiarezza, pubblicato sulla rivista Apollon nel [...] ; Seti "Reti", 1908; Osennie ozera "Laghi autunnali", 1912; Glinjanye golubi "Colombelle di creta", 1914), espressione di un gusto raffinatissimo cui manca però ogni spontaneità ed elevatezza di canto. Anche nella prosa (Krylja "Ali", 1906; Krotkij ...
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Teologo e predicatore (Madrid 1580 - ivi 1633) dell'ordine del trinitarî, vicario generale nelle Fiandre, a Napoli e Roma; autore di scritti esegetici, letterarî, storici; è soprattutto noto per il suo [...] las festividades de Christo, ecc., post., 1638; Oraciones evangélicas y panegíricos funerales, post., 1641), che è esempio tipico del gusto barocco. La maggior parte delle sue opere fu pubblicata nel 1641 col titolo Obras póstumas, divinas y humanas. ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] e sprezzante, M. fu forse, tra gli intellettuali europei emigrati a Hollywood, il più refrattario ai modelli di gusto imposti dal sistema cinematografico statunitense classico. Atipico difensore di una concezione autoriale del mestiere del regista e ...
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COSTA, Angelo Auria
Gennaro Borrelli
Nacque, secondo la tradizione, a Palermo nel 1670; fu pittore di architetture e rovine scenograficamente impaginate, di vedute reali e ideate. Le opere del C. si [...] . Così nella fusione di realtà e fantasia viene a configurarsi l'insueto modo d'interpretare la pittura di paese.
Improntata a questo gusto è una Veduta del porto di Napoli con il faro-lanterna, la darsena e, in alto, la collina con il castello di ...
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CANINI, Marcantonio
Antonella Pampalone
Figlio terzogenito dello scalpellino Vincenzo, nacque a Roma nel 1622, dato che aveva trentaquattro anni nel 1656, quando abitava a Roma in via Vittoria insieme [...] più noto fratello, il pittore Giovanni Angelo (Narducci). Applicatosi allo studio del disegno e della incisione, secondo l'erudito gusto artistico del fratello, passò poi alla scultura entrando a far parte della schiera degli allievi del Bernini.
Il ...
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Regista argentino naturalizzato francese (Buenos Aires 1932 - Parigi 2023). Dopo studi alla scuola di C. Dullin e J. Lecoq, si mise in luce con la visionaria messinscena di Le mariage (1963) e Yvonne princesse [...] (1965) di W. Gombrowicz. Estroso e irriverente, ha creato spettacoli colorati e visivamente barocchi nei quali il gusto per l'ironia e l'umorismo non impediscono il coinvolgimento emotivo; particolare attenzione ha prestato alla drammaturgia ...
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Pittore (Firenze 1420 circa - Pistoia 1497), noto, secondo la testimonianza del Vasari, come Benozzo Gozzoli. Aiuto di L. Ghiberti (1444); nel 1447 lavorava a Roma e a Orvieto con l'Angelico. Negli affreschi [...] Storie di s. Francesco nella chiesa di S. Damiano a Montefalco (1450-52) già si delinea chiaramente il suo gusto dell'episodio piacevole e il suo naturalismo nel tratteggiare il paesaggio, allietato da architetture policrome. Sono andati perduti gli ...
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Scrittore (Muskau, Slesia, 1785 - Branitz, Kottbus, 1871). Governatore civile e militare di Bruges, fu nominato principe dal re di Prussia. Viaggiò a lungo in Europa, e nei periodi di residenza a Muskau [...] di Branitz si dedicò all'abbellimento di queste sedi con deliziosi giardini. Del suo amore per la magnificenza e gusto per il giardinaggio scrisse nelle Andeutungen über Landschaftsgärtnerei (1834); ma divenne uno degli autori più letti del suo tempo ...
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Pittore e incisore (Livorno 1739 - ivi 1811), allievo di I. E. Hugford. Ebbe notevole successo per le qualità cromatiche e la fantasia delle sue decorazioni (santuario di Montenero, 1771-73; a Firenze, [...] di Poggio Imperiale, galleria degli Uffizi e palazzo Pitti; certosa di Calci, 1793-94), contribuendo a diffondere il gusto neoclassico in Toscana. Si dedicò anche all'acquarello, alla tempera, all'incisione (acquaforte, bulino, acquatinta) eseguendo ...
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Scrittore tedesco (Mülheim an der Ruhr 1745 - Bochum 1824). Medico di professione, scrisse opere di diffusione scientifica (Die Entzifferungskunst deutscher Zifferschriften, 1782, e Skizze einer Zeit- [...] è rimasto legato alla Jobsiade (3 parti, 1874-99), poema parodistico illustrato dallo stesso K., satira del costume e del gusto concepita sulla vena del romanzo picaresco. Già prima, sulla stessa traccia, K. aveva scritto Der Märtyrer der Mode (1778 ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...