Verhoeven, Paul
Roy Menarini
Regista nederolandese, nato ad Amsterdam il 18 luglio 1938. Affermatosi in Europa come cineasta tra i più controversi e scandalosi, per il gusto dell'eccesso e la rappresentazione [...] iperbolica della violenza, V. ha trovato in seguito, nei generi americani, un ambito dove far convivere la propria personalità artistica con i dettami degli studios. Nei suoi film sesso e violenza sembrano ...
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Regista cinematografico italiano (Roma 1892 - ivi 1957); esordì nella regia in Spagna con La moglie di Sua Eccellenza (1913). Regista di non comune padronanza tecnica e di sicuro gusto scenico popolare, [...] aperto a tutte le esperienze, realizzò in 40 anni di attività circa 150 film, tra i quali: Addio giovinezza (1918; nuova edizione nel 1927); Quartier latin (1929) e Prix de beauté (1930) in Francia; Lo ...
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Regista cinematografico francese (n. Boulogne-sur-Seine 1931). Esordì nella regia (in collab. con C. Gérard) nel 1958 con Une balle dans le canon (La venere della gang). I film seguenti sono basati sul [...] gusto dell'intreccio o, più spesso, sono improntati ai toni brillanti della commedia: Adorable menteuse (Le bugie nel mio letto, 1962), À cause, à cause d'une femme (Il diavolo sotto le vesti, 1963), On a volé la Joconde (Il ladro della Gioconda, ...
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Menzel, Jiří
Silvana Silvestri
Regista cinematografico e teatrale, attore e sceneggiatore ceco, nato a Praga il 23 febbraio 1938. Esponente di punta della Nová Vlna, ha messo in scena una Boemia perduta, [...] Němec, Ewald Schorm) a partire da alcuni racconti di Bohumil Hrabal. Di Hrabal, cui era accomunato da un deciso gusto surreale e da uno humour fulminante, M. divenne così amico e stretto collaboratore, portando sullo schermo film spesso ispirati alle ...
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Poeta e sceneggiatore francese (Neuilly-sur-Seine 1900 - Omonville-la-Petite, La Manche, 1977). Aderì al surrealismo (1926-30), ma se ne distaccò per tentare esperienze letterarie personali, segnate dal [...] gusto per le divagazioni eleganti e lievemente paradossali. Nel cinema, oltre che con il fratello Pierre (1906-1988), per il quale sceneggiò tra l'altro L'affaire est dans le sac (1932) e Adieu Léonard (1943), collaborò con J. Renoir, A. Cayatte, C. ...
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Nome d'arte di Maximilian Goldmann, regista austriaco (Baden, presso Vienna, 1873 - New York 1943) naturalizzato statunitense nel 1940. Dominatore e riformatore della scena teatrale europea, grazie al [...] a tutta la stagione del cinema tedesco espressionista e fantastico degli anni Dieci e Venti, per l'influsso che il gusto visionario e luministico delle sue messinscene teatrali esercitò su quello stile. Alla sua scuola si formarono i più importanti ...
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Pabst, Georg Wilhelm
Sandro Bernardi
Regista cinematografico tedesco, nato a Raudnitz il 27 agosto 1885 e morto a Vienna il 29 maggio 1967. Autore di vastissima cultura e di gusto raffinato, adattò [...] opere letterarie di F. Wedekind, B. Brecht, I. Ehrenburg, M. de Cervantes e partecipò alla stagione del grande cinema sperimentale tedesco degli anni Venti, rappresentata dall'Espressionismo, dagli esiti ...
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Regista cinematografico inglese (n. South Shields, Tyne and Wear, 1937). Affermato regista pubblicitario, ha esordito nel lungometraggio col notevole The duellists (1977). Dotato di tecnica smagliante, [...] senso del ritmo e spiccato gusto figurativo nella messa in scena, ha diretto film di fantascienza di spettacolare confezione come Alien (1979) e Blade runner (1982); è tornato alla ribalta dopo un periodo di appannamento con il fortunato Thelma and ...
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Metty, Russell L.
Stefano Masi
Direttore della fotografia statunitense, nato a Los Angeles il 20 settembre 1906 e morto a Canoga Park (California) il 28 aprile 1978. Con il suo gusto postespressionista, [...] fu l'operatore delle ossessioni e delle grandi passioni amorose. Si affermò come uno dei maestri del chiaroscuro nella Hollywood degli anni Quaranta e Cinquanta, legando il suo nome alle atmosfere dei ...
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Regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense (n. Baltimora 1946). Si è avvicinato al cinema giovanissimo realizzando i cortometraggi Hag in a black leather jacket (1964) e Roman [...] film, pur non possedendo la stessa carica irriverente di quelli realizzati negli anni Settanta, mantengono comunque quel gusto della provocazione e quella propensione al grottesco tipici di Waters. In anni più recenti ha interpretato serie televisive ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...