Regista cinematografico statunitense (Kansas City 1925 - Los Angeles 2006). Personaggio atipico del panorama hollywoodiano, dagli anni Settanta A. portò avanti con coerenza la sua ricerca stilistica, sperimentando [...] ), Three women (1977), A wedding (1978), Quintet (1978), A perfect couple (1979). La capacità di descrizione si unisce al gusto intellettuale dell'allusione o della metafora fantasiosa (Brewster McCloud, Anche gli uccelli uccidono, 1971) e porta A. a ...
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Kauerismäki, Aki
Francesco Bono
Regista cinematografico finlandese, nato a Orimattila il 4 aprile 1957. Si è avvicinato al cinema da autodidatta e con il fratello Mika (n. 1955), anch'egli regista, [...] che rievoca - per la compostezza quasi fredda degli attori, la rarefazione dei dialoghi, l'immobilità della macchina da presa, il gusto per l'ellissi - R. Bresson o Y. Ozu.
Per la sua critica del capitalismo, esemplare la trilogia che, con Varjoja ...
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GUINESS, Sir Alec
Attore drammatico e cinematografico, nato a Londra il 2 aprile 1914; allievo dello Studio of dramatic art di Fay Compton, dopo l'esordio recitò dal 1934 al 1938 con J. Gielgud e all'Old [...] vasta in Kind hearts and coronets (Sangue blu, 1949), interpretando ben 8 personaggi. Seguì una serie di pellicole, nel gusto irreprensibile e pure artificioso del tradizionale umorismo britannico, nelle quali G. sfoggiò tutte le variazioni del suo ...
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Regista, sceneggiatore e produttore statunitense, nato a Detroit il 7 aprile 1939 da una famiglia di emigrati italiani. Gira film in 8 mm fin dai tempi della scuola; dal 1956 al 1960 è regista di teatro, [...] però un po' meno turgidi e più meditati, in un clima di maggiori riflessioni morali e sociali. Sul piano critico e del gusto, tuttavia, il film di C. a tutt'oggi più convincente resta La conversazione (1973), premiato al Festival di Cannes del 1974 ...
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Dieterle, William (propr. Wilhelm)
Bruno Roberti
Regista e attore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Ludwigshafen am Rhein (Renania-Palatinato) il 15 luglio 1893 e morto a Ottobrunn l'8 dicembre [...] (1922) di Felix Basch, da A. Strindberg, al fianco di Asta Nielsen. Come regista, nel periodo tedesco D. affinò quel gusto per la teatralità e per un certo romanticismo che lo avrebbe caratterizzato in seguito, esordendo nel 1923 con Der Mensch am ...
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Luciani, Sebastiano Arturo
Marco Pistoia
Musicologo e teorico del cinema, nato ad Acquaviva delle Fonti (Bari) il 9 giugno 1884 e morto ivi il 7 dicembre 1950. Con Ricciotto Canudo fu uno dei più avveduti [...] in contatto con i maggiori intellettuali del primo Novecento, rimanendo influenzato dall'estetica crociana e, in parte, dal gusto dannunziano e annoverando tra i suoi migliori amici il musicista O. Respighi.
L'interesse per il cinema si manifestò ...
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Scrittore e sceneggiatore italiano (Luzzara 1902 - Roma 1989). Sceneggiatore di molti film di successo di V. De Sica (Sciuscià,1946; Ladri di biciclette, 1948), che ne fecero un punto di riferimento del [...] a farsi commozione; è un umorismo larvale, che è venuto esprimendosi in una prosa sempre più essenziale e più franta, di un gusto tra il realistico, l'ermetico e il surreale. Z. si dedicò anche alla pittura e s'interessò di fotografia (Un paese, 1955 ...
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Nome d'arte del regista cinematografico statunitense Sean O' Feeney (Cape Elizabeth, Maine, 1894 - Palm Springs, California, 1973). Fu uno delle maggiori personalità della storia del cinema, sia per la [...] per esempio nelle venature di ribellismo romantico, e quella americana del "mito della frontiera", che si rivela nel gusto dell'avventura e della conquista, nell'amore dei grandi spazî e soprattutto nel senso dell'individuo. Alla geografia irlandese ...
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Totò
Goffredo Fofi
Nome d'arte di Antonio De Curtis, attore teatrale e cinematografico, nato a Napoli il 15 febbraio 1898 e morto a Roma il 15 aprile 1967. Attraverso la centralità della 'maschera' [...] se vissero assieme fino al 1950.
Nel 1937 il cinema si era accorto di lui proponendogli per il tramite del produttore Gustavo Lombardo l'interpretazione di Fermo con le mani!, su soggetto di Guglielmo Giannini e regia di Gero Zambuto, e nel 1939 ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] sé stessa come una forza capace di sottrarre i suoi temi e le sue forme alla cerchia stretta e soggettivistica del giudizio di gusto per spingerli nello spazio aperto e pluralistico della polis ‒ fu un'idea cui l'intera avanguardia su-bordinò la sua ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...