Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] per esempio, risente dell'influenza di quella greca. Con la conquista della Grecia il mondo romano acquisisce una sensibilità e un gusto estetico fino ad allora sconosciuti.
Dei e uomini insieme
L'arte si sviluppa in Grecia nell'epoca arcaica, tra l ...
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Percorsi introduttivi - Presagi scientifici di un cinema venturo
Carlo Alberto Zotti Minici
Presagi scientifici di un cinema venturo
Gli studi più recenti hanno proposto una ridefinizione del termine [...] ai loro interessi e al genere di lavoro che intendono seguire. Non si può dunque che attendersi molto da questo gusto generale, che si estende fino alle nostre Province più lontane, da questa nobile emulazione, che supera le difficoltà che vi ...
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Televisione
Giuseppe Cereda
Il rapporto tra televisione e cinema
Già negli anni Sessanta, Roberto Rossellini sosteneva, subordinando a questa sua convinzione una lunga e consistente attività televisiva, [...] , G. Garibaldi ecc.), ha continuato a correre il filo rosso di una volontà di divulgazione popolare e di pedagogia del gusto cui il servizio pubblico televisivo, persino la stessa t. commerciale, non sanno né sapranno rinunciare.
Lo stesso accadde in ...
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Asia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Non è possibile definire una cinematografia asiatica che, seppure idealmente, raccolga sotto un denominatore comune le varie forme espressive emerse in questo continente. [...] a Karachi, arrivando a realizzare anche ottanta film all'anno, per lo più opere commerciali che sapevano aderire al gusto del popolo. Conflittuale rimase il rapporto con l'India che continuava a offrire i principali modelli stilistici, nonostante la ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] anche dalle scelte che più gli competevano, come per es. la posizione della macchina da presa. Il talento, il gusto e le competenze dei singoli r. venivano scoraggiati e mortificati dalle grandi case per imporre una house aesthetic, un'estetica ...
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Sguardo
Sandro Bernardi
Lo sguardo e il punto di vista nel cinema
Nel cinema, fin dalle origini, la nozione di s. appare essenziale e strettamente connessa con quella di punto di vista. Se il teatro [...] (Bordwell 1985), per cui, se occorre rispettare le regole, è vero tuttavia che proprio la trasgressione conferisce sapore e gusto al racconto. È per es. il caso di Alfred Hitchcock, in cui spesso i personaggi si muovono con la sensazione ...
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Digitale, cinema
Paolo Marocco
Digitale indica, in generale, una rappresentazione dell'informazione di tipo discreto o numerico, risultato di un processo algoritmico effettuato da un computer, la cui [...] gli sviluppi, tanta è la compressione culturale in gioco. Questa integrazione si presta a creare il timore di un livellamento del gusto, e quindi un minore mercato per le opere colte, per le quali potrebbero però crearsi nuovi spazi in strutture di ...
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Cina
Marco Pistoia
Cinematografia
Origini e primi sviluppi
Fatta eccezione per alcuni brani di uno spettacolo dell'Opera di Pechino (Dingjun shan, Il monte Dingjun, pièce teatrale interpretata dal celebre [...] ) di Wang Bin e Shui Hua, rielaborazione di una storia legata alla tradizione, alla quale rimandano anche le musiche di gusto folkloristico. Non va dimenticato, peraltro, che la situazione del Paese era molto meno schematica e più complessa di quanto ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] senza i funambolismi della Commedia dell'arte, senza gli umori agrodolci della tradizione sancarliniana, senza il fiuto istintivo dei gusti del suo pubblico.
Bibl.: Necrol. in Il Messaggero, 28 genn. 1980. Cfr. inoltre: Il Mattino, 24-25 luglio 1927 ...
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Ambiguità
Alessandro Cappabianca
Nel suo studio sull'a. nel linguaggio poetico (Seven types of ambiguity), la cui prima edizione risale al 1930, W. Empson riconosceva che l'operare dell'a. è alla radice [...] di ciò che si vede nell'immagine.
Bibliografia
W. Empson, Seven types of ambiguity, London 1930.
G. della Volpe, Critica del gusto, Milano 1966.
R. Barthes, S/Z, Paris 1970 (trad. it. Torino 1973).
P.P. Pasolini, Empirismo eretico, Milano 1972 ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...