raffinatezza /raf:ina'tets:a/ s. f. [der. di raffinato]. - 1. [l'essere raffinato, in senso fig.: r. di gusto, di modi] ≈ (buon) gusto, chic, classe, delicatezza, eleganza, finezza, ricercatezza, (lett.) [...] e sim.] distinzione, [di maniere, comportamento e sim.] garbo, [di maniere, comportamento e sim.] signorilità. ↔ cattivo gusto, goffaggine, (non com.) grossezza, grossolanità, rozzezza, volgarità, zotichezza. 2. (estens.) a. [anche al plur., cosa ...
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spanciare [der. di pancia, col pref. s- (nel sign. 4 per l'uso tr., nel sign. 5 per l'intr. pron.)] (io spàncio, ecc.). - ■ v. tr., non com. [squarciare la pancia] ≈ sbudellare, (pop.) strippare, sventrare. [...] spanciarsi dalle risate] ≈ (fam.) reggersi (o tenersi) la pancia dalle risa, (fam.) ridere a crepapelle (o di gusto), (fam.) sbellicarsi (o scompisciarsi) (dalle risa), (fam.) sganasciarsi dalle risate. 2. [mangiare in grande quantità] ≈ e ...
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arrière-goût /arjɛr'gu/, it. /ar:jɛr'gu/ s. m., fr. (propr. "retro-gusto"). - [sapore, gusto che un cibo o una bevanda lascia in bocca, e che differisce da quello che si era sentito prima] ≈ retrogusto, [...] retrosapore ...
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gustare [lat. gustare, der. di gustus -us "gusto"]. - ■ v. tr. 1. a. [di cibo o bevanda, ingerire quanto basta per sentirne il sapore: prenderò solo un pezzetto di torta, tanto per g.] ≈ assaggiare, assaporare, [...] , assaporare. ↔ disdegnare, disprezzare. ■ v. intr. (aus. avere o essere) 1. (non com.) [esser conforme al gusto: ti gusterebbe un bicchierino di porto?] ≈ (fam.) andare, gradire (gradisci un caffè?), piacere. 2. (fig.) [riuscire gradito, soprattutto ...
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estetico /e'stɛtiko/ agg. [dal gr. aisthētikós "che concerne la sensazione, sensitivo"] (pl. m. -ci). - 1. (filos.) [che concerne il sentimento del bello: gusto, giudizio e.] ≈ ‖ artistico. 2. (estens., [...] fam.) [che rispecchia i comuni canoni della bellezza, detto di persona, oggetto e sim.: essere grassi non è e.] ≈ aggraziato, armonico, armonioso, bello, elegante. ↔ antiestetico, brutto, disarmonico, ...
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lega² s. f. [der. di legare]. - 1. (metall.) [materiale ottenuto dalla fusione di due o più metalli: l'ottone è una l. di rame e zinco] ≈ aggregato, amalgama, miscela. 2. (fig.) a. [caratteristica di una [...] indole, natura. □ di bassa lega 1. [di cattiva qualità: gag di bassa l.] ≈ banale, da quattro soldi, di cattivo gusto, povero, scadente, triviale. ↔ di qualità, raffinato, ricercato. 2. (fig.) [da disprezzare: gente di bassa l.] ≈ abietto, ignobile ...
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arancio /a'rantʃo/ [dal pers. nāranǵ, prob. dal sanscr. nāgarania "gusto degli elefanti"]. - ■ s. m. 1. (bot.) [nome di due specie di alberi appartenenti al genere Citrus della famiglia rutacee]. 2. (pop.) [...] [frutto dell'arancio] ≈ arancia, (region.) portogallo. 3. [colore dell'arancia, sempre invar.] ≈ [→ ARANCIONE agg.]. ■ agg. invar. [sempre posposto, del colore dell'arancia] ≈ [→ ARANCIONE agg.] ...
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raffinamento /raf:ina'mento/ s. m. [der. di raffinare]. - 1. (industr., non com.) [processo tecnologico avente lo scopo di rendere più puro un prodotto attraverso operazioni chimiche] ≈ [→ RAFFINAZIONE]. [...] 2. (fig.) [il raffinare o il raffinarsi: r. del gusto] ≈ affinamento, digrossamento, dirozzamento, educazione, incivilimento, ingentilimento, perfezionamento, (lett.) scozzonamento, sgrossamento. ↔ imbarbarimento, involgarimento. ‖ corrompimento, ...
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crogiolare [der. di crogiolo (recipiente)] (io crògiolo, ecc.). - ■ v. tr. [cuocere a fuoco lento un cibo fino a ottenere una crosta dorata] ≈ rosolare. ‖ dorare. ■ crogiolarsi v. intr. pron. [indugiare [...] a lungo e con gusto in un luogo e sim., anche fig.: c. a letto; c. in un pensiero] ≈ bearsi, deliziarsi, godere, (lett., scherz.) sollazzarsi. ...
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squisito /skwi'zito/ agg. [dal lat. exquisitus, part. pass. di exquirĕre "ricercare", der. di quaerĕre "cercare", col pref. ex-]. - 1. [di cibo o bevanda, caratterizzato da estrema gradevolezza] ≈ delizioso, [...] disgustoso, nauseabondo, nauseante, ripugnante, schifoso, stomachevole. ↓ sgradevole. 2. (fig.) [caratterizzato da grande raffinatezza: ha un gusto s. in fatto di poesia; gentilezza s.; una s. padrona di casa] ≈ raffinato, ricercato. ↓ elegante, fine ...
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Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Per estensione il termine è adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello.
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gusto
Senso specifico per mezzo del quale viene riconosciuto e controllato il sapore delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni destate dagli stimoli gustativi si chiamano sapori.
Anatomia del sistema gustativo
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