Poeta italiano (Monsummano 1809 - Firenze 1850). Partito dalla tradizione giocosa toscana, approdò al mito della “paesanità”, come aspirazione a una vita lontana dalle raffinatezze sociali e insieme romantico [...] disprezzo per un gusto troppo letterario. La fama dello scrittore resta affidata agli “Scherzi”, satire originalissime di tutte le sventure della vita italiana nel decennio anteriore al 1849, per i quali spicca nella storia letteraria italiana del ...
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Scrittore danese (n. prob. Middelfart 1638 circa - m. 1709), autore di Memorie (ritrovate manoscritte e pubbl. nel 1862 e di nuovo nel 1888), notevoli per la semplicità dello stile, in esplicito contrasto [...] col gusto barocco allora dominante nella letteratura. ...
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Incisore e scrittore, nato a Cupramontana (Ancona) l'8 febbraio 1892. Frequentò da giovane, con le accademie di belle arti, a Roma, a Siena, a Firenze, i corsi universitarî di lettere e di medicina. Combattente [...] .; possiedono sue acqueforti, gli Uffizî, le gallerie di Roma, Milano, Torino, la Bibliothèque Nationale di Parigi, ecc.
Da un gusto naturalistico formatosi sulla tradizione che da Rembrandt a Goya giunge ai migliori dell'Ottocento, l'arte del B. si ...
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Letterato (Napoli 1659 - ivi 1719); appartenne all'Accademia degli investiganti e ne tracciò la storia nella Vita di Lionardo da Capua (1710), che ne era stato il fondatore: sostenne dure polemiche contro [...] il gusto marinista che pure traspare chiaramente da molte sue rime; in opposizione ai drammi italo-spagnoli, che furono di moda nel sec. 17º, scrisse sette commedie: trattò anche, in varî scritti, questioni di lingua italiana. ...
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Scrittore brasiliano (Ribeirão do Carmo, od. Mariana, 1729 - Vila Rica, od. Ouro Prêto, 1789). Studiò diritto a Coimbra. Rappresentante della scuola poetica detta "mineira", verseggiò con molta padronanza [...] anche in italiano, secondo il gusto arcadico. I suoi scritti sono riuniti in Obras (1768). Arrestato come cospiratore nel movimento detto della "Inconfidência" per l'affrancamento del Brasile dal Portogallo, si suicidò in carcere durante l' ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1901 - Balf, Sopron, in campo di concentramento 1945), autore di studî critici (Magyar irodalomtörténet "Storia letteraria ungherese", 1934; A világirodalom története "Storia [...] della letteratura universale", 1941), di due romanzi di gusto fantastico (A Pendrágon legenda "La leggenda di P.", 1934; Utas és holdvilág "Viaggiatore e chiaro di luna", 1937) e di racconti storici (A királyné nyaklánca "La collana della regina", ...
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Scrittore spagnolo (Alicante 1879 - Madrid 1930). Esordì ancora giovanissimo con romanzi di chiaro influsso modernista, nei quali il ritmo e la duttilità della prosa hanno il sopravvento sulla narrazione, [...] l'ambiente e il gusto della descrizione prevalgono sull'azione, come in Las cerezas del cementerio (1910), Figuras de la Pasión del Señor (1916), Libro de Sigüenza (1917), Nuestro Padre San Daniel (1921), El obispo leproso (1925). Ma la sua vena ...
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Poeta greco (n. Missolungi 1870 - m. 1944), autore di traduzioni dall'inglese e dal francese (le Stances di J. Moréas col quale fu in rapporti di amicizia a Parigi); scrisse liriche eleganti tra il gusto [...] parnassiano e il simbolistico, con forte influsso della poetica francese ...
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Gentiluomo, letterato (n. Cesena nel sec. 16º). Fu presso Ferrante II a Guastalla, poi a Nancy (1591) segretario della duchessa di Brunswick. Scrisse, tra l'altro, la tragedia Semiramide (pubbl. 1593), [...] compiacendosi di quel gusto dell'atroce che ebbe ai suoi tempi molti seguaci. ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] di ingegno (vogliamo dire: di genialità creativa)? o fu difetto di impegno.
Queste domande si pongono insistenti a chi, non privo di gusto e di amore alla poesia e svincolato da ogni pregiudizio, si inoltri fra la selva dei poemi e dei canzonieri che ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...