Scrittore francese (Parigi 1595 - ivi 1676). Per la protezione di Richelieu, ricoprì cariche importanti, e fece parte dell'Académie Française fin dalla sua prima costituzione (1634). Molto dotto, anche [...] in greco e latino, coltivava con gusto la musica, la pittura, l'architettura, dedicandosi però soprattutto alla letteratura. Oltre a numerose liriche, raccolte nelle Oeuvres poétiques (1643), e a dialoghi (Les délices de l'esprit, 1658), compose un ...
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Scrittore e giornalista (Voghera 1902 - Torino 1974); collaboratore de La Stampa e di altri giornali e periodici, curò varie rubriche culturali per la radio e la televisione, sempre unendo a interessi [...] propriamente letterarî, sorretti da un gusto fine e sicuro, interessi politici (fu tra gli esponenti dell'antifascismo piemontese) e storici; nel 1968 fu eletto senatore come indipendente di sinistra. Scrisse un libretto d'opera, Lord Inferno (1952), ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] le loro prove in scritture assai eterogenee, trovando la loro unità, prima che in opere letterarie, nella comunanza del gusto. Comunanza di gusto ch'è anche comunanza di idealità e di interessi: tanto che basta scorrere le prime scritture a carattere ...
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ALGAROTTI, Francesco
Ettore Bonora
Nacque a Venezia l'11 dic. 1712 da Rocco, facoltoso mercante, e da Maria Mercati. Dopo aver fatto i primi studi nella città nativa, fu per un anno a Roma al Collegio [...] primo maestro di greco Carlo Lodoli. Mortogli l'anno seguente il padre, passò a Bologna e in quella città il suo gusto e la sua cultura ricevettero un impulso decisivo, tanto che, pur tra le varie esperienze europee attraverso le quali doveva passare ...
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Scienziato e scrittore portoghese (Oporto 1858 - Lisbona 1939). Perfezionò i suoi studî di medicina nell'univ. di Strasburgo. Scrittore fecondissimo, cercò anche nei lavori d'indagine scientifica di dare [...] alle sue opere impronta letteraria. Interessi culturali e gusto artistico rivelò in Francisco Rodrigues Lobo (1920), A intercultura de Portugal e Espanha no passado e no futuro (1921), Camillo e Antonio Ayres (1925), Sermões dum leigo (1925), ecc. ...
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MOMIGLIANO, Attilio
Critico letterario, nato a Ceva (Cuneo) il 7 marzo 1883; professore di letteratura italiana dal 1920, successivamente nelle università di Catania, di Pisa e di Firenze; collaboratore [...] 1933; G. Verga narratore, Catania 1923; Saggio su l'Orlando Furioso, Bari 1928, 2ª ed., ivi 1932), in cui quel gusto, sorretto da vasta e salda esperienza letteraria e perciò mai tralignante in impressionismo, dà luogo a pagine spesso assai belle e ...
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Letterato (Padova 1730 - Selvazzano, Padova, 1808). Spirito irrequieto, iniziò ma non proseguì la carriera ecclesiastica, pago del solo titolo di abate. Professore nel seminario di Padova, ove era stato [...] pure sulla questione omerica, combattendo in parte le teorie di F. A. Wolf. Da ricordare anche il Saggio sulla filosofia del gusto, inviato nel 1785 all'Arcadia romana, in cui il C. offre una efficace summa delle sue idee estetiche nel quadro dell ...
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Umanista e teologo (Portico di Romagna 1386 - Firenze 1439), noto anche come Ambrogio Camaldolese. Entrò quattordicenne tra i camaldolesi nel monastero di S. Maria degli Angeli; la sua conoscenza delle [...] lettere greche e latine, il suo gusto umanistico, le sue traduzioni (come quelle di Diogene Laerzio) e la sua acribia nel correggere manoscritti greci lo posero al centro dell'ambiente letterario fiorentino, dove ebbe discepoli e amici famosi. La sua ...
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Scrittore e giornalista svedese (Stoccolma 1811 - ivi 1868). Autore di commedie umoristiche e popolareggianti: Ett resande teatersällskap ("Una compagnia di teatro ambulante", 1843), Magister Blächstadius, [...] 1844; Rika morbror ("Lo zio ricco", 1845); Hittebarnet ("Il trovatello", 1847) nel gusto borghese dell'epoca liberale, fu degli ideali della libertà, anche italiani, banditore e strenuo difensore. Più validi sia del teatro sia dei romanzi a tesi alla ...
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Scrittore e giornalista (Fano 1883 - Torino 1929). Scolaro del Carducci a Bologna, trattò (su Il Marzocco, La Voce, La Cultura, La Stampa, ecc.), con vivacità polemica e versatilità non disgiunta da serietà [...] d'impegno e finezza di gusto, argomenti di storia, di cultura e di politica (nella quale fu sostenitore di Giolitti). Fra le raccolte dei suoi scritti ricordiamo: Fra Galdino alla cerca, 1920; Teste di legno dei miei contemporanei, 1920; Teocrito, ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...