Scrittore tedesco (Gotha 1746 - ivi 1797). Ultimo rappresentante in Germania del gusto francese, in tenace opposizione al gusto nuovo in clima di Sturm und Drang. Fra le sue opere, in gran parte rielaborazioni [...] di testi francesi, raggiunse buona notorietà il dramma Medea (1775). Con H. C. Boie pubblicò il Göttinger Musenalmanach (1770-76), a lungo modello per altre pubblicazioni del genere ...
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Poeta (New York 1795 - ivi 1820); scrisse numerose poesie di un gusto umoristico di tipo europeo, che pubblicò sull'Evening Post di New York con lo pseudonimo di Croaker and Co. e che apparvero postume [...] in The culprit fay and other poems (1835) ...
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Poeta (Granada 1584 circa - ivi 1658). Scrisse sonetti, madrigali, ecc. di gusto gongorino, raccolti in Desengaño de amor en rimas (1623), e due poemi, Los rayos de Faetón (1639) e Paraíso cerrado para [...] muchos, jardines abiertos para pocos (1652), quest'ultimo seguito dai frammenti dell'Adonis, che era stato pubblicato già prima, anonimo. Artificioso e audace nelle metafore, è uno dei più interessanti ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1892 - ivi 1967). Ricco d'interessi e di gusto versatile, scrisse poesie (Lletanies profanes, 1913), opere narrative soprattutto notevoli per alcuni ritratti femminili (L'abrandament, [...] 1918; Fanny, 1929; Eva, 1931; Valentina, 1933; Bob a Paris, 1952; Papers de familia, 1960) e opere drammatiche dai dialoghi brillanti (Civilitzats tanmateix, 1922; Un pare de familia, 1931) ...
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Romanziere (Parigi 1922 - ivi 1991), nella sua opera è particolarmente sensibile il gusto della parola, la ricerca di un vocabolario mobilissimo, di un lessico nel quale prevalgono i termini dal significato [...] ambiguo, le espressioni a doppio senso. Tra i suoi romanzi si ricordano: L'Europe buissonnière (1949); Un singe en hiver (1959); L'humeur vagabonde (1961); Les enfants du bon Dieu (1963); Monsieur Jadis, ...
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Scrittore portoghese (1570 circa - 1634), della scuola di Gil Vicente, ma con iniziale gusto barocco. Francescano, autore, fra l'altro, di due commedie notevoli, Cêrco de Dio e Pastora Alfea. ...
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Poeta messicano (Zamora, Michoacán, 1768 - Tlalpujahua 1809), francescano; la sua opera, educata al gusto della poesia latina e classica castigliana, risentì delle tendenze dell'Arcadia sudamericana. Nella [...] sua produzione poetica (Poesías, post., 1823; Entretenimientos poéticos, 2 voll., post., 1823) le convenzionali odi erotiche si alternano a poesie morali e religiose. Nel Poema eucarístico de la Divina ...
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Scrittrice tedesca (Herzberg 1817 - Weissenfels 1893); esponente, in forme moderatamente realistiche, di un gusto plastico-drammatico e di un ethos sostanzialmente ancora idealizzante, trovò ampî riconoscimenti [...] anche come collaboratrice dell'autorevole Deutsche Rundschau. Particolare successo ebbero, fra i romanzi, Die letzte Reckenburgerin (1871) e, fra le novelle, Judith, die Kluswirtin (nella raccolta Ausgewählte ...
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Poeta, professore e vescovo svedese (Uleåborg, Finlandia, 1772 - Härnösand 1847). Assimilò presto il gusto romantico attraverso lo studio di Herder e di Milton, di Ossian e di Gray, ed espresse il suo [...] sentimento erotico e religioso a un tempo nella lirica, che abbraccia la solennità celebrativa dell'inno e del salmo e la grazia agghindata dell'idillio: Människans anlete ("Il volto umano", 1793); Det ...
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Letterato (Parigi 1603 - ivi 1675). Pubblicò pochi versi e lettere che attestano buon gusto e spirito critico. Senza possedere una vasta cultura, fu conoscitore profondo della lingua francese, e come tale [...] soprattutto fu ammirato e consultato dai contemporanei. Fu tra i fondatori dell'Accademia francese, che ebbe origine dalle riunioni di letterati che si tenevano nella sua casa e di cui fu primo "segretario ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...