Ī Dopo l'abolizione delle confraternite in Turchia (1925) i Bektāshī non vi hanno più dato segno di vita; è continuato però lo studio della loro poesia, che, essendo in gran parte turca e talvolta vicina [...] al gusto popolare, costituisce un capitolo non trascurabile della letteratura nazionale. Aumentò invece, anche per l'arrivo di alcuni capi dalla Turchia, l'importanza del bektāshīsmo in Albania, dove, pur conservando le caratteristiche dell'origine ...
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Scrittore inglese (Hampstead 1903 - Combe Florey, Somerset, 1966). Esordì con una biografia, Rossetti (1928), genere cui tornò con Edward Campion (1935). Fin dai primi romanzi, Decline and fall (1928) [...] e Vile bodies (1930), affermò i caratteri salienti della sua prosa: stile accuratissimo, delicata allusività, gusto per una satira di sapore leggermente farsesco. Ai romanzi ha alternato la pubblicazione di libri di viaggio fra i quali: Remote people ...
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Poeta cubano (Bayamo 1827 - L'Avana 1890). Le sue liriche, Flores y lágrimas (1851-1862), Cantos del Siboney (1855), Cantos tropicales (1878), El libro de amores (1888), s'ispirano tutte a leggende locali. [...] Scrisse anche due lavori teatrali, La hija del pueblo e Amor y sacrificio, di gusto post-romantico. ...
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Scandinave, letterature
Bruno Berni
L'inizio del 21° sec. è stato caratterizzato in Scandinavia da una estrema vivacità della produzione poetica, che quasi ovunque è tornata a rapportarsi alla tradizione [...] rinnovandola e attingendone gli aspetti più fecondi, e da una rinascita del gusto per la narrazione, con lo sviluppo del realismo magico che aveva caratterizzato la prosa degli anni Novanta del secolo scorso, e allo stesso tempo con l'evoluzione di ...
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CALDERINI (Calderinus, Caldarinus, de Caldarinis), Domizio (Domitius, Domicius, Dominicus)
Alessandro Perosa
Nacque a Torri del Benaco agli inizi del 1446 da Antonio e da Margherita di Domenico Pase. [...] Il suo nome di battesimo era Domenico, modificato poi in Domizio, secondo il gusto classicheggiante degli umanisti.
La data di nascita è stata fissata con una certa approssimazione dal Dunston, che ha sottoposto a riesame i dati cronologici ...
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Poligrafo e giornalista arabo-cristiano (Beirut 1861 - Il Cairo 1914). In Egitto, ove trascorse la maggior parte della vita, svolse una intensa attività culturale, divulgando i risultati della scienza [...] occidentale nel campo dell'antichità e della letteratura araba, e della storia culturale dell'Islam, il cui gusto egli promuoveva contemporaneamente anche con romanzi, drammi, novelle. Fu il creatore del romanzo storico fra gli Arabi, con una serie ...
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Poeta (n. Aist, Austria; fiorito tra il 1140 e il 1170); è uno dei più antichi Minnesinger. In quanto seguace della concezione trovadorica dell'amore come Frauendienst (omaggio alla dama), fu considerato [...] precursore di Reinmar e di Walther von der Vogelweide. Le sue poesie, elaboratissime o di gusto popolareggiante, constano quasi tutte di una sola strofa. ...
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VAUDOYER, Jean-Louis
Scrittore francese, nato al Plessis-Piquet, presso Parigi, il 10 settembre 1883. Appartiene a una famiglia illustratasi per parecchie generazioni nelle opere d'architettura, ed è, [...] per suo conto, intenditore e amatore finissimo delle arti figurative. Uomo di cultura e di gusto, egli ha come scrittore il dono d'un'eleganza naturale, senza preziose ricercatezze.
L'opera del V. comprende qualche volume di versi (Stances et élégies ...
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Poeta (Conflenti 1877 - Catanzaro 1955). Di professione ingegnere, compose versi in dialetto calabrese, meritamente assai apprezzati nella sua regione: soprattutto favole, che ben poco ritengono del lontano [...] modello trilussiano, nutrite come sono di appassionato amore alla vita, di amarezza per l'ingiustizia e i soprusi, di robusto gusto descrittivo (Prima cantu e ddoppu cuntu, 1950). La poesia del B., benché la sua vastità imponga dei limiti al giudizio ...
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Poeta portoghese (Setúbal 1765 - Lisbona 1805); scrisse numerose poesie in vario metro, elegie, epistole, canzoni, anacreontiche, ecc., quasi tutte d'amore. La fedeltà formale ai canoni dell'Arcadia non [...] gli impedì di tradurre nelle sue Rimas (3 voll., 1791-1804) sensibilità e ricchezza d'ispirazione; un certo gusto del macabro e del teatrale dà spesso ai suoi versi un'intonazione preromantica. Largo interesse destarono gli Elogios dramáticos (1801). ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...