Poeta e scrittore italiano (Bari 1890 - Firenze 1963). Insegnante di lettere, per lunghi anni, a Firenze. Dopo una giovanile esperienza nelle file dell'avanguardia poetica (fu collaboratore di Lacerba), [...] del gruppo fiorentino del Frontespizio. La sua poesia, rispondendo sempre più a un'ispirazione religiosa, si venne accostando al gusto, e ai modi, dell'ermetismo (Poesie d'amore, 1937; Notturni, 1941; Le poesie, 1952; Celeste affanno, 1956; Il mio ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] del b. le caratteristiche identificative. A prescindere da una certa tendenza a riproporre un giudizio negativo sullo stile e sul gusto del b. (B. Croce, 1929) o da accezioni particolari del termine, come quella (E. D’Ors, 1945) che vede nel ...
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Romanziere francese (n. Nizza 1940), di padre inglese e di madre francese. La sua tecnica di romanziere è ben più articolata e complessa di quanto possa sembrare a un primo approccio: la scrittura ''allo [...] , 1967; Le livre des fuites, 1969; trad. it. 1970) in cui l'angoscia della solitudine e della morte si mescolano al gusto dell'erranza per esprimere la ricerca di una fusione estatica con la materia (è del 1976 il saggio L'extase matérielle; trad. it ...
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Scrittore italiano (Seravezza 1881 - Forte dei Marmi 1958). Dopo i primi lavori di poesia e di teatro (una poesia descrittiva e narrativa, con echi dannunziani, evidenti nella sensuale ricerca di risalto [...] ricordi pascoliani, palesi nell'attenzione alle cose e al paesaggio agresti), P. si è affermato come narratore attratto dal gusto per l'intrigo e il peccato, delineando, nelle sue opere, figure di umile condizione ma dalle travolgenti passioni.
Vita ...
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Scrittore ungherese di lingua tedesca (Nagyláng, Fehér, 1772 - Vienna 1847). Di antica famiglia nobile, dopo aver viaggiato a lungo in Italia, entrò nell'ordine dei cisterciensi (1792); fu vescovo di Szepes [...] di Venezia (1821) e arcivescovo di Eger (1827). Amico di F. Grillparzer, risentì nell'opera poetica di un gusto antiquato di stampo patriottico e classicista (così nel poema Tunisias, 1826). Scrisse anche drammi storici, che raccolse in Historische ...
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Poeta spagnolo (Benaque, Malaga, 1857 - Malaga 1933). Autodidatta, lavorò come giornalista e viaggiò nelle Filippine e in America. Le sue prime raccolte di liriche (Renglones cortos, 1880; Noventa estrofas, [...] ; En tropel, 1892; Camafeos, 1897) lo pongono tra i precursori del modernismo di lingua spagnola; la preoccupazione per il ritmo, il gusto per la parola e per la musicalità, i riferimenti alla mitologia classica avvicinano la sua opera a quella di R ...
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Pseudonimo dello scrittore e giornalista A. Rapisarda (Viagrande 1900 - Ventimiglia 1983). Esordì nell'ambiente romano del "Teatro degli Indipendenti" di A. G. Bragaglia con una commedia, Gelsomino d'Arabia [...] seguirono altre; fu collaboratore della rivista 900 di M. Bontempelli, con la cui tendenza al "realismo magico" il suo gusto bizzarro sembrava intonarsi; pubblicò varî racconti e romanzi, di un immaginismo denso, sensuale, fra i quali è da ricordare ...
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Poeta catalano (Reus 1846 - Barcellona 1917). Contribuì al risveglio della letteratura e della cultura di lingua catalana con una serie di raccolte di liriche: Els cants del laletà (1860), Sospirs de l'arpa [...] (1862), Lays del ioglar (1863), Set ponzellettes (1864), Les roselletes (1865), Lo ramet de ginesta (1867), poesia di gusto descrittivo e di toni delicati. Anche il fratello Joaquim Maria (Reus 1850 - Barcellona 1880) fu scrittore e poeta, reagendo ...
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Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] . Pound e i saggi, spesso epigrammatici, di T. S. Eliot hanno rotto risolutamente con l'immediato passato, creando un nuovo gusto per i poeti metafisici, per i simbolisti francesi e, lentamente, per la loro stessa poesia. Pound rese note anche quelle ...
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Poeta (Milano 1630 - ivi 1699). Segretario del senato, curatore dei confini, professore di latino e greco nelle scuole palatine, soprintendente all'università di Pavia, membro della Crusca e dell'Arcadia. [...] Fu ritenuto ai suoi tempi poeta sommo: in realtà fu solo un poeta corretto, lontano nelle sue cose più tarde dal gusto secentistico e soprattutto dal marinismo, contro il quale esercitò, proprio nelle sue liriche, un'acuta opera di erosione. Scrisse ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...