Drammaturgo e narratore italiano (Caltanissetta 1887 - Lido di Camaiore 1956). Il suo teatro, al quale è soprattutto legato il suo nome, ha un notevole significato polemico e storico, costituendo, con [...] Risentì, nelle sue prime prove narrative (Elegie a Maryke, 1914; Ponentino, 1916, il suo libro forse più genuino), del gusto frammentistico del tempo, all'insegna di un lirismo immaginoso che è caratteristico anche delle numerose opere di teatro. Gli ...
Leggi Tutto
Pseudonimo dello scrittore urdū Mīrza Muḥammad Rafī (n. 1713 - m. 1780), considerato con Maẓhar, Dard e Mīr Taqī Mīr, uno dei maggiori autori del periodo classico della letteratura urdū settentrionale. [...] fama è legata soprattutto alla satira; vittime dei suoi epigrammi furono letterati, nobili, politici e professionisti. Alla sua popolarità contribuì un gusto ardito per la metafora e l'iperbole, figure assai apprezzate nella letteratura orientale. ...
Leggi Tutto
Poeta tedesco (Elbing, Prussia Occidentale, 1661 - Parigi 1725). Segretario d'ambasciata, fu in Francia, in Olanda e in Inghilterra. Dopo un periodo trascorso ad Amburgo come insegnante privato, tornò [...] pedanteria e l'ampollosità della letteratura tardo-barocca. Sulla stessa linea polemica Ein Heldengedicht Hans Sachs genannt (1702), che W. finge tradotto dall'inglese, assunzione del celebre maestro-cantore di Norimberga a simbolo di cattivo gusto. ...
Leggi Tutto
. La critica letteraria (XI, p. 975). - Il lavoro critico ha seguitato a svolgersi dai capisaldi rappresentati dal pensiero del Croce (vedine le ultime formulazioni in Aesthetica in nuce, 1929, e in La [...] geniali è nato un complesso critico che ha la sua importanza nel riconoscere valori indiscutibili di opere e nel dirigere il gusto moderno. Non si può ancora parlare di un nuovo metodo, ma piuttosto di una maniera critica che amplia l'orizzonte dei ...
Leggi Tutto
WEISE, Christtan
Giuseppe Zamboni
Poeta e poligrafo tedesco. Nato a Zittau il 29 aprile 1642, morto ivi il 21 ottobre 1708. Dopo aver compiuto gli studî a Lipsia e aver insegnato al ginnasio di Weissenfels, [...] .
È uno degli esponentì principali del movimento preilluministico tedesco, avversario, in nome del ragionevole e della naturalezza, del gusto barocco, più in teoria che in pratica, però, e meno arido e rigido degli intransigenti razionalisti dell'età ...
Leggi Tutto
PAOLI, Sebastiano
Maria Pia Paoli
PAOLI (Pauli), Sebastiano. – Nacque a Villa Basilica, in territorio lucchese, il 4 novembre 1684. Il padre, che aveva la carica di maggiore nelle milizie della Repubblica [...] Raillard presso il quale Paoli si adoprava per fare stampare la seconda parte dell’opera di Muratori Le Riflessioni sopra il buon gusto nelle scienze e nelle arti, di cui la prima parte era apparsa a Venezia nel 1708. Sulla scorta di questa opera ...
Leggi Tutto
FOSCARINI, Piero
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 5 febbr. 1652 da Giannantonio di Pietro e da Cattaruzza Marcello di Melchiorre. La famiglia, del ramo alla Carità, dimorava a S. Agnese e - a differenza [...] anche tra gli animatori del celebre ridotto di S. Moisè.
Le dimore di città e di campagna del F. rivelano il suo gusto e i suoi interessi: strumenti musicali, quadri e una biblioteca di quasi tremila volumi. La parte più preziosa era costituita dai ...
Leggi Tutto
BETTELONI, Cesare
Alberto Frattini
Figlio di Giacomo, e di Angela Buella, nacque a Verona :il 26 dic. 1808. Compì i primi studi a Corno, nel collegio Gallio, dove insegnava uno zio paterno, e li continuò [...] per la poesia descrittiva e didascalica che aveva caratterizzato, nel Cinquecento, la civiltà umanistica e letteraria di Verona.
Il gusto per un romanticismo sepolcrale si accentua nei sonetti che il B. cominciò a scrivere nel 1834 e pubblicò, nel ...
Leggi Tutto
chimica Denominazione generica di metodi d’analisi, di tipo prevalentemente qualitativo. letteratura Scritto di carattere specifico o monografico, di limitata estensione, in cui l’autore analizza criticamente [...] dell’autore intorno a un argomento; il s. che offre una disquisizione non formale intorno a un punto del costume o del gusto; il s. che si serve del normale processo espositivo a fine burlesco. È in quest’ultima forma, nelle sue varietà, che il ...
Leggi Tutto
Poeta persiano (n. Shīrāz inizio sec. 13º - ivi 1291 circa). Completati gli studî a Baghdād, dove rimase fino al 1226, compì numerosi viaggi in Medio Oriente, per tornare poi nel 1256 nella sua città natale. [...] temperata e pia, ma aliena dagli eccessi del misticismo. Lo stile semplice e agile di S., prova di un gusto raffinato e di una profonda conoscenza della lingua persiana, è il risultato della sapiente fusione delle tendenze artistiche preesistenti, da ...
Leggi Tutto
gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...