Scrittore italiano (Como 1878 - Roma 1960); nominato, nel 1930, accademico d'Italia, fu in seguito tenuto dal regime in sospetto di antifascismo. Dal classicismo carducciano dei versi giovanili all'umorismo [...] fece banditore nella rivista '900 (1926-29), al "realismo magico", l'opera del B. riflette il vario atteggiarsi del gusto, non soltanto italiano, nei primi decennî del Novecento. Ma la costante è data da un temperamento loico, anzi sofistico, ansioso ...
Leggi Tutto
Letterato spagnolo (Madrid 1809 - ivi 1837). Stabilitosi a Madrid nel 1826, dopo una giovinezza travagliata, si affermò nei circoli letterarî della capitale con articoli politici e di costume, amaramente [...] coevi, e Vuelva Usted mañana, dura satira della burocrazia. In essi si riflette, attraverso la mediazione di un gusto sempre vigile e di un'ironia sottile, il passaggio dalle posizioni neoclassiche alla nuova spiritualità romantica, pessimistica e ...
Leggi Tutto
Scrittore e archeologo romeno (Bucarest 1834 - ivi 1895). Professore all'univ. di Bucarest, diede inizio alle prime ricerche archeologiche sistematiche in Romania, respingendo il dilettantismo. Pubblicò [...] del Pindo nei Carpazi", 1861). La parte migliore della sua produzione letteraria, che fu varia e sempre informata a un gusto classico e classicista, è costituita dalle due novelle storiche Mihnea-Vodă cel Rău ("Il principe Mihnea il malvagio",1857) e ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco di origine polacca (Łódź 1937 - Berlino 1997). Di famiglia ebraica, trascorse parte dell'infanzia nei campi di concentramento di Ravensbruck e Sachsenhausen; imparò il tedesco solo nel [...] del regista E. Kusturica sulla guerra in Bosnia (Underground, 1995). Tra le altre opere caratterizzate da uno spiccato gusto per il grottesco: Der Boxer (1976); Aller Welt Freund (1982); Bronsteins Kinder (1986); Erzählungen (1986); Warnung vor dem ...
Leggi Tutto
Nato a Cambridge (Maryland) il 27 maggio 1930, è uno dei più noti scrittori americani della generazione di mezzo, ed è anche docente universitario di letteratura inglese. In qualche modo a metà strada [...] qualche struttura convenzionale pur chiarendo già inequivocabilmente che al centro di un'arte che nasce dalla contemplazione nichilistica è il gusto del gioco in quanto tale, del racconto per il racconto.
A The floating opera del 1956 (trad. it. L ...
Leggi Tutto
WERNICKE (Warnecke), Christian
Giuseppe Zamboni
Poeta, nato nel gennaio 1661 a Elbing, morto a Copenaghen il 5 settembre 1725. Compiuti gli studî a Rostock sotto la guida di Morhof, tornato ad Amburgo [...] con scritti satirici. W. rispose con un Heldengedichte Hans Sachs (il poeta di Norimberga era preso a simbolo del cattivo gusto). Sebbene pochi anni dopo il W. fosse esaltato come il primo avversario deciso della letteratura barocca, la polemica di ...
Leggi Tutto
LÉAUTAUD, Paul
Vittorio STELLA
Scrittore francese, nato a Parigi il 18 febbraio 1872, morto ivi il 22 febbraio 1956. Abbandonato sin dai primi anni dalla madre ed educato dal padre, suggeritore al Théâtre-Français, [...] polemiche.
L'antologia Les poètes d'aujourd'hui (1900; in collab. con A. Van Bever) dà implicitamente la misura critica del suo gusto di classicista. Ed anche le prime opere creative (In memoriam, 1896; Le petit ami, 1902; La mort de Span, atto unico ...
Leggi Tutto
Scrittrice, nata a Roma il 18 agosto 1912; moglie di A. Moravia.
Dopo un libro di racconti, Il gioco segreto (Milano 1941), ha pubblicato due romanzi, Menzogna e sortilegio (Torino 1948) e L'isola di Arturo [...] , e da compiaciuti espedienti romanzeschi s'innalzano (specie in L'isola d'Arturo, che è il più poeticamente dotato) a un gusto come di epico narrare. Ha anche raccolto, in Alibi (Milano 1958), i suoi versi, che stanno al lirismo dei romanzi come ...
Leggi Tutto
(ant. alto-ted. Parzival; fr. Perceval) Personaggio leggendario, discendente di Titurel e padre di Lohengrin, le sue gesta furono argomento di numerosi poemi. Tra le elaborazioni più famose è il Perceval [...] armi. L’incontro con 4 cavalieri dalla meravigliosa armatura annulla tuttavia i disegni della madre; il giovane è preso dal gusto dell’avventura e, nonostante la madre lo abbia vestito con l’abito dei pazzi, arriva dopo molte peripezie alla corte ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del poeta ceco Emil Frída (Louny, Boemia Occid., 1853 - Domažlice, Boemia Settentr., 1912); prof. di letterature comparate all'univ. ceca di Praga (1893). Autore di straordinaria fecondità, [...] impressionistiche (Rok na jihu "Un anno nel sud", 1878, ispirato all'Italia). Virtuosismo formale ma anche un gusto eclettico caratterizzano le sue versioni da varie letterature, compresa quella italiana. Scrisse anche libri di racconti e numerose ...
Leggi Tutto
gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...