Scrittore italiano (Finale Marina, Savona, 1887 - Porto Maurizio 1917). Nel movimento della Voce fece un po' parte per sé stesso, vagheggiando un'espressione che andasse oltre il frammento lirico, un'arte [...] sulla letteratura contemporanea (Plausi e botte, pubbl. di seguito ai Frantumi) bene riflettono le ansie del suo spirito, tormentato fra idealismo, modernismo e pragmatismo, e sono documento prezioso per il gusto e la poetica di quel periodo. ...
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Scrittore francese (Parigi 1600 - ivi 1674). Dopo un giovanile libretto di poesie, si dedicò a ricerche storiche e al romanzo. Entrò all'Académie française fin dalla fondazione (1634); verso il 1645 conobbe [...] ridondante, con continui cambiamenti di luoghi (e l'esotismo vi ha larga parte) e di epoche; le peripezie dei personaggi spesso non sono che pretesto per sfoggio di cultura storica e geografica, con un gusto ingenuo del pittoresco e del meraviglioso. ...
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Nome di un personaggio fittizio che riassume il carattere della conformista borghesia tedesca del periodo 1815-48, nato dalla vena satirica di L. Eichrodt e A. Kussmaul. Dalla letteratura la figura e il [...] ’arredo ottocentesco, con l’uso di legni lisci e lucidati, parati chiari ed economici, mobili comodi e pratici, divani, scrivanie, servantes, porcellane, soprammobili, tappezzerie, senza allontanarsi dal controllato gusto formale dello stile impero. ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] (n. 1930), del libanese Suhayl Idrīs e dei palestinesi Ǧabrā Ibrāhīm Ǧabrā (1919-1994), Ġassān Kanafānī (1936-1972), ma anche nei modi di gusto simbolista e modernista di Idwār al-H̠arrāṭ (n. 1926) in Egitto, di Fu'ād al-Takarlī (n. 1927) in Iraq, di ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] (Venezia 1732). G. Blaes, che fece ristampare ad Amsterdam nel 1711 gli studi del B. sui reni e sul senso del gusto (Exercitationes duae de structura et usu renum et de gustus organo), mentre il toscano A. Cocchi provvedeva a raccogliere i Discorsi ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] di G. Eliot, delle sorelle Brontë, Emily, Charlotte e Anne, di G. Meredith e di W. Pater, di T. Hardy e il gusto dell’avventura di tre ecce;zionali narratori: R.L. Stevenson, R. Kip;ling, J. Conrad. La letteratura americana di lingua inglese risente ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] diritto. Al centro della sua ricerca non è un puro gusto filologico, ma un attaccamento al passato di Roma, cui si l’ideale che animò tutta la sua opera: la restaurazione del gusto per le lettere antiche. Ad Alcuino si deve la nuova definizione ...
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Scrittrice norvegese (Kalundborg, Danimarca, 1882 - Lillehammer 1949). Fu a Roma nel 1909, si convertì al cattolicesimo (1925) e fu insignita del Premio Nobel nel 1928. Decisa avversaria del nazismo fin [...] culmine della sua arte: Kristin Lavransdatter (1920-22); Olav Audunssøn (1925-27). Prevale in entrambi, al di là del gusto archeologico e antiquario, il dramma religioso, l'antitesi fra amor sui e amor Dei, vista sullo sfondo psicologico e ideologico ...
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Critico e scrittore italiano (Palermo 1923 - Roma 1978); prof. all'univ. di Roma dal 1961, divise la propria originale attività di studioso tra la letteratura russa (Majakovskij e il teatro russo d'avanguardia, [...] suo raffinato lavoro di traduttore (Pasternak, Chlebnikov, Holan, Halas, ecc.), è la produzione poetica di R., dove il gusto della ricerca verbale e un'estenuata teatralizzazione della parola accompagnano e velano il senso tragico dell'esistenza: Non ...
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Poeta danese (Copenaghen 1846 - Hornbaeck, Selandia, 1908). Dapprima seguace del naturalismo antiborghese di G. Brandes (al quale è appunto dedicato l'esordio lirico Digte, 1872), sembrò poi riproporre [...] e canto", 1879), o inserite nella narrativa (per es. Sakuntala, nel romanzo En overkomplet, "Un superfluo", 1876). Al gusto eclettico del D. risponde il suo teatro musicale, che risolve in melodrammatiche allegorie non solo tradizionali soggetti ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...