Poeta e narratore (Málaga 1799 - Madrid 1867). Sotto il nome di Alderio Safiranis el Solitario, pubblicò: Poesías (1831), di gusto neoclassico, il romanzo storico Cristianos y moriscos (1838) e alcuni [...] quadretti di genere, Escenas andaluzas (1847), che sono la sua opera migliore e rappresentano con notevole spirito realistico la vita regionale andalusa ...
Leggi Tutto
Poeta greco (4º sec. a. C.), di cui restano pochissimi frammenti in coliambi. Imitò Archiloco e Ipponatte, ma col gusto raffinato che sarà proprio, in seguito, degli alessandrini. Scrisse un grande poema, [...] Efeside, in almeno 7 libri; trattò il mito di Glauco in tetrametri trocaici ...
Leggi Tutto
CALDARI, Ferdinando
Giovanna Sarra
Nato a Firenze nel 1688, dopo gli studi letterari, in cui si distinse per il gusto della poesia volgare, conseguì intorno al 1710la laurea dottorale in utroque iure [...] , sia per l'uso delle "moralità" all'inizio di ogni canto. Anche le Novelle letterarie fiorentine lodarono, con gusto tipicamente arcadico, la fatica del C., giudicando che le "maniere colte" e le "eleganti espressioni" del traduttore aggiungessero ...
Leggi Tutto
Scrittore austriaco (Vienna 1868 - Starnberg 1932). Già le sue prime novelle (Orchideen, 1904; Das Wachsfigurenkabinett, 1907; ecc.) rivelano un gusto acceso per l'ironia e un'inventiva fervida fino al [...] grottesco, evidente nel romanzo Der Golem (1915), in cui è rappresentato il ghetto di Praga. Sulla stessa linea si collocano anche i successivi romanzi: Fledermäuse (1916), Das grüne Gesicht (1917), Walpurgisnacht ...
Leggi Tutto
Critico letterario e teatrale, autore drammatico e narratore francese (Vennecy, Loiret, 1853 - Travers, Loiret, 1914). Di grande cultura e gusto, pubblicò Les contemporains (8 voll., 1885-99), Impressions [...] de théâtre (10 voll., 1888-98), conferenze su J.-J. Rousseau (1907), Racine (1908), Fénelon (1910), Chateaubriand (1912). Scrisse anche lavori teatrali (Filipote, 1893; L'âge difficile e Le pardon, 1895; ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (n. Roma 1932). Esordì con una raccolta di poesie, Il privilegio di essere vivi (1962), manifestando un gusto eversivo nell'uso dei materiali espressivi che andrà affinando nelle successive [...] raccolte (Siamo esseri antichi, 1964; La maestà delle finte, 1977; Corpo a cuore, 1985; 100 di questi fogli, 1989; L’attimo leggente, 2003; Eclisside, 2013). Un analogo impegno di linguaggio e di stile ...
Leggi Tutto
Poeta portoghese (Braga 1839 - ivi 1919). Diresse a Lisbona la rivista letteraria A folha (1868-73), che s'ispirava al gusto parnassiano, e a Porto A república das letras. Raccolse le sue liriche, in cui [...] prevale il culto della forma e della lingua, nei volumi Rimas (1882), Novas rimas (1906) e Últimas rimas (1919). Postumo uscì O canto do cisne (1923) ...
Leggi Tutto
Giureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 - Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza [...] la nascente Arcadia, di cui fu tra i fondatori (1690) e da cui si staccò (1711) per formare l'Accademia dei Quirini. Giurista e tragediografo, nella Ragion poetica (1708) tentò di costituire una nuova ...
Leggi Tutto
Romanziere (Genova 1594 circa - Venezia 1650 circa). Ebbe fama per i suoi romanzi eroico-galanti, complicati racconti d'avventure secondo il gusto del tempo. Specialmente fortunato il Colloandro fedele [...] (1652; già pubblicato, nel 1640-41, col titolo Colloandro sconosciuto). Scrisse anche libri ascetici ...
Leggi Tutto
Scrittore e critico italiano (Bagnorea, od. Bagnoregio, 1896 - Roma 1968). Autore la cui opera è dominata dal contrasto tra morbida sensualità e vigile coscienza morale, tra l'egocentrismo e l'anelito [...] contrasto, di fondo romantico, confluisce la lezione delle varie correnti del decadentismo europeo, filtrata tuttavia da un gusto classico tendente a riportare l'indagine dei più sottili moti psicologici alla chiarezza della coscienza e all'evidenza ...
Leggi Tutto
gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...