Poeta e critico letterario russo (n. nel governatorato di Kostroma 1792 - m. 1853). Uomo di larghissima cultura, fu critico di grande gusto e intuito. Tradusse Corneille, Racine, Marivaux. Nelle opere [...] originali passò da un romanticismo ante litteram, di cui sono testimonianza le ballate (Ubijca "L'assassino", 1815; Ol´ga "Olga", 1816), al classicismo, aderendo alla scuola di Šiškov; classica è la sua ...
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Scrittore e poeta spagnolo (Madrid 1878 - ivi 1929). Severo critico teatrale, sensibile critico letterario, cantò romanticamente il paesaggio castigliano con un gusto che lo avvicina alla Generazione del [...] '98. Pubblicò Flor pagana (1905), Tierra y alma (1906), Andanzas serranas (1910), Cancionero castellano (1911; 2a ed. 1917), El silencio de la cartuja (1916), La posada y el camino (1928) ...
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Scrittrice (Pecetto Torinese 1877 - Torino 1968). Studiosa di letteratura tedesca, ha curato numerose traduzioni da Goethe, Hebbel, Lessing, Nietzsche, Hoffmann con gusto squisito e felice adesione allo [...] spirito dei classici studiati. Membro del movimento di Giustizia e Libertà, nel 1934 fu condannata dal Tribunale speciale. Delle sue opere in prosa si ricordano, per l'efficacia della struttura narrativa, ...
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Scrittore russo (Nikolaevsk, Samara, 1882 - Mosca 1945). Emigrato all'estero (1918), ritornò poi in patria (1922). Dopo esordî poetici (1907) nel gusto simbolista, si dedicò soprattutto alla narrativa, [...] adeguando stile e tecnica alla diversità dei temi che via via venne affrontando: realista delicato nel racconto Detstvo Nikity ("L'infanzia di Nikita", 1920-22), tracciò nella trilogia Choždenie po mukam ...
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Poligrafo (Mantova 1751 - ivi 1798), dal 1787 segretario perpetuo della Reale Accademia di Mantova. Amico e seguace di S. Bettinelli, dissertò Del gusto presente in letteratura italiana (1784) e Della [...] fantasia (1795); scrisse inoltre originali e arguti saggi su La musica imitativa (1781) e I balli pantomimi (1783) e due tragedie (Opere, in 6 voll., 1800-18) ...
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Poligrafo (Livorno inizio sec. 18º - Firenze 1770); esordì con una raccolta di Poesie filosofiche ed eroiche (1753) di altri autori, tipica del gusto settecentesco, al quale naturalmente rispondono anche [...] le sue poesie (Poesie scelte di vario genere, 1754; Poesie, 1755; Odi panegiriche a Cesare, 1755; Saggio di prose e poesie, 1767), accompagnate da una dissertazione sulla musica, e una buona traduzione ...
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Scrittore (Bevagna 1763 - ivi 1842). S'inserì nella polemica ottocentesca sulla questione della lingua, combattendo sia i puristi (Il purismo nemico del gusto, 1818; Risposta ai puristi, 1819), sia la [...] posizione di V. Monti (Antipurismo, 1829). Una specie di romanzo epistolare La corrispondenza di Monteverde (1832), contro il governo teocratico, fu aspramente criticato da Monaldo Leopardi, cui T. rispose ...
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Scrittore (Santa Margherita Ligure 1888 - Savona 1967). Lavorò come impiegato e quindi come insegnante; negli ultimi anni si dedicò allo studio dei licheni. Collaboratore di Riviera ligure e della Voce, [...] (1914), che per il lirismo autobiografico, risolto in un tono essenziale e prosastico, rispecchiano il gusto del frammentismo; a tale gusto S. rimase fedele nelle successive raccolte di prose liriche (Trucioli, 1920; Liquidazione, 1928; seconda serie ...
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Scrittrice anglo-irlandese, nata a Dublino il 7 giugno 1899. Portò nella narrativa esigenze di stile e di gusto che la orientarono verso la cerchia dei cosiddetti highbrows.
I suoi romanzi, specialmente [...] The house in Paris, 1935 e The death of the heart, 1938, sono costruiti con robustezza e con cura e caratterizzano i personaggi con finissima sensibilità. In essi la B. mostra la sua attitudine a creare ...
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Scrittore lituano (Trakiškiai, Marijampolė, 1905 - Chicago 1985), insegnò a Marijampolė, prima di trasferirsi esule in Occidente nel 1944. Pubblicò raccolte di novelle, dal gusto impressionista e realista [...] (Dailininkas Rauba "L'artista Rauba", 1934; Miglotas rytas "Un mattino nebbioso", 1960) e alcuni romanzi psicologici connessi con temi antisovietici (Kryžiai "Croci", 1947; Dulkės raudonam saulėleidy "La ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...