Pseudonimo dello scrittore austriaco Theodor Tagger, nato a Vienna il 26 agosto 1891, morto a Berlino il 5 dicembre 1958. Figlio di un industriale, e di madre francese, studiò a Vienna e Parigi. Aperto [...] e a Pascal-Grösse und Nichtigkeit des Menschen, 1918; infine una rielaborazione della Dame aux camélias, 1925, secondo un gusto di cui darà ancora prove con Die Buhlschwester, 1954, da Plauto, e Das irdene Wägelchen, 1957, rifacimento del Vasantasena ...
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FORTINI, Franco
Giuseppe Antonio Camerino
(pseud. di Lattes, Franco)
Poeta e scrittore, nato a Firenze il 10 settembre 1917. Professore di Storia della critica all'università di Siena. Già collaboratore [...] Lo stile essenziale, non senza echi brechtiani, l'attenzione ai valori prosodici e, a volte, il gusto della deformazione riflettono la ricerca di una lingua difficilmente manipolabile dalle convenzioni disumanizzanti della società neocapitalistica e ...
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Scrittore e giornalista, nato a Voghera Casteggio (Pavia) nel 1930. Ha collaborato e collabora, tra gli altri periodici e quotidiani, al Giorno, al Corriere della Sera, a La Repubblica. Un'ambigua presenza [...] delle idee e della cultura contemporanee; Sessanta posizioni (1971), appunti su altrettanti autori scelti secondo un criterio di gusto. In Due orfanelle: Venezia e Firenze (1968), A. ripropone invece due scritti giornalistici nati in occasione dell ...
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MENGALDO, Pier Vincenzo
Roberto Deidier
Pier Vincenzo Filologo e critico letterario, nato a Milano il 28 novembre 1936. Allievo di G. Folena all'università di Padova, è stato professore ordinario di [...] lingua italiana. Il Novecento (1994). Nel 1995 è apparsa una Antologia personale, in cui si riflettono gli orientamenti di gusto dello studioso; sono seguiti i Profili di critici del Novecento (1998), in cui M. ripercorre la storia della critica ...
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FIUMI, Lionello
Arnaldo Bocelli
Poeta, nato a Rovereto il 12 aprile 1894 di famiglia veronese. Collaboratore di riviste di avanguardia, tra le quali La Diana di Napoli, nel 1921 divenne direttore del [...] tenerezza per le piccole cose, per i fuggevoli amori, per i tedî provinciali e domenicali si mescola a un gusto romantico e decadente del cosmopolitico e dell'esotico; e la sensuale ricerca della parola-colore alla non meno sensuale ricerca ...
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BANDELLO, Matteo
Natalino Sapegno
Nacque nel 1485 a Castelnuovo Scrivia, in territorio a quei tempi lombardo, da famiglia nobile e antica.
È possibile che i suoi avi avessero, sotto Ottone I, titolo [...] risalgono al 1531, come i Canti, composti fra il 1536 e il 1538, mostrano i limiti dell'adesione del B. al gusto rinascimentale, sul piano ideale e su quello stilistico: la dottrina dell'amor platonico e gli schemi formali del lirismo petrarchesco si ...
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BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] suo tempo, e in particolare quelle dedicate ai due più cari suoi amici e corrispondenti, Niccolò Niccoli e Leonardo Bruni. Ai gusti e ai metodi del Bruni e in genere del primo umanesimo si riallacciano meno originalmente altre opere che il B. compose ...
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CONTI (Quintianus Stoa), Giovanni Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque verso la fine del 1484 a Quinzano d'Oglio, nei pressi di Brescia, da Giovanni, originario di Gandino, un paese del Bergamasco, e [...] il C. sarebbe stato, in Francia, maestro del giovane duca di Angoulême, il futuro Francesco I, di cui avrebbe influenzato il gusto per la poesia, né tanto meno la sua discutibile designazione a una cattedra dell'università di Parigi, in cui sarebbe ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] famiglia. Allo sposo trentatreenne (era nato a Pomponesco nell'anno 1805) e poi ai figli apportò i tratti e il gusto di un'educazione e di una cultura indubbiamente raffinate, oltre a un'intelligenza viva ed estrosa, della quale non trascurabile ...
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CORSI, Iacopo
Giovanni Parenti
Di famiglia, se non fiorentina, certamente toscana, fu poeta e applaudito improvvisatore in diversi ambienti e in varie corti nella seconda metà del sec. XV.
Fratello [...] e d'intrattenimento, di tono tra il colto e il popolare, così gradita nelle corti quattrocentesche, e tipica di quel gusto essa è per le forme metriche (oltre ai sonetti, terzine piane, sdrucciole e strambotti) e letterarie (epistole, egloghe) come ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...