Scrittore (Firenze 1869 - Roma 1937). Redattore-capo del Convito di A. De Bosis e collaboratore di numerose riviste, autore di poesie e romanzi di gusto dannunziano (fra cui la trilogia: L'orda d'oro, [...] Centocelle, Il crepuscolo degli dei, 1906-1915), di cronache e pagine di guerra, traduttore in versi di tutto il Teatro di Shakespeare (1911-34), e dal 1927 riordinatore e direttore del Museo Napoleonico ...
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Poeta tedesco (Wildstein, Boemia Occ., 1626 - Norimberga 1681), di famiglia evangelica che aveva latinizzato il suo cognome B. in Betulius. La sua opera, ispirata al gusto barocco del tempo e sovraccarica [...] di riferimenti mitologici e genealogici, comprende liriche, alcuni Festspiele e una poetica: Teutsche Redebind-und Dichtkunst (1679) ...
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Poeta portoghese (Lisbona 1800 - ivi 1875). Rappresentò, agli inizî dell'epoca romantica, il sopravvivere di interessi culturali del sec. 18º. Dopo le poesie giovanili di gusto arcadico raccolte in Amor [...] e melancolia (1828) la sua ispirazione risentì brevemente con A noite do castelo (1836) e Ciúmes do Bardo (1838) delle nuove correnti culturali, per respingerle poi nuovamente con Escavações poéticas (1844). ...
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Scrittore, morto a Napoli nel 1961. La sua feconda attività giornalistica si è puntualizzata nel gusto del resoconto ad altissimo livello che costantemente evade dal quotidiano nel fantastico, risolvendo [...] il dato realistico nel più incantato lirismo (L'Italia felice, 1947, rifacimento di Ritratto del mio paese, 1928; Vecchio continente, 1942; L'anatra alla normanna, 1957), mentre quella sommessa perplessità, ...
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Pseudonimo del giornalista e narratore portoghese Rúben Alfredo Andresen Leitão (Lisbona 1920 - Londra 1975). Nella sua ampia opera letteraria, che risente di suggestioni surrealiste, il gusto fantastico [...] si mescola all'interesse per i temi storici, attraverso un linguaggio immaginoso, ricco di neologismi e costruzioni insolite. Oltre a opere narrative (Caranguejo, 1954; Cores, 1960; Um adeus aos Deuses, ...
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Scrittore italiano (Pachino 1907 - Torino 1954). Nei suoi racconti e romanzi migliori (Don Giovanni in Sicilia, 1941; Il vecchio con gli stivali, 1945; Il bell'Antonio, 1949; Paolo il caldo, post., 1955), [...] un interesse dolente e pungente per la società e il costume contemporanei; un atteggiamento fra moralistico e umoristico; un gusto deformatore, per desiderio di evasioni e di felicità impossibili, della realtà quotidiana, borghese, danno vita a una ...
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Scrittore (Madrid 1585 circa - ivi 1638); dedicò alcune opere alla politica e alla storia e nella prosa narrativa delle Historias peregrinas y ejemplares (1623) portò il gusto della cronaca con un equilibrio [...] tra lo stile picaresco e l'attenzione alla vita provinciale, di cui aveva già dato prova nel Poema trágico del español Gerardo (1615). Forse l'opera più tipica è la Fortuna varia del soldado Píndaro (1626) ...
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Poeta e storico svedese (Vinberg, Halland, 1708 - Drottningholm 1763). Precettore di Gustavo III e "storiografo del regno", fu il più tipico rappresentante delle idee e del gusto illuministico, sia coll'anonimo [...] settimanale Then swänska Argus ("L'Argo svedese", 1732-34), sia con la didattico-parodistica storia svedese da Gustavo Vasa a Carlo XII: Sagan om hästen ("La favola del cavallo", 1740). Il virtuosismo stilistico e la divulgazione delle nuove idee, ...
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Scrittore francese (Angoulême 1595 - ivi 1654). Integrò per la prosa la riforma letteraria operata nella poesia dal Malherbe, mirando all'ordine e alla chiarezza. Arbitro del gusto fino alla metà del Seicento, [...] fece parte dell'Accademia francese dalla fondazione (1635), fu tra i personaggi eminenti dell'Hôtel de Rambouillet. Lasciò 820 Lettres; trattati: Le Prince (1631, per confutare il Machiavelli); Le Barbon ...
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Demologo e scrittore norvegese (Oslo 1812 - ivi 1885). Viaggiò moltissimo; esplorò numerosi fiordi e descrisse la fauna del litorale. Fu anche uno dei massimi promotori del gusto romantico in Norvegia [...] con le sue raccolte di fiabe popolari: Norske folkeeventyr ("Fiabe popolari norvegesi", in collab. con J. Moe, 1842-44) ritrascritte con l'intento di creare una prosa d'arte che fondesse insieme il vario ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...