GUAZZESI, Lorenzo
Renato Pasta
Nacque ad Arezzo il 26 genn. 1708 da Gaspare, giureconsulto, docente a Pisa e gonfaloniere di Arezzo, morto nel 1749, e Maria Maddalena di Giuseppe d'Angelo, patrizio [...] patria, la militanza comune nell'Accademia dei Forzati di Arezzo, locale colonia arcade, l'adesione al "buon gusto" muratoriano e il raffinato intendimento delle lettere antiche e moderne. Al nipote del celebre Francesco, restauratore della vita ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] ibid., p. 237), nei quali, pur rigorosamente conformati sul metodo filologico, non rinunciò a valutazioni di gusto personale.
La produzione del primo periodo costituì il presupposto per successive elaborazioni critiche: «dai giovanili studi teocritei ...
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CASTAGNOLA, Paolo Emilio
Alessandra Briganti
Nacque a Roma da Antonio e da Camilla De' Rossi il 7 maggio 1825.
Il padre, già ufficiale dell'esercito pontificio rimasto in servizio durante l'occupazione [...] in questo caso, più che di una ulteriore suggestione di scuola tradizionalista, si potrebbe parlare di un riflesso del gusto "primitivo" o "preraffaellita" non estraneo a certi ambienti culturali della Roma pontificia della metà del secolo, che aveva ...
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CARPANI, Giuseppe Enrico
Francesco Raco
Nato a Roma il 2 marzo (secondo il Mazzuchelli) o il 2 maggio (come scrive il Sommervogel) 1683, entrò nella Compagnia di Gesù il 5 luglio 1704. Dopo il consueto [...] che nel Settecento aveva caratterizzato tale genere. Le istanze razionalistiche del Settecento e in generale il nuovo gusto del secolo spingono gli autori drammatici della Compagnia ad accentuare quella tendenza all'equiparazione con il teatro ...
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BRACCIOLINI (Dell'Api), Francesco
Lovanio Rossi
Nacque a Pistoia il 26 nov. 1566 dal giureconsulto Giuliano, che seguendo la tradizione domestica aveva tenuto le maggiori cariche cittadine, e da Marietta [...] (1605) e in trentacinque libri (1611). Attento alle caratteristiche esterne della Liberata, che seguì con le complicazioni del gusto del suo tempo, il B. riprese la materia romanzesca ed epica delle fonti tradizionali con facile vena narrativa, ma ...
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GROSSO, Stefano
Francesco Millocca
Nacque ad Albissola Marina, presso Savona, il 22 marzo 1824 da Lorenzo e Angela Maria Scotto. Compì gli studi classici a Savona frequentando le scuole pubbliche dei [...] linguistica. Parametri fondamentali per questo tipo di ricerca erano per lui il buon senso e il buon gusto associati indissolubilmente a una competenza derivante da rigorose esercitazioni di lettura. Gli intenti didattici, determinati dalla sua ...
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FORESI, Bastiano
Franco Pignatti
Nato a Firenze nel 1424 da Antonio, dal 1456 esercitò la professione notarile. Tra il 1477 e il 1485 rogò per Marsilio Ficino e i suoi familiari tutta una serie di atti [...] strutturali quali il distintivo metrico della terza rima e il ricorso all'allegoria. Persistenza, quest'ultima, di un gusto trecentesco destinato a sopravvivere a lungo non solo a livello demotico, ma anche a quello culto, favorito dall'ambiente ...
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BONAVENTURA da Siena
Enrico Cerulli
Il suo casato e le vicende della sua vita prima del soggiorno in Spagna non sono noti. Egli appare nel 1264 alla corte del re di Castiglia, Alfonso X il Savio, a [...] popolareggiante del viaggio di Maometto nell'oltretomba e descrizione delle gioie del paradiso e dei tormenti dell'inferno. Il gusto e la curiosità per simili opere nell'ambiente culturale medievale spinsero il re Alfonso a dare incarico a B ...
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BEVERINI, Bartolomeo
Nicola De Blasi
Nacque a Lucca il 3 maggio 1629 da Bernardo, agiato mercante, e da Chiara Pierotti. Affidato, per gli studi, a Pietro Lombardi, curato della pieve di S. Paolo nei [...] barocchi: l'epica virgiliana risulta certo snervata dalla facilità di versificazione del traduttore, ma questa dolcezza non è priva di gusto e di armonia, tal che non vi appaiono fuor di posto quei versi del Tasso che con una certa insistenza il ...
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IRPINO, Enea
Fiammetta Cirilli
Scarse sono le notizie biografiche che lo riguardano. Nato a Parma, probabilmente da Manfredo, letterato e amico di Andrea Baiardi, in data non precisata, collocabile [...] depurato da residui padani, nonché lo sviluppo di una fine capacità descrittiva. Esemplificativo, in tale senso, è il gusto dell'I. per la celebrazione della bellezza femminile attraverso il ricordo di ritratti eseguiti da artisti come ad esempio ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...