DURANTE, Pietro (Piero o Piero Antonio)
Floriana Calitti
Appartenente a una famiglia di notai, nacque a Gualdo Tadino (Perugia) presurnibilmente intorno al 1450 e vi mori verso il 1510: al 1507 si interrompono [...] che si crede beffato. In conclusione: un poema cavalleresco La Leandra che, pur di modeste pretese, andando incontro al gusto dei lettori più che imponendo uno stile proprio, raggiunge una fortuna di pubblico, se non di critica, considerevole. Resta ...
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CHIAVELLI, Lagia
Pasquale Stoppelli
Lixa o Alicia, secondo Wadding; ma nota comunemente, e impropriamente, con il nome di Livia, visse tra la seconda metà del sec. XIV e i primi decenni del XV. Non [...] "Rivolgo gli occhi...", ad esempio, tradisce nella filigrana un marcato sfondo platonizzante ed è permeato da un gusto miracolistico che sconfina addirittura in soluzioni concettose. Come dire che racchiude esemplarmente i caratteri più tipici della ...
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CAMPANILE, Iacopo, detto Capanio
Giovanni Parenti
Poeta napoletano del sec. XVI, le cui vicende biografiche sono del tutto sconosciute. Un suo madrigale, "Hor che da vui mi parto", fu pubblicato come [...] una novità di importazione lombarda, in un testo che già per la finzione allegorica si avvicina, secondo il Dionisotti, al gusto di poeti settentrionali quali Antonio Fregoso e Galeotto del Carretto. Nondimeno la nuova moda introdotta dal C. trovò in ...
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BIAVI (della Biava), Giovanni
Renzo Negri
Nacque il 26 febbr. 1684 a Cervignano del Friuli, terra appartenente all'impero asburgico, da Giuseppe e da Borosa Clericini. Di famiglia agiata, ma non nobile, [...] anche da questi suoi cenni di poetica teatrale: "L'autore intreccia gl'Intermezzi di avvenimenti volgari per secondare il gusto dei tempi moderni... Egli è stato pure costretto d'interrompere sovente i discorsi degli attori per cogliere la brevità ...
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CARCANO, Francesco
Claudio Mutini
Nacque a Milano il 3 febbr. 1735 da Lorenzo e da Teresa Masserati, figlia del conte Maurizio. La nobiltà dell'origine e le cospicue sostanze familiari gli permisero [...] aiutò anche finanziariamente il Passeroni, apprezzandone le doti di serena moralità e di vasta erudizione; bibliofilo di sicuro gusto, corredò la propria dimora di una raccolta non disprezzabile di testi in volgare, soprattutto cinque e seicenteschi ...
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GALILEI, Vincenzio
Laura Riccioni
Nato a Padova il 21 ag. 1606, dopo Virginia e Livia, dalla relazione di Galileo con la veneziana Marina Gamba, fu l'unico figlio maschio dello scienziato, il quale [...] un omaggio alle contemporanee Centurie di Nostradamus; in realtà motti arguti e faceti che, formulati secondo un gusto tipicamente barocco sotto forma di massime, nonostante la forma sentenziosa, mostrano una natura ludica e rivelano apertamente ...
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BRIGNOLE SALE, Anton Giulio
Gaspare De Caro
Nacque a Genova il 23 giugno 1605, da Giovan Francesco, che fu doge nel 1635, e da Geronima di Giulio Sale. Per testamento del nonno materno, privo di discendenza [...] spunti, di sondaggi nelle più varie direzioni consentite dal discorso letterario barocco, pur sempre nei limiti ideologici e di gusto della scuola e sulla trama ormai consunta di una situazione di repertorio: quattro dame e quattro cavalieri genovesi ...
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COMISSO, Giovanni
Marcello Carlino
Nacque a Treviso il 3 ott. 1895 da Antonio, rappresentante di commercio in granaglie, e da Claudia Salsa, discendente da una famiglia di alto lignaggio dissestatasi [...] Pisis mutuò un timbro di stile impressionistico; da quell'incontro rivelatore fu spinto a consolidare le già esistenti consonanze di gusto con il vate pescarese. Sicché, quando, ancora ufficiale, fu chiamato a Fiume con il suo manipolo che doveva far ...
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BORGHESI, Diomede
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Siena intorno al 1540. Poco sappiamo degli anni della giovinezza: che fu scolaro a Siena di Lodovico Meneghini, docente nello Studio, e che - come ci informa [...] del moderno cioè del florido che indi a poco incominciò a introdursi; ma però ristretto dentro i termini del buon gusto antico"; tuttavia costituiscono una produzione di scarso valore per il costante contenuto occasionale privo di schietta e profonda ...
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CA' ZORZI, Giacomo (Giacomo Noventa)
Antonia Arslan Veronese
Nacque il 31 marzo 1898 da Antonio e da Emilia Ceresa a Noventa diPiave (Venezia); dal paese natale prese il più noto dei suoi pseudonimi [...] : Nulla di nuovo, Milano, 1960; I calzoni di Beethoven, Dialogo fra due letterati, ibid. 1965), già resi con quel gusto della provocazione anche stilistica che si esprimeva di preferenza in brillanti polemiche, in pointes acute e paradossali, che il ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...