BERTAZZOLO (Bertazzoli, Bertazzuolo), Gabriele
Angela Codazzi-Elena Povoledo
Figlio di Lorenzo, nacque a Mantova nel 1570 (cfr. lettera del B. in Davari, p. 36).
La famiglia B. si tramandava la carica [...] fu affiancato. L'iconografia delle macchine pirotecniche risulta sobria, di buona invenzione anche se legata dal gusto insistente delle trasposizioni araldiche enormemente ingrandite. Le architetture appaiono sobrie e più vicine alla tradizione tardo ...
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FRUGONI, Francesco Fulvio
Gianfranco Formichetti
Poche sono le notizie certe della sua vita. Nacque a Genova nel 1620 in una famiglia di nobiltà "nuova"; trascorse una parte della sua fanciullezza in [...] le arguzie intellettualistiche, le neoformazioni, le correlazioni sintattiche e ritmiche. Particolarmente interessante sul piano del gusto del tempo e delle opinioni letterarie del Seicento è la sezione speciale, intitolata "Il tribunal della ...
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COZZANI, Ettore
Marcello Carlino
Nacque a La Spezia il 3 genn. 1884 da Leonardo e Valdemira Ricco.
Compì gli studi nella città natale e poi a Pisa, dove frequentò i corsi universitari. Ebbe maestri [...] tesi in Chi è Beatrice? (ibid. 1968), che Beatrice fosse la Madonna. Sempre le prolusioni erano caratterizzate dal gusto impressionistico e dall'attenzione alle mode culturali, che avevano innervato tutta la sua opera. Motivato dalle coeve avventure ...
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CANTARELLI, Luigi
PP. Treves
Nacque a Udine il 12 settembre 1858 da Giuseppe e da Elisa Spongia, di famiglia cattolicissima, e tuttavia illuminata ed umanistica, soprattutto dalla parte materna degli [...] , come i suoi contemporanei e colleghi probabilmente giudicavano, arretratezza certa passione ottocentesca per lo scrivere "bene", certo gusto di anche troppo abbondevoli citazioni dall'Alighieri e dal Manzoni, dal Giusti, dal Byron e dal Leopardi ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] , alla metafora, dalle rime equivoche ai latinismi e ai francesismi. È stato anche messo in evidenza un tipico gusto di corrispondenze e simmetrie, riscontrabili, le più importanti, sia nella distribuzione delle parti narrative e di quelle dialogate ...
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LILLI, Virgilio
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Cosenza il 7 febbr. 1907 da Tito, ingegnere romano, e da Pia Garatti, di famiglia veneta. I genitori, entrambi di idee anarcosocialiste, diedero ai figli [...] L. pittore, nel quale si ritrovano la vivacità e la fantasia proprie del giornalista. Nelle sue tele l'istintivo gusto del colore e l'essenzialità del disegno attraggono per un'immediatezza lontana da ogni accademia e restituiscono, tra modulazione ...
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COCCHI, Antonio
Ugo Baldini
Nacque il 3 ag. 1695 a Benevento da Giacinto, di Borgo San Lorenzo nel Mugello, e da Beatrice Bianchi di Baselice, nel Beneventano. Il padre si trovava in Campania per curare [...] valore umano e documentario dell'opera. Nel C. l'interesse linguistico si fa filologico e palcografico e si unisce al gusto per la letteratura: questi studi, che furono forse quelli che sentì maggiormente, e per i quali limitò il lavoro scientifico ...
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DE MARCHI, Emilio
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la [...] ibid. 1895) e, postumo, Vecchie storie (ibid. 1926).
Prevale, soprattutto nelle novelle degli inizi e degli anni Ottanta, il gusto per l'effetto, il bozzetto, la capacità di delineare situazioni e caratteri con pochi tratti, insomma il buon esercizio ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] fuori dalla storia; l’Orazio lirico era, oltre che analisi fine della poesia, un quadro dell’assimilazione di cultura e gusto ellenistici nel mondo romano. Il contrasto con la critica letteraria allora corrente in Italia, spiega, almeno in parte, la ...
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CIELO d'Alcamo
Niccolò Mineo
La prima notizia di un poeta di nome "Cielo" proviene dall'umanista Angelo Colocci, che, non sappiamo' in base a quali testimonianze, a lui assegna la paternità del famoso [...] , annettendo a tale collocazione valutazioni sia di ordine negativo che, più spesso, soprattutto dopo che si fu imposto il gusto romantico, positivo. Il Caix invece, in base ad argomenti non solo di ordine sociale, ma pertinenti alla struttura e ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...