Pseudonimo dello scrittore, pittore e musicista Andrea De Chirico (Atene 1891 - Roma 1952), fratello di Giorgio. A Parigi (dove soggiornò a più riprese, frequentando anche i surrealisti) pubblicò sulla [...] , scritti sul cinema; Palchetti romani, 1982, che riunisce le cronache teatrali scritte per Omnibus tra il 1937 e il 1939). Un gusto analogo a quello dello scrittore si ritrova nel S. pittore e disegnatore, nel quale a volte più esplicito è il gioco ...
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Nome d'arte del musicista Josip Štolcer (Čakovac, Međumurje, 1896 - Belgrado 1955). Studiò a Budapest, Praga e Parigi e insegnò composizione nelle Accademie di musica di Zagabria e Belgrado. Scrisse balletti, [...] musica da camera, vocale e lavori strumentali, di ispirazione nazionale, ma di gusto moderno nell'armonia e nell'orchestrazione. ...
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Musicista (Prato 1688 - Córdoba, Argentina, 1726). Entrato nella Compagnia di Gesù, fu inviato dapprima a Siviglia (1716), quindi (1717) a Buenos Aires e di lì (1718) a Córdoba, dove fu organista nella [...] chiesa dei gesuiti fino alla morte. Celebre organista, fu compositore di elegante gusto melodico, dallo stile avvicinabile a quello di G. Frescobaldi e B. Pasquini. Scrisse, tra l'altro, oratorî, una cantata, e le importanti Sonate d'intavolatura per ...
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BATTISTINI, Giacomo
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Nato verso il 1665, probabilmente nell'Italia settentrionale, lo si trova maestro di cappella e compositore attivo a Novara alla fine del sec. XVII. Non si hanno notizie della [...] Mater a 4 voci, organo e archi) offrono invece una certa animazione e testimoniano, oltre l'adeguarsi del B. al nuovo gusto del tempo, le sue notevoli doti artistiche.
Bibl.: G. Bustico, Il teatro antico di Novara (1695-1873), Novara 1922, pp. 2 ...
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Donaggio, Pino (propr. Giuseppe)
Paolo Patrizi
Compositore e cantante, nato a Burano (Venezia) il 24 novembre 1941. Dopo una fortunatissima carriera come cantante e autore di canzoni, si è dedicato al [...] cinema, specializzandosi in thriller parapsicologici e metapsichici, che hanno stimolato il suo gusto per una densità orchestrale di tipo sinfonico, su cui si innesta una ritmica intensiva e incalzante, per lo più di matrice elettronica.
Cresciuto in ...
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Musicologo italiano (Torino 1901 - Roma 1983), prof. nei conservatorî di Palermo e di Roma, poi titolare di storia della musica nell'univ. di Roma (1957-71); vicepresidente (1947-52) dell'Accademia di [...] S. Cecilia; socio nazionale dei Lincei (1959). Ha pubblicato, tra l'altro: G. Frescobaldi (1930); Arte e gusto nella musica (1956); Bach Mozart Beethoven (1956); L'esperienza storica della Musica (1960); Dafne a Prato d'Arno ed altri piaceri musicali ...
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, Gruppo musicale statunitense. Negli anni Sessanta del 20° sec., i B.B. hanno legato la propria immagine al mito della California, con canzoni quali Surfin' USA (1963) e Barbara Ann (1965). In seguito [...] ha compiuto un'evoluzione artistica sorprendente; in particolare B. Wilson (n. 1942) si è affermato come compositore, con un gusto per la polifonia e una cura per gli arrangiamenti (Pet sounds, 1966; Sunflowers, 1970) vicini a quelli propri della ...
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Musicista (Metz 1811 - Parigi 1896); studiò pianoforte e composizione al conservatorio di Parigi, vincendo (1832) il Prix de Rome; successe (1851) a G. Spontini all'Institut e (1871) a D.-F.-E. Auber nella [...] direzione del conservatorio di Parigi. Dalla sua vasta produzione emergono soprattutto le opere teatrali Mignon (1866) e Hamlet (1868), caratterizzate da un piacevole gusto melodico, ancorché alquanto superficiale. ...
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Musicista (Aix-en-Provence 1660 - Versailles 1744). Verso il 1679 pare fosse maestro di cappella a Tolone; fu poi ad Arles (1681), a Tolosa (1683), a Parigi (1694) alla Schola cantorum di Notre-Dame. Ebbe [...] Le carnaval de Venise, Hésione, Aréthuse, Tancrède, Les fêtes venitiennes, ecc., lavori che precorrono il gusto cosiddetto "régence"; favorì il gusto del tempo, traendo spunto sia dalla scuola francese sia dall'italiana, ma con una ispirazione ...
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Mimì Personaggio del romanzo Scènes de la vie de Bohème (1848) dello scrittore francese H. Murger (1822-1861) e della notissima La Bohème (1896), opera lirica di G. Puccini ad esso ispirata: è una giovane [...] dopo aver abbandonato il poeta Rodolfo per altra avventura, torna da lui per morire tra le sue braccia.
Per il gusto romantico-borghese dell'epoca ella divenne il simbolo dell'amore, che la morte precoce riscatta da ogni impurità rendendolo "poetico ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...