CELESTINO, Eligio
Enza Venturini
Nacque il 20 marzo 1739, probabilmente a Pisa (Härtwig), o, come ritengono molti, a Roma; comunque, compiuti gli studi musicali, fu proprio in questa città che raggiunse [...] dell'epoca; ammirò fra l'altro "l'esecuzione di un a solo molto grazioso ma difficilissimo", suonato "con vivacità, precisione e gusto" (p. 158). Nell'anno 1772 il C. si esibì come concertista a Londra, più tardi passò in Francia e in Germania ...
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Termine tedesco («scarto») già usato in Germania dalla metà del 19° sec. in riferimento a prodotti (oggetti, mobili) di bassa qualità ma con pretese estetiche, di imitazione o falsificazione da originali [...] intellettuale internazionale (con l’aggettivo kitschig «proprio del K.»), passò a indicare quell’aspetto del cattivo gusto che contrassegna la produzione estetica destinata alle attese dell’uomo medio della civiltà contemporanea. I principali temi ...
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KENTON, Stanley Newcomb, detto Stan
Antonio Lanza
Direttore d'orchestra, compositore, arrangiatore e pianista statunitense di jazz, nato a Wichita (Kansas) il 19 febbraio 1912, morto a Hollywood il [...] , il batterista Sh. Manne, oltre a Bernhart e ad Almeida. I brani, molto pretensiosi e assai poco jazzistici, risultarono spesso di gusto alquanto kitsch, ma dettero a K. una popolarità enorme in tutto il mondo (esempi di questa maniera sono i dischi ...
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MASINI, Angelo
Romolo Giraldi
Tenore, nato a Torre del Sole (Forlì) il 27 novembre 1844, morto a Forlì il 29 settembre 1926. Studiò in patria con Gilda Minguzzi ed esordì nel 1867, con la Norma, a Finale [...] , interprete della sua Messa da Requiem a Parigi e nel 1876 dell'Aida a Londra e a Vienna. Fu cantante di fine gusto ed ebbe deliziosa mezzavoce. Cantò tutto il repertorio del tempo. Nel 1903 si ritirò dal teatro.
Bibl.: A. Montanelli, A. M., Forlì ...
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Musicista (Venezia 1557 - ivi 1612); nipote e allievo di Andrea. Dal 1585 alla morte fu organista di S. Marco. Ebbe fama europea, e tra i suoi allievi fu H. Schütz. Grande importanza ebbe il G. nel rinnovamento [...] -romana, avviando a un discorso melodico ora fluente ora trattenuto e ad audacie realistiche descrittive sempre equilibrate da un gusto finissimo. Soprattutto vi splende il "colore", in una ricchezza di toni e di chiaroscuri che emula gli effetti più ...
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Si possono definire prassi esecutive tutte quelle convenzioni, caratteristiche di ogni momento storico, che suggeriscono come un brano musicale debba essere interpretato, ossia: tempo, fraseggio, accentuazione, [...] la diffusione di grandi quantità di musiche e insieme di letteratura didattica che consentì di familiarizzarsi con i canoni del gusto, anche quando non più estesi in modo diretto da maestro ad allievo. Da questo momento in poi l'essenzialità delle ...
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Nome d'arte del musicista jazz afroamericano Herman (detto Sonny) Blount, conosciuto anche come Sonny Bourke (Birmingham, Alabama, 1914 - ivi 1993). Pianista nell'orchestra di F. Henderson (1946-47), negli [...] e suoni elettronici all'interno di una pittoresca messa in scena, S. R. ha creato una sorta di mitografia afroamericana globale, proiettata fra l'ancestrale e il futuribile, in una miscela unica di sperimentazione e di consapevole gusto del kitsch. ...
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DELLA CORTE, Andrea
Bianca Maria Antolini
Nato a Napoli il 5 apr. 1883 da Francesco e da Emilia Peirce, studiò giurisprudenza all'università di Napoli, mentre per gli studi musicali egli stesso dichiarava [...] al 1967, contribuendo fra i primi allo svecchiamento dell'informazione musicale italiana e ad un nuovo orientamento del gusto del pubblico.
All'attività giornalistica, alla quale teneva particolarmente, affiancò quella di storico e musicologo: nel ...
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BANDINI, Uberto
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Nacque a Rieti il 28 marzo 1860. Dopo aver terminato il liceo a Perugia, il B. si iscrisse al conservatorio di musica di Napoli, dove studiò per un anno contrappunto con lo stesso [...] , ridotta per pianoforte a quattro mani, mentre nel secondo (22 marzo), a loro interamente affidato, si distinsero per il gusto e la scelta sapiente, quanto inusitata, del programma. Nel terzo concerto (24 aprile), ancora da loro organizzato, il B ...
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Musicista (Bergamo 1695 - Amsterdam 1764). Studiò con A. Corelli. Fu a Roma, a Mantova, in tutta Europa, violinista acclamato. Infine si stabilì ad Amsterdam, dove fondò (o diresse) una società di concerti. [...] superata soltanto da N. Paganini. Egli è però anche un ispirato melodista, in una cantabilità disciolta in una profusione di coloriti, tale da porlo tra i primi esponenti nel gusto detto della sensibilità e tra i pionieri della musica a programma. ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...