GREGORIO XI, papa
Michel Hayez
Pierre Roger nacque a Rosiers d'Égletons, nell'attuale dipartimento della Corrèze, intorno al 1330, dal nobile Guillaume (I), vassallo o ufficiale dei signori di Ventadour, [...] di Perugia, dove seguì i corsi di Pietro, fratello di Baldo degli Ubaldi. Della formazione giuridica egli conservò il gusto per le discussioni speculative.
Arcidiacono di Rouen nel 1350 grazie allo zio, all'epoca Pierre deteneva diciotto dignità di ...
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COSTANTINI, Celso
Giuliano Bertuccioli
Nacque a Castions di Zoppola (Udine) il 3 apr. 1876 da Costante e Maddalena Altan, famiglia di modeste condizioni, secondogenito di dieci fratelli. Il padre faceva [...] quattordici anni.
Risale a questo periodo il suo primo interesse per l'arte, che coltivò da dilettante come scultore con gusto prevalentemente accademico. Fondò così nel 1912 la Società degli amici dell'arte cristiana e nel 1913 la rivista Arte sacra ...
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BONGALLO, Scipione
Adriano Prosperi
Nacque a Roma nel 1501. Nei suoi studi, che furono dedicati prevalentemente alle lettere greche e latine, ebbe come maestro l'agostiniano trentino Niccolò Scutelli, [...] ambienti sembrano però aver toccato solo molto superficialmente il B., il quale coltivò per conto suo solo un certo gusto dell'eleganza stilistica; Pietro Bembo, col quale fu in rapporti di amicizia, replicando ad una sua "epistola tutta elegante ...
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FARNESE, Odoardo
Roberto Zapperi
Nacque a Parma l'8 dic. 1573, da Alessandro - poi duca di Parma e Piacenza - e da Maria di Portogallo.
Era il terzogenito, dopo Margherita e Ranuccio, che succederà [...] ed Agostino Carracci ed al suo attivo incoraggiamento di un gusto che assicurò agli artisti emiliani il dominio della scena artistica romana Andrea Commodi e Baccio Ciarpi, due artisti lontani dal gusto del Farnese.
Nel 1621-24, per iniziativa di ...
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Alchimia
Francesca Roversi Monaco
L'epoca federiciana corrisponde al periodo in cui l'Occidente iniziò a elaborare il proprio sapere alchemico. Se già dal sec. XII, infatti, la trasmissione di alcune [...] è più debole della natura, e se gli alchimisti possono spogliare i metalli vili dei loro accidenti (colore, gusto, sonorità), per ottenere una vera trasmutazione dovrebbero modificarne la struttura elementare, riportandoli ai loro costituenti primari ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] colorate, facilmente adeguabili ai rapidi cambiamenti del gusto (Gauthier, François, 1987).Affatto distinta dalla tipologia Svevia (Roberts, 1984, pp. 84-104). Il gusto classicistico, che aveva profondamente alimentato intorno agli anni ottanta del ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] se ne può dar credito a S., che pare l'abbia illustrato nel prologo oggi perduto. Allo stesso modo, gli si può riconoscere un gusto sicuro per la storia e per la scrittura ‒ fa riferimento a diversi trattati e più di una volta a un'altra cronaca, più ...
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BOTTARI, Giovanni Gaetano
Armando Petrucci
Giuseppe Pignatelli
Nato a Firenze il 15 genn. 1689 da Antonio e da Anna Morelli, iniziò a dieci anni lo studio dell'eloquenza e della lingua latina sotto [...] di recente posto in rilievo (Procacci). A parte la propensione giovanile al godimento delle opere d'arte e il tardo gusto del collezionista, del conoscitore, dell'amico e protettore di artisti (soprattutto di incisori, da G. Vasi a G. B. Piranesi ...
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Che non ha carattere sacro, che è estraneo o contrario a ciò che è sacro e religioso. Anche, che ha per argomento motivi terreni, mondani, non religiosi.
Arte
Nella storia dell’arte, l’iconografia p. [...] classicità.
Oltre che in parziali aspetti di più ampie composizioni anche sacre, in cui si nota la presenza di un gusto per la raffigurazione secolare, l’iconografia p. trova il suo sviluppo autonomo in relazione alle richieste della committenza, per ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] ) e S. Mallarmé, dalla Francia la poesia p. si diffuse all’Europa, insieme con quell’atteggiamento dello spirito e del gusto che va sotto il nome di decadentismo, dando luogo a diversi svolgimenti successivi.
In Italia le esperienze della poesia p. o ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...