Letterato e storico (Roma 1572 - ivi 1649). Gesuita dal 1591, insegnò eloquenza nel Collegio Romano. I suoi scritti più importanti sono un'opera retorica (tit. definitivo Prolusiones academicae, 1617), [...] che ebbe importanza nello sviluppo del gusto concettistico, e una narrazione, molto fortunata, delle rivolte e guerre di Fiandra dal 1555 al 1590 (De bello belgico decades duae, 1632 e 1647). ...
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GIUDICE, Maria
Maria Antonietta Serci
Nacque a Codevilla, presso Pavia, il 27 apr. 1880 da Ernesto, reduce garibaldino, ed Ernesta Bernini, donna dai costumi austeri, amante delle buone letture, che [...] alimentò nella figlia il gusto per i romanzi di contenuto sociale.
Una famiglia progressista piccolo-borghese, sensibile alle sollecitazioni delle idee nuove, che non ostacolò lo sviluppo della personalità della G., il cui percorso formativo fu ...
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Erudito (Lima 1663 - ivi 1743). Profondo conoscitore delle lingue classiche e di molte lingue europee e indigene, scrisse una Historia de España vindicada (1730), il poema epico Lima fundada o Conquista [...] del Perú (1732), varie opere drammatiche di gusto calderoniano (Triunfos de amor y poder, 1711; Afectos vencen firmezas, 1720), poesie di circostanza, ecc. ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] mossa da impulso razionale, non morale, quasi una critica non di natura etica, ma basata sull’intelligenza e sul gusto.
Il gusto rese gli scrittori consapevoli della necessità di ordine nella struttura delle opere e di uno stile accurato e raffinato ...
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Uomo politico e letterato venezolano (Caracas 1846 - ivi 1907), deputato e ministro. Fondò la Academia venezolana de la lengua (1883). Scrisse saggi filosofici, romanzi, racconti (Los dos avaros, 1879; [...] La voz del alma, 1882; Discurso, 1889; Colección de cuentos, 1897) di gusto moraleggiante e con personaggi astratti; drammi (Los dos diamantes, 1879; Un problema social, 1880; El divorcio, 1885). ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] mole, come La pícara Justina (1605) di F. López de Úbeda, o il Marcos de Obregón (1618) di V. Espinel, nel quale il gusto con cui sono seguite le vicende di Marcos prevale sull’insegnamento che se ne può trarre; in lui, come in J. de Salas Barbadillo ...
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Uomo di stato e letterato (Venezia 1388 circa - ivi 1446). Dal 1428 membro del Consiglio dei Dieci; nel 1443 capo di esso e procuratore di S. Marco. Ebbe parte importante nella guerra tra Venezia e i Visconti. [...] L'Umanesimo fu per lui gusto congeniale, non professione. Tradusse dal greco, e scrisse in latino Epistolae. Ma la sua fama è affidata soprattutto alle canzonette di argomento amoroso, le giustiniane o veneziane, alle quali diede il tono della lirica ...
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Scrittore e uomo politico spagnolo (Vivero, Lugo, 1811 - Madrid 1863), deputato (1843), più volte ministro, ambasciatore a Torino e a Lisbona, senatore (1858); nel 1862 si ritirò volontariamente dal ministero [...] di Grazia e Giustizia. Pubblicò un volume di Poesías (1840), che risente del gusto romantico, come pure il romanzo De Villahermosa a la China (1858), con spunti autobiografici. Diresse la pubblicazione di Galerías de Españoles célebres contemporáneos ...
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Accademia fondata nel 1657 a Firenze da Leopoldo de’ Medici. Di ispirazione galileiana, è espressione del mecenatismo mediceo e si configura, da un punto di vista delle istituzioni, come un prodotto della [...] vita di corte. In quanto tale, è strettamente dipendente dal gusto e dai programmi del principe e priva di rigide strutture (non ebbe statuto, sede, bilancio ecc.). Ne furono membri G.A. Borelli, C. Del Buono, A. Marsili, C. Dati, A. Oliva, C. ...
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ALESSANDRO VII, papa
Mario Rosa
Nacque Fabio Chigi a Siena il 13 febbr. 1599, da Flavio, discendente del "magnifico" Agostino, e da Laura Marsili. Trascorsi a Siena in un fecondo fervore intellettuale [...] quell'amore per la quiete appartata, per la meditazione e i colloqui con i suoi collaboratori, espressione di un gusto culturale umanistico e di tendenze ascetiche che agivano profondamente nella sua formazione. Pure numerosi momenti del papato di A ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...