CAMPANI, Niccolò, detto lo Strascino
Roberto Alonge
Nacque a Siena nel 1478. Figlio di artigiani, fonditori di campane (da cui il nome Campani, o Campana, alla famiglia), autodidatta e autore di brevi [...] lavori in terza rima, si caratterizza - al pari di quella degli altri cosiddetti "prerozzi" - per uno spiccato gusto di sperimentazione, per una aperta disponibilità verso i più diversi organismi scenici, dalla commedia cittadina alla pastorale, alla ...
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BIANCOLELLI, Giuseppe Domenico, detto Dominique
Ada Zapperi
Nacque a Bologna verso il 1637 da Francesco e da Isabella Franchini, detta Colombina, ambedue comici. Morto Francesco dopo il 1640, la vedova [...] alcuna pretesa di eleganza, che venne confezionato con una serie di rombi di uguale misura e colorati con gusto, al quale si aggiunsero un collare bianco finemente pieghettato e la maschera nera. Così ridimensionato, Arlecchino conquistò rapidamente ...
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BETRONE, Annibale
Sisto Sallusti
Nato a Torino il 9 dic. 1883 da Lorenzo, sarto, e da Benedetta Colombo, si iscrisse alla scuola di recitazione Maria Laetitia diretta da D. Bassi; fa dapprima scritturato [...] evadere, con la conseguenza di rifare più o meno inconsciamente il verso a se stesso e di allontanarsi dal gusto ormai mutato degli spettatori. Testimonianze dei suoi successi comici sono le interpretazioni del Conunissario nella prima de La presa ...
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Magni, Luigi
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico e teatrale, sceneggiatore e soggettista, nato a Roma il 21 marzo 1928. Affascinato dalle consuetudini e dagli umori antichi della sua città, M. [...] vena amara che affiora in capricci o fantasie storiche di agile scrittura, resta poco più di un fondale, dipinto con il gusto di un avveduto paesaggista, per una recita di figurine affidate ad attori che aderiscono nel modo più vivace allo stile del ...
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Scrittore belga (Gand 1862 - Nizza 1949) di lingua francese. Esponente del simbolismo, nei suoi primi drammi, tra cui Pelléas et Mélisande (1892), diede vita a un mondo onirico e allusivo, dominato da [...] monde ou le cadeau stellaire, 1942). Tra le opere scritte dopo il trasferimento negli Stati Uniti, ancora in forma drammatica: Le miracle des mères, ispirata alla guerra; Justice secrète, una serie di scene di gusto simbolistico; Jeanne d'Arc, ecc. ...
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Forzano, Giovacchino
Flavio De Bernardinis
Regista teatrale, lirico e cinematografico, autore drammatico e librettista d'opera, produttore, nato a Borgo San Lorenzo (Firenze) il 19 novembre 1884 e morto [...] ), che ne valorizzasse tutte le sue componenti (testo, musica, scene ecc.), proponendo messe in scena caratterizzate da un gusto marcato per la spettacolarità e l'enfasi magniloquente, con grandi movimenti di massa e scenografie realistiche e fastose ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] e fu in realtà un compositore volto al passato più che proiettato verso il futuro; tentò di adeguarsi al mutare dei gusti, come dimostrano i continui rifacimenti cui sottopose le sue opere, ma non riuscì ad affrontare il processo di rinnovamento che ...
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DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] la sua capacità di esprimere in modo solenne ed efficace i più nobili sentimenti, conciliando, con evidente sensibilità per il gusto romantico, pathos e realismo.
Il successo non fu però sempre senza riserve; a Roma, dove recitò al teatro Valle, il ...
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Guitry, Sacha (propr. Alexandre-Georges-Pierre)
Catherine McGilvray
Commediografo, sceneggiatore, attore e regista teatrale e cinematografico francese, nato a San Pietroburgo il 21 febbraio 1885 e morto [...] fu uno dei massimi protagonisti della vita teatrale parigina. Le sue commedie (circa centoventi) sono inventive e divertenti ma dal gusto facile e narcisistico, non esenti da una fatua volgarità. L'esordio di G. nel cinema avvenne come regista del ...
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Cortese, Valentina
Morando Morandini
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Milano il 1° gennaio 1923. Ideale figlia dell'ultimo Ottocento, nella sua bizzarra miscela di liberty floreale, decadentismo [...] Jules Dassin, sebbene meritino una citazione anche Black magic (1949; Cagliostro) di Gregory Ratoff (con Orson Welles), sagra di cattivo gusto e istrionismo efferato, e House on Telegraph Hill (1951; Ho paura di lui) di Robert Wise, nel quale recitò ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...