Attore, mimo e regista teatrale statunitense (New York 1925 - Newton, Massachusetts, 2018). Formatosi in Francia alla scuola di É. Decroux e di M. Marceau, seguì la compagnia Decroux a Parigi e in Israele [...] (1950-51); tornò quindi negli USA, dove acquistò un ruolo tutto particolare per il suo gusto europeo e per la sua estrema versatilità. Interprete di rara intelligenza e preparazione si è cimentato con lo stesso successo in opere classiche e moderne ( ...
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Mimo, danzatore e regista inglese (Liverpool 1938 - Livorno 2018). Nel 1962 fondò la Lindsay Kemp Company; raggiunse la notorietà con Flowers (1969), pantomima ispirata a Notre-Dame-des-Fleurs di J. Genet, [...] raffinata, estetizzante reinvenzione del mondo più degradato dello scrittore francese. L'abilità di K. nel coniugare gusto favolistico, eleganze figurative e morbidezze stilistiche ha trovato conferma negli spettacoli successivi: Sogno di una notte ...
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GHERARDI, Gherardo
Commediografo, nato a Capanne di Granaglione (Bologna) il 2 luglio 1891. I suoi inizî furono di giornalista e critico drammatico (L'Italia, l'Avvenire d'Italia, Il resto del Carlino); [...] ma fin dal 1908 fece rappresentare in Bologna L'ombra e il naufrago, dove già si delinea quel gusto dell'ambiente borghese che egli ritrarrà poi e sentimentalmente ironizzerà nelle commedie successive. Ricordiamo fra queste specialmente: Vertigine, ...
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Commediografo (Liegi 1863 - Montreux 1926), figlio di Alfred-Néoclès. Le sue numerosissime commedie furono scritte quasi sempre in collaborazione: con P. Bilhaud (Le paradis, 1895), A. Valabrègue (Place [...] aux femmes, 1898), P. Veber (Florette et Patapon, 1903), R. Coolus (La sonette d'alarme,1923), ecc. La sua comicità, assai vivace, non è sempre sorretta da gusto impeccabile. ...
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Attore e regista teatrale e cinematografico italiano (Campi Salentina, Lecce, 1937 - Roma 2002). Ha esordito nel 1959 come protagonista del Caligola di Camus e ha poi formato una compagnia (primo caso [...] Italia di anti-teatro), che ha dato vita a spettacoli in cui alla provocazione contro il teatro ufficiale si univa il gusto dello scandalo e uno stile carico di effetti istrioneschi e barocchi. Della sua vasta produzione teatrale - in cui è costante ...
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commedia
Emanuela Bufacchi
Rappresentazione teatrale a lieto fine
La commedia è un genere teatrale caratterizzato da argomento comico e finale lieto. Creato dai Greci al principio del 5° secolo a.C., [...] diversi nelle varie letterature nazionali. Suoi elementi tipici sono la satira dei costumi e dei personaggi contemporanei e il gusto per un intreccio narrativo che presenta colpi di scena e casi divertenti
A teatro nella Grecia antica
Gli abitanti ...
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Regista argentino naturalizzato francese (Buenos Aires 1932 - Parigi 2023). Dopo studi alla scuola di C. Dullin e J. Lecoq, si mise in luce con la visionaria messinscena di Le mariage (1963) e Yvonne princesse [...] (1965) di W. Gombrowicz. Estroso e irriverente, ha creato spettacoli colorati e visivamente barocchi nei quali il gusto per l'ironia e l'umorismo non impediscono il coinvolgimento emotivo; particolare attenzione ha prestato alla drammaturgia ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] del romanzo rappresentano.
Vita e opere
Di famiglia borghese ma che vantava antiche tradizioni nobiliari, fu allievo di un poeta di gusto romantico, A. Abate, e ne subì l'influsso nei suoi primi romanzi: Amore e patria (1857), rimasto inedito, e I ...
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CACCIACONTI, Ascanio, detto lo Strafalcione
Roberto Alonge
Di professione ottonaio, fu accolto nel 1534 nella Congrega dei Rozzi di Siena, il celebre sodalizio di artigiani autodidatti costituito nel [...] tradizione di teatro popolare senese (i cosiddetti Pre-Rozzi).
L'opera del C. si presenta aperta a un gusto di varia sperimentazione: dalla favola mitologica (La travolta, modernizzazione parodistica del mito di Anfitrione e Alcmena) alla commedia ...
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Poeta tragico francese (Rouen 1606 - Parigi 1684). Fu allievo dei Gesuiti (1615-22), poi studiò diritto ed esercitò per varî anni la professione d'avvocato; visse semplicemente. La sua prima composizione [...] delivrée (1632), d'argomento e sviluppo romanzesco, secondo il gusto dell'epoca. Tra il 1633 e il 1635 si colloca un ancora un furore secentesco misto a una galanteria di cattivo gusto. Dopo una nuova tragicommedia, L'illusion comique (1636) sulla ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...