CARLI, Alessandro
Paolo Preto
Nato a Verona il 21 febbr. 1740 da nobile famiglia, frequentò il locale liceo diretto dai padri gesuiti e completò poi i suoi studi a Venezia. Tra il 1766 e il 1767 compì [...] , nel 1773 il C. rappresentò l'Ariarato, dramma ricco di toni preromantici e in cui gli elementi voltairiani, come il gusto per i grandi quadri tipici dell'Olympie e le venature anticlericali, si fondono con temi e moduli desunti da Corneille.
Il ...
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BORELLI, Lyda
Sisto Sallusti
Nata a La Spezia il 22 marzo 1887 da Napoleone e da Cesira Banti, dopo aver trascorso la fanciullezza in un collegio religioso a Firenze, debuttò nel 1901 nella compagnia [...] U. Piperno e A. Gandusio. Si trovò pertanto a suo agio nel repertorio parigino, in commedie mondane e brillanti, tipiche del gusto boulevardier, piane e convenzionali, come La presidentessa di C. M. Hennequin e P. Veber che, andata in scena al Teatro ...
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ALTAN (Altano), Enrico, il Vecchio
Anna Buiatti
Nacque da Giovanni Battista probabilmente a Salvarolo (Pramaggiore, Veneto), circa il 1570; studiò prima con un precettore, poi al Collegio Romano a Roma [...] episodio di storia friulana narrato da Paolo Diacono e non nuovo alle scene tragiche dei sec. XVI e XVII, con gusto per i modelli senechiani nelle scene in cui non mancano particolari orripilanti e nei lunghi cori ad intonazione moralistica, ma con ...
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DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] quotidiana lo citò con rilievo: "il De Sica è stato applaudito più volte a scena aperta dopo alcune canzonette cantate con gusto fine e lieto".
Questa esperienza del D. si collocò nel periodo in cui, con l'avvento del fascismo, le riviste avevano ...
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CAMPANI, Niccolò, detto lo Strascino
Roberto Alonge
Nacque a Siena nel 1478. Figlio di artigiani, fonditori di campane (da cui il nome Campani, o Campana, alla famiglia), autodidatta e autore di brevi [...] lavori in terza rima, si caratterizza - al pari di quella degli altri cosiddetti "prerozzi" - per uno spiccato gusto di sperimentazione, per una aperta disponibilità verso i più diversi organismi scenici, dalla commedia cittadina alla pastorale, alla ...
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BIANCOLELLI, Giuseppe Domenico, detto Dominique
Ada Zapperi
Nacque a Bologna verso il 1637 da Francesco e da Isabella Franchini, detta Colombina, ambedue comici. Morto Francesco dopo il 1640, la vedova [...] alcuna pretesa di eleganza, che venne confezionato con una serie di rombi di uguale misura e colorati con gusto, al quale si aggiunsero un collare bianco finemente pieghettato e la maschera nera. Così ridimensionato, Arlecchino conquistò rapidamente ...
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BETRONE, Annibale
Sisto Sallusti
Nato a Torino il 9 dic. 1883 da Lorenzo, sarto, e da Benedetta Colombo, si iscrisse alla scuola di recitazione Maria Laetitia diretta da D. Bassi; fa dapprima scritturato [...] evadere, con la conseguenza di rifare più o meno inconsciamente il verso a se stesso e di allontanarsi dal gusto ormai mutato degli spettatori. Testimonianze dei suoi successi comici sono le interpretazioni del Conunissario nella prima de La presa ...
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COPPOLA, Pietro Antonio
Raoul Meloncelli
Nato a Castrogiovanni (l'attuale Enna) l'11 dic. 1793 da Giuseppe, maestro di cappella e compositore, e da Felicia Castro da Leonforte, sua seconda moglie, crebbe [...] e fu in realtà un compositore volto al passato più che proiettato verso il futuro; tentò di adeguarsi al mutare dei gusti, come dimostrano i continui rifacimenti cui sottopose le sue opere, ma non riuscì ad affrontare il processo di rinnovamento che ...
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DOMENICONI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque nei pressi di Rimini nel 1786, ultimo degli otto figli di un fattore, in una "onesta e agiata famiglia" (Pinelli, p. 15) di costumi particolarmente rigidi. [...] la sua capacità di esprimere in modo solenne ed efficace i più nobili sentimenti, conciliando, con evidente sensibilità per il gusto romantico, pathos e realismo.
Il successo non fu però sempre senza riserve; a Roma, dove recitò al teatro Valle, il ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] tutta la letteratura della Controriforma che non riesce ad esprimerne gli ideali minori se non nelle forme edonistiche del gusto per il romanzesco (F. Croce), d'altra parte viene ribadita la sostanziale estraneità del D. ad una scrittura propriamente ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...