In arte, tendenza al ritorno all’antico che si manifestò con il gusto neoclassico nel periodo dell’impero napoleonico. Si estese dalla decorazione architettonica al mobile, alla suppellettile, ai parati, [...] alle stoffe, agli abiti e alla stampa e rappresentò, in contrasto con l’abbondante e pittoresca ornamentazione rococò, un’esigenza di semplicità e austerità formale e di aderenza funzionale. Le scoperte ...
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MICHELUCCI, Giovanni
Valerio Mariani
Architetto, nato a Pistoia il 2 gennaio 1891. Il suo naturale gusto toscano per le forme nitide e profilate, sempre intese nella maggiore semplicità formale, lo [...] l'edificio nella sua moderna struttura dall'ambiente storico cittadino, vi affermò soprattutto, nei vasti ed armonici interni, il suo gusto misurato e sensibile. (Per illustrazioni, vedi XXXII, tav. CIII).
Bibl.: P.M. Bardi, in Casa bella, n. 49; A ...
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RIDOLFI, Mario
Manfredo TAFURI
Architetto, nato a Roma il 5 maggio 1904, ha iniziato la sua attività con una serie di progetti ispirati ad un gusto decisamente "novecentista", persistente anche dopo [...] la sua adesione al Movimento italiano per l'architettura razionale (Colonia marina di Castel Fusano, 1929; progetto per l'Archidiocesi di Messina, 1932). Nel palazzo postale a Piazza Bologna in Roma, del ...
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Nel periodo dal 1937 al 1948 nel campo dell'arredamento, la schematicità strutturale del primo "razionalismo" è, come era prevedibile, del tutto scaduta. Era logico, d'altra parte, che il razionalismo [...] slegato dalla grammatica di un determinato stile e immesso liberamente nell'ambiente moderno. Fra i più lontani responsabili di questo gusto (che ha certo la sua nobiltà) è da annoverarsi proprio Le Corbusier. Certo, dal pezzo unico e veramente raro ...
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YBL, Miklós
György Gombosi
Architetto ungherese, nato a Székesfehérvár, il 6 aprile 1814, morto a Budapest il 22 gennaio 1891. Studiò a Vienna e a Monaco, iniziando poi la sua carriera nello studio [...] del capo della scuola classica in Ungheria, M. Pollák. Ma il suo gusto personale, dapprima di intonazione romantica (chiesa di Fóth, 1845), finì per trovare sicura ispirazione nell'arte di Gottfried Semper. Y. divenne così il maggior esponente del ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] degli smalti e del niello (Buchwald, 1962-1963, pp. 172-181; Šuput, 1977; Pazaras, 1987). Non si distanziano da questa corrente di gusto neppure le c.d. sculture a due piani dei secc. 12°-13°, sulle quali la plastica emergenza delle figure animali si ...
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PORCINAI, Pietro
Maria Beatrice Caldani
Architetto paesaggista, nato a Fiesole il 20 dicembre 1910, morto a Firenze il 9 giugno 1986. Figlio del capo giardiniere della villa medicea La Gamberaia, si [...] formò in un ambiente strettamente legato alla cultura rinascimentale del giardino italiano, ed è certamente qui che va ricercato quel gusto per l'arte dei giardini e l'assetto del paesaggio, che lo spinse a farsi interprete di una nuova disciplina ...
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VETRATA
Valerio Mariani
Intendendo con questo termine l'insieme di frammenti vitrei commessi secondo un disegno prestabilito e tendenti a un effetto estetico, le origini della vetrata vanno ricercate [...] scuola dei vetrai di Notre-Dame, passa e si sviluppa a Chartres: intorno al 1250 Parigi è il centro del nuovo gusto, che ha i suoi capolavori nelle vetrate della Sainte-Chapelle. Mentre si sviluppa sempre più la duttilità dell'impalcatura, data ormai ...
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VALVASSORI, Gabriele
Alfredo Petrucci
Architetto e disegnatore, nato a Roma il 21 agosto 1683, morto ivi il 7 aprile 1761. Dal 1730 al 1735, restaurò il palazzo Doria-Pamphili, dandogli quella leggiadra [...] , che si andava fuori d'Italia volgendo al rococò, raggiunse una delle più delicate e armoniose sue espressioni. Lo stesso gusto il V. mostrò nella decorazione di qualche altro edifizio romano. Ma si trattava di frutti sporadici, apparsi mentre il ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] nel clima fervido del classicismo romantico: un'attardata presenza, che si rinvigorisce per un favorevole orientamento attuale del gusto e della prassi, che, superato il momento entusiastico del movimento moderno e la sua almeno apparente libertà, si ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...