AMYMONE, Pittore di
E. Paribeni
1°. - Ceramografo attico, attivo intorno alla metà del V sec. a. C., il cui nome deriva da una pyxis del museo di Atene (CC 1551) con la raffigurazione del mito di Amymone. [...] di piccole dimensioni, kàntharoi, skỳphoi, pyxides, su cui dispone a fregio lunghe file di animate figurine, sia per il gusto narrativo spigliato e concitato a un tempo. Miti sanguinari e tremendi come la gigantomachia, la punizione di Ixione e un ...
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KRATESIPPOS (Κρατησίππος)
A. Stazio
Incisore monetale della fine del sec. V a. C.-inizio IV, la cui firma si legge sotto il mento della testa laureata di Apollo su alcuni conî del rovescio di un tetradracma [...] , pur nell'uniformità esteriore di atteggiamento e di acconciatura, per un'attenuata plasticità del rilievo ed un gusto più delicatamente disegnativo, non alieno da qualche accademica leziosità, soprattutto nel trattamento della chioma in cui una ...
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CASTELLAMONTE, Amedeo di
Luciano Tamburini
Figlio del conte Carlo e d'Ippolita Maria Fiocchetto, nato a Castellamonte (Torino) nel 1618, si addottorò in legge. Sulle orme paterne si dedicò all'architettura; [...] fra quest'ultimo e il Vitozzi. Solidale con la visione paterna, indotto anzi a tradurla materialmente in pratica, si permeò del gusto, delle tendenze, degli umori della corte. Erano anni difficili per il ducato; né il breve regno di Vittorio Amedeo I ...
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PLUTARCO (Πλούταρχος, Plutarchus)
P. E. Arias
Scrittore e moralista dell'età flavio-traianea, nato a Cheronea circa il 46 d. C. - morto nel 120 d. C., autore delle celebri Vite Parallele (Βίοι παραλλήλοι), [...] diffusa in tutte le sue opere, che hanno assai frequenti accenni ai più importanti artisti dell'antichità. Il suo gusto estetico, che spesso si manifesta in espressioni ammirative per i grandi poeti e specialmente per Omero e Pindaro, è strettamente ...
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Complesso di concetti teorici e di norme pratiche desunti dagli antichi Greci e Romani e applicati alla composizione e al giudizio delle opere d’arte. Fu soprattutto il Rinascimento italiano che propose [...] in Italia e in Europa, in particolare, nel c. della fine del 18° sec. che, sul piano dello stile e del gusto, è stato poi definito neoclassicismo (➔).
Musica
La definizione di stile classico, che si sviluppò in ambito tedesco nel corso del 19° sec ...
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Pittore (Siena 1362 circa - ivi 1422). Attraverso Jacopo di Mino del Pellicciaio guardò a Simone Martini e si mantenne fedele alla sua formazione trecentesca che arricchì con nuovi contatti; in Liguria [...] . Oltre che in Liguria e in varî centri della Toscana, fu attivo in Umbria, favorendo la diffusione del gusto senese: polittico con Assunzione e incoronazione della Vergine (1401, Montepulciano, Cattedrale); polittico per S. Francesco al Prato di ...
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Pittore tedesco (Colonia 1844 - Würzburg 1900). Dopo aver studiato all'accademia di Monaco, risentì l'influsso decisivo della pittura di G. Courbet, durante il soggiorno di quest'ultimo a Monaco (1869) [...] accademici. Ritiratosi, dal 1873, a vivere nelle Prealpi Bavaresi, dipinse con uno spirito d'osservazione fermo e chiaro, con gusto raffinato per il colore e per la forma compatta e limpida. Tra le opere: Cocotte (1869, Colonia, Wallraf-Richartz ...
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Scultore e architetto veneziano (n. fine 14º sec. - m. tra il 1464 e il 1467), figlio di Giovanni e suo collaboratore. Nel 1422 lavorava alla Ca' d'oro, ov'è sua opera (1427) la splendida vera da pozzo, [...] ducale: quest'ultima, firmata solo da Bartolomeo, è il monumento maggiore della scultura veneziana del tempo, in cui il gusto gotico locale raggiunge una delle sue più alte affermazioni. Altre opere: la lunetta del portale della Scuola di S. Maria ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] agli arredi di materiali preziosi, doveva contribuire all'obiettivo di armonia e unità attraverso la varietà ispirata ai codici di gusto dell'epoca.
È verosimile che le immagini del L. siano state il frutto di una cultura complessa, corrispondente a ...
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LODI
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta sulla riva destra del fiume Adda.L'antico centro abitato, oggi denominato L. Vecchio, situato a km. 7 ca. a O dell'attuale Lodi, [...] un raffinato uso della policromia nel contrasto tra cotto e marmo e nel precoce ricorso alle finestre a cielo. Lo stesso gusto pittorico si riscontra nella facciata di S. Bassiano a L. Vecchio, modellata nel 1320-1323, data cui va riferita anche la ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...