GIAQUINTO, Tommaso
Susanne Adine Meyer
Figlio di Giuseppe e di Porzia Del Giudice nacque tra il 1661 e il 1662 molto probabilmente a Trochiati, frazione di Montoro Superiore (oggi in provincia di Avellino), [...] Arcangelo e la Madonna della Libera.
I temi pietistici e devozionali di queste opere sono rafforzati da un gusto quasi tardomanieristico e controriformistico che ne accentua il tono didascalico e vagamente popolaresco. Si tratta di un recupero ...
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GIOVANNI MATTEO (Giovanni) di Giorgio da Treviso
Alessandro Serafini
Si ignorano la data e il luogo di nascita di questo frescante attivo a Treviso tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo. Il padre [...] , il marino e il vegetale, alternate ad aquile, urne e cornucopie: un tipo di decorazione interamente rappresentativo del gusto antiquario e classicistico in auge in quegli anni a Treviso, allineato sul repertorio figurativo divulgato da Antonio e ...
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BAZZANI, Cesare
Mario Manieri Elia
Nacque a Roma il 5 marzo 1873 da Luigi, bolognese, professore in Roma di disegno architettonico e scenografo, e da Elena FracassiniSerafini, sorella del pittore Cesare. [...] tradizioni, cercai di essere d'ambiente".
La stessa cura nell'affrontare i problemi tecnici e distributivi nell'ambito di un gusto accademico si manifesta nel progetto per la Galleria d'arte moderna di Valle Giulia. Egli stesso nella relazione (ms. a ...
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FABRI, Luigi
Antonella Ferri
Pochissime sono le notizie sulla vita di questo incisore romano, del quale però rimane almeno un nutrito numero di stampe con le relative matrici. Nacque presumibilmente [...] Reni, Guercino, fino a Poussin, esprimendo, nella scelta programmatica di questi referenti artistici, un orientamento di gusto in senso inequivocabilmente classicistico. L'artista usò prevalentemente le tecniche del bulino e dell'acquaforte e si ...
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FRISONI, Paolo
Anna Coccioli Mastroviti
Forse originario di Laino (Riccomini, 1972), nacque intorno al 1645: la data si deduce dagli Stati d'anime della parrocchia di S. Maria degli Speroni - attuale [...] dell'alcova e della cappellina, di una plasticità invadente e protagonistica, condotti dal F. su un gusto quadraturistico tipicamente bolognese. La particolare tipologia di questi stucchi è stata ricondotta all'invenzione del Seghizzi, architetto ...
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CARONNI, Paolo
Clelia Alberici
Nato a Monza il 26 genn. 1779, visse a Milano; frequentò, all'Accademia di Brera, la scuola d'incisione diretta allora da Giuseppe Longhi, suo concittadino e cugino, e [...] di A. Locatelli, del 1808, e Eugenio Beauharnais, del 1810, che furono entrambi eseguiti sotto la direzione del Longhi. Seguendo il gusto del tempo, il C. si dedicò anche alla riproduzione di quadri famosi: nel 1817 fu esposta a Brera La tenda di ...
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BIAGETTI, Biagio
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Nacque a Porto Recanati il 21 luglio 1877 da Antonio e Lucia Sorgentini. Giovanissimo, divenne discepolo di L. Seitz, che stava dipingendo la cappella del coro nella basilica di [...] e limitato assorbimento di elementi divisionisti si può trovare in alcune delle sue opere più tarde un certo adattamento al gusto Novecento, ma è in alcuni piccoli paesaggi che il B. riesce a trovare accenti che raggiungono la poesia immediata e ...
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FRANCESCO d'Antonio da Viterbo (Francesco d'Antonio Zacchi), detto il Balletta
Guido Rebecchini
Non si conosce l'anno di nascita di questo pittore viterbese, figlio di Antonio e di una Lorenza, attivo [...] di qualche generazione, come Taddeo di Bartolo e Bicci di Lorenzo (Brandi, 1949). L'opera ostenta un gusto gotico-cortese essenzialmente antirinascimentale, tipico della cultura figurativa dei pittori viterbesi della prima metà del XV secolo (Faldi ...
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BIZZACHERI (Bizzacari, Bizzocheri, Bizacarri)
Manfredo Tafuri
Mancano notizie biografiche di questo architetto, attivo in Roma negli ultimi decenni del sec. XVII e nei primi del XVIII. Tradizionalmente [...] B. ad una sorta di revival neocinquecentista. Tale tendenza, del resto, può essere considerata come una delle costanti di gusto del B., volta per volta contenuta o forzata a seconda delle sue particolari intenzioni espressive e secondo una sua intima ...
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LEVERA (Levra), Guglielmo
Ilaria Sgarbozza
Nacque ad Andorno (oggi Andorno Micca, nel Biellese) il 5 maggio 1729 dal medico Fabrizio Maria e da Ludovica Bagnasaca (Martinengo, p. 291). Fu concittadino [...] del castello della famiglia Roero a Guarene (1776) a documentare l'attività dell'artista, capace di far dialogare il gusto rococò, attestato dal diffuso ricorso alle chinoiseries, agli arabeschi e alla stilizzazione dei motivi vegetali, con il nuovo ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...