Pittore (m. Lucca dopo il 1561); è menzionato dal 1519. Il nome di Paolo Z. gli fu dato da L. Lanzi per distinguerlo da Lorenzo Z. (1524-1578), pittore e incisore lucchese, del quale alcuni lo dissero [...] zio. Lavorò nella cerchia di R. Ghirlandaio a Firenze, andò poi probabilmente a Roma. Dopo il 1520, a Lucca decorò al chiaroscuro facciate di palazzi nel gusto di Raffaello e lavorò in varie chiese. ...
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Scultore (Zschölkau, Sassonia, 1715 - Dresda 1779). Attivo a Dresda dal 1730, vi divenne scultore di corte (1750). Mentre alcune delle sue opere di maggiore impegno (Bacco e Flora nel giardino di Röhrsdorf, [...] Apollo e Fauno nel castello di Wörlitz, ecc.) denotano la ricerca di una nobiltà d'espressione classicheggiante, altre, di carattere decorativo (fontane, fregi in varie case di Dresda), si rifanno al gusto rococò. ...
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COLOMBO, Giacomo
Gennaro Borrelli
Nacque ad Este (Padova) nel 1663 da Giovanbattista.
Fu scultore in marmo, legno policromo e stucco; pittore, disegnatore d'argenterie sacre e di incisioni riproducenti [...] "cuoco, il giovin signore, la vecchia" ed altre, ove l'icasticità è temperata alla luce dello sperimentalismo del gusto arcadico-rococò, che traduce in raffinatissimi e fluidi volumi (commentati da una preziosa cromia) le crude espressioni del primo ...
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CASTELLETTI, Cristoforo
Giorgio Patrizi
Della sua vita non si hanno molte notizie. Nacque a Roma, ove trascorse quasi tutta la sua vita: qui prese gli ordini religiosi e svolse un'intensa e rilevante [...] la novellistica, per tutto il '500, e che lo portano appunto a mutuare da essa personaggi e situazioni narrative.
Lo stesso gusto per il cambiamento dell'identità dei personaggi lo rinveniamo nella seconda opera del C., I torti amorosi, la cui dedica ...
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ALMICI, Pietro Camillo
Gianni Sofri
Nacque a Coccaglio (Brescia) il 2 nov. 1714 da Ottavio e da Silvia Veneziani. Studiò a Brescia, presso i somaschi e poi presso i filippini. Diciottenne, entrò nella [...] il 1 ag. 1736), distinguendosi negli studi biblici e teologici, di patristica e di storia ecclesiastica. Coltivò, seguendo il gusto enciclopedico del tempo, anche l'archeologia, la diplomatica, la filosofia e la fisica; e per quindici anni, dal 1756 ...
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Poeta (Verona 1862 - Milano 1896); conferì la coerenza e la severa commozione di una appassionata fede socialista a una poesia altrimenti oscillante tra il vagheggiamento idillico della natura e dei rapporti [...] (Versi ed acquerelli, 1887; Poesie, 1897) fu rivalutata dal Croce e resta a indicare un itinerario senza salti dal gusto della scapigliatura a quello del crepuscolarismo. Fu autore anche, con E. Albini, del dramma I Vincitori (1896); tradusse per ...
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Scultore italiano (Casale Monferrato 1859 - La Loggia 1933). Studiò a Milano, e poi a Torino presso O. Tabacchi. Nel 1882 l'Angelo della morte lo rivelò al pubblico torinese, che gli commise molte sculture [...] ), gruppi allegorici, targhe, medaglie, il Sacrificio per il monumento a Vittorio Emanuele II a Roma (1908). Dipinse anche paesaggi sul gusto di A. Fontanesi. La sua opera ha accento fortemente simbolista e letterario e spesso il suo stile cede alla ...
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Architetto (Milano 1429 - ivi 1481), figlio di Giovanni (Campione 1400 circa - Milano 1484 circa), ingegnere della Certosa di Pavia (1428-62) e del Duomo di Milano (1452-69). Fu a fianco del padre nella [...] ) il Filarete in tutti i lavori dell'Ospedale Maggiore, dove sovrappose la tradizione lombarda, decorativa e ancor gotica, al gusto toscano filaretiano. Si devono ritenere di S. l'interno della Certosa di Pavia, l'aula settentrionale della chiesa di ...
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Poeta (Glasgow 1777 - Boulogne 1844). Figura di transizione tra due secoli, compose ballate, poemetti, liriche, che risentono l'influenza di F. G. Klopstock. The pleasures of hope (1799), il volume di [...] soprattutto a Specimens of the British poets (7 voll., 1819) di buon livello critico, sebbene mostri residui di gusto settecentesco, e ad alcuni canti guerreschi e patriottici popolari: Ye mariners of England, The battle of the Baltic, Hohenlinden ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] effettivamente egli deve la sua prima notorietà. Ma se il gusto del Poliziano vi appare ancora legato a quello corrente, che va cercata invece proprio nel nucleo più personale del suo gusto, nella possibilità che il volgare gli offre di realizzare ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...