Marais, Jean (propr. Villain-Marais, Jean Alfred)
Bruno Roberti
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Cherbourg l'11 dicembre 1913 e morto a Cannes l'8 novembre 1998. La perfezione dei tratti [...] prestanza inquietante sarebbe diventata barocca magnificenza e disegno stereotipo nei film di cappa e spada o nelle riprese avventurose di gusto feuilleton, cui M. prestò il suo atletismo: da Nez de cuir (1952; 'Naso di cuoio', gentiluomo d'amore) di ...
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Scrittore e regista cinematografico (Torino 1906 - Tellaro, La Spezia, 1999); educato in un collegio di gesuiti, studiò lettere nell'università di Torino, dove frequentò il gruppo gobettiano. Esordì con [...] piemontese, ma che si giova soprattutto della lezione del saggismo contemporaneo, specie di quello di E. Cecchi, appare sollecitata da un gusto per l'imprevisto non meno che da un interesse per i problemi di coscienza. È una narrativa mista d'estro e ...
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Regista e attore italiano (Sant'Angelo in Lizzola, Pesaro, 1947 - Roma 2017). Ha esordito con Pirandello chi? (1973), collocandosi tra gli autori più significativi dell'avanguardia teatrale romana. La [...] , 1983) al testo dadaista (Il canarino muto di G. Ribemont-Dessaignes, 1994), la vena parodistica e uno spiccato gusto scenografico segnalano la fedeltà di P. al proprio mondo fantastico. Ha lavorato anche nel cinema, come interprete (Voltati Eugenio ...
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Regista del cinema russo, nato a Riga nel 1898 e morto a Mosca il 10 febbraio 1948. Compì studî di ingegnere edile e fu scenografo presso Meyerhold. Avviato al cinema da Lupu-Pick, divenne uno dei principali [...] 1928-29) realizzò in sede pratica i postulati della sua teoria, affermando, con una tecnica fotografica smagliante e un gusto lirico dell'inquadratura, un temperamento di narratore aggressivo e robusto, disponendo il materiale girato in cadenze ed in ...
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Regista e sceneggiatore italiano (Roma 1929 - ivi 1989). Esordì nella regia terminando Gli ultimi giorni di Pompei (1959), interrotto da M. Bonnard, e firmando in seguito Il colosso di Rodi (1961), buon [...] Nei successivi Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto e il cattivo (1966), si venne poi precisando quel gusto per un cinema epico e spettacolare, dai tempi dilatati e solenni, che avrebbe trovato più compiuta espressione in C'era una ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] visive hanno segnato l'infanzia di J., così come i colori emozionali del paesaggio e dell'atmosfera culturale irlandese, tra gusto del fiabesco e sentimento cattolico. Dopo gli studi effettuati alla St. Paul's School a Clontarf (Dublino), nel 1974 J ...
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Abuladze, Tengiz Evgen′evič
Vivia Benini
Regista cinematografico georgiano, nato a Kutaisi il 31 gennaio 1924 e morto a Tbilisi il 6 marzo 1994. Il suo stile si inquadra nella tipizzazione popolare [...] di leggende millenarie provenienti dal folklore contadino, di misticismo. I suoi elementi distintivi sono il sentimento della natura e il gusto dell'arabesco, inseriti in un taglio narrativo a volte epico a volte lirico, cui si aggiunge un senso del ...
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Painlevé, Jean
Andrea Di Mario
Documentarista francese, nato a Parigi il 20 novembre 1902 e morto ivi il 2 luglio 1989. Tra i primi autori a mostrare la vita dell'infinitamente piccolo, in particolare [...] , in particolare il jazz. Le sue finalità furono di ordine divulgativo, ma raggiunse risultati artistici con il suo gusto per l'antropomorfismo del mondo naturale, in bilico tra bellezza e grottesco. Le sue opere suscitarono spesso dibattiti riguardo ...
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Regista inglese (n. Redding, Londra, 1965). Attivo fin da giovanissimo nei circuiti del teatro alternativo, si è rivelato al Minerva Studio di Chichester; a Londra ha diretto The cherry orchard (1989, [...] room di D. Hare da Der Reigen di A. Schnitzler, 1998) come al musical (Cabaret, 1993), ha dimostrato uno spiccato gusto per la satira dei costumi e delle miserie della società contemporanea, tema che ricorre anche nel fortunato American beauty, il ...
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Regista cinematografico statunitense (Columbia, Carolina del Sud, 1924 - New York 2019). Inizialmente ballerino e coreografo, ha diretto alcuni tra i più noti film musicali dagli anni Quaranta in poi come [...] genere musical l'evoluzione di forme e dinamismo inediti. Tra i film successivi, di vario genere, nei quali il gusto per le situazioni brillanti spesso sconfina nella routine, ricordiamo: Funny face (Cenerentola a Parigi, 1957); The pajama game (1957 ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...